A proposito di meeke ho letto adesso un intervista post Monte-Carlo... kris parla di un disastro la macchina ha gli stessi problemi del 2017 e se hanno fatto punti è stata solo fortuna, non è per niente soddisfatto . Credo abbia ragione
Citroen è un team allo sbando, lo ripeto Meeke non ha mai avuto feeling con questa C3, sarebbe interessante capire quale lavoro è stato fatto per sviluppare la macchina in ottica 2018. Per carità è stato solo il primo rally ma ho l'impressione che i difetti della vecchia C3 ci siano ancora. Base della vettura scarsa? Budget insufficiente? Team senza una guida? Intanto Loeb e Mikkelsen hanno provato la vettura nel 2017 ma niente...Loeb risalirà sulla C3 ma non credo nei miracoli... La C3 si comporterà bene su asfalto asciutto ma sarà una delle peggiori secondo me su terra e superfici scivolose. Non mi aspetto nulla di che per lo Svezia
Ho letto anch'io la dichiarazione di Meeke e, a mio avviso, è sbagliata a prescindere. Per carità, ben venga la sincerità del pilota e dell'uomo. Ma, dopo aver travagliato per tutto il weekend - salvo poi raggiungere un risultato estremamente positivo -, non puoi andare a lamentarti pubblicamente di un fatto evidente ma non dimostrabile scientificamente. Lo immaginiamo tutti che la C3 WRC sia la peggior vettura del lotto, e anche le due classifiche confermano questa impressione. Stimo Meeke, ma da qualche tempo a questa parte credo che sia più efficace in prova speciale che davanti ai microfoni. I panni sporchi - e in Citroen temo che ne abbiano parecchi - vanno lavati in casa. Non prima del Rally di Finlandia o dopo il Rally di Sardegna (con l'esclusione del Rally di Polonia). Meeke, tra le varie cose, ha la fortuna di godere di una buona stampa, quella britannica. Per anni, dopo McRae e Burns, hanno atteso il ritorno di un pilota ufficiale nella serie iridata per tornare a seguire (anche) il Mondiale Rally. Alla fine, pur essendo due piloti agli antipodi, sia Lewis Hamilton (Formula Uno) - per le stravaganze fuori dalla pista -, sia Meeke - per queste dichiarazioni - danno linfa ad un movimento che si ciba (come nessun altro nel mondo) di gossip, dichiarazioni roboanti, scandali. Addirittura, con il gentile aiuto e supporto di Autosport, all'inizio di ognuna delle ultime stagioni i cronisti che seguono abitualmente il Mondiale andavano dai vertici del team Volkswagen Motorsport a chiedere: "Visto che l'anno scorso è stato l'unico in grado di vincere una gara (peraltro correndo part time, e in M-Sport c'erano in ordine sparso Ostberg, Evans, un Tanak sottotono), perché non mettere una quarta vettura per Meeke?". E loro hanno sempre replicato con un "Mah, vedremo..." (ma i britannici, più volte, ci hanno ricamato dei bei titoli su questa finta ipotesi). Io fossi in lui mi rimboccherei davvero le maniche, perché alla fine è stato il primo tester della vettura, è l'uomo più esperto del lotto Citroen e più di una volta ha deluso le aspettative. Alla fine non ha vinto molto rispetto alle opportunità avute, sia nell'(ex) IRC Challenge sia nel Mondiale. Mi sarebbe piaciuto, però, vederlo - in questa stagione - a fianco di Ogier in Citroen. Loeb, come ho già detto, per me non fa testo. Avrà una posizione di partenza differente rispetto ai big, correrà negli unici tre appuntamenti in cui l'anno scorso la Citroen ha vinto (Messico, Corsica - se non altro per la superiorità dimostrata nelle prime due tappe - e Spagna) e - indipendentemente dai test - non corre a tempo pieno nel Mondiale da anni. Latvala, che è simile (nei comportamenti) a Meeke, ha avuto il suo migliore momento della carriera quando ha dovuto condividere il team e la vettura con i migliori. Meeke, con Ogier, si sarebbe finalmente misurato alla pari con il miglior (quantomeno a livello di titoli) punto di riferimento possibile. O gli sarebbe stato davanti, o avrebbe capito che non può essere lui il punto di riferimento, la prima guida, quello che arriva (più frequentemente) dietro.
Al Attyah molto probabile con la Yaris WRC già dal Messico. Guiderebbe la versione 2017 con aggiornamenti 2018 solo riguardanti la sicurezza. Si pensa a 5 round. Le trattative con Makinen sono a buon punto.
Anche Sarderidis(pilota greco) fara’ 5 gare con la fiesta plus... prima lo davano con la c3 in 3 appuntamenti poi ha cambiato idea/piani
Henning Solberg su Fiesta plus del team Adapta in Svezia. Sempre in tema privati pare che Ken Block abbia chiesto una plus alla M-sport. Capitolo WRC-2, sembra si sia allontanata definitivamente la possibilità di veder correre il pilota di rallycross Andreas Bakkerud, salvo un altro suo cambio di idea dovrebbe concentrare tutte le sue forze (e fondi) sul mondiale RX
Meeke per me è ingiustificabile, soprattutto perchè quella vettura l'ha seguita e voluta lui secondo sue precise indicazioni di sviluppo, per cui, aria fritta. Ha già ampiamente dimostrato che (in ordine sparso): - se va flat out la picchia - se è senza pensieri è veloce e concreto - se va cercando di portare la macchina a casa è lento - le cose buone le ha sempre fatte su prodotti sviluppati da altri - se lo carichi di pressione taglia più boschi di un boscaiolo Può dichiarare quello che vuole, e forse grazie al quarto posto miracoloso del Monte ne ha (per una volta) le ragioni per farlo, ma sparare a zero sul proprio team non va mai bene e carica di sfiducia tutta la squadra, oltretutto dopo aver dichiarato in confidenza a Giordo che ora sei contento di avere un team manager che prima, con alla guida Matton, non avevi. Sui privati alla guida delle Plus, penso che faranno più o meno come Kremer in Germania.. Bouffier lo considero di livello decisamente più alto dei vari Solberg, Serderidis ecc
a proposito di fermoni incredibili oggi uno di questi ha testato su terra, con la vecchia DS3 WRC, in preparazione per il Messico. Sono curioso di vedere il nonno di nuovo nella mischia.
Si Bakkerud corre con Audi, i rally sono sempre stati un ripiego in caso di difficoltà a trovare un posto. I piloti spesso fanno dichiarazioni su dove vogliono correre anche per smuovere l'ambiente e crearsi opportunità...
Intanto Ostberg, che tocca per la prima volta la C3 WRC, fa segnare un ottimo tempo allo shakedown del Rally di Svezia. Non vuol dire niente, anzi forse anche meno di niente, ma - indipendentemente dalla posizione di partenza che avrà, dal numero di test che avrà fatto con la vettura e dal risultato finale - seguirò con particolare interesse la sua gara. Per Meeke, che ha dichiarato testualmente "In Svezia cercherò di arrivare al traguardo nella miglior posizione possibile, senza mai sonnecchiare e con maggiore verve (riferimento a Montecarlo)", stare sempre dietro sarebbe uno smacco. Indipendentemente, come dicevo, dal risultato finale, che - nell'ipotesi più disparata - potrebbe premiare anche Meeke con un podio perché Ostberg domenica ha un pranzo con gli amici e decide di ritirarsi all'ultimo metro di gara, in questo weekend capiremo molto di questa vettura e di quanto può offrire in termine di prestazioni (raffrontate con gli altri).
Si sarà interessante vedere Ostberg anche perché con un buon risultato può rigiocarsi la riconferma per qualche gara La gara di quest'anno però sarà con tanta neve e torna a favorire nello stile di guida i nordici. Vedremo, ma non mi stupirebbe così tanto vedere il norvegese davanti a Meeke personalmente
Ostberg credo lo paghi il sedile, non credo proprio che Citroen gli dia altre gare, anche perché hanno ridotto i loro programmi all'osso per questioni di budget. Certo che se paga... ma quello è indipendente dal buon risultato. Comunque Ostberg è sempre stato forte qui, anche a me non mi stupirebbe vederlo davanti a Meeke, anche solo per lo stato d'animo diverso di entrambi. Certo sarebbe un bel smacco per Meeke che guida l'auto da due anni essere più lento di uno che l'ha testata una giornata.
Se porta qualche sponsor per coprire le spese credo che Citroen gli conceda la C3 per qualche altra gara Questa gara sarà importante anche per questo probabilmente, Ostberg qui corre per andare sul podio
Per ravvivare un po' la discussione segnalo che Simone Tempestini, in coppia con il navigatore Sergiu Itu affronterà (oltre al campionato rumeno a bordo della Citroen DS3 R5) il WRC-2 con la C3 R5. Debutto in Portogallo (e non in Corsica come si pensava, ma ciò non toglie che - se l'omologazione sarà effettuata in tempo - Bonato possa portarla al debutto proprio tra poco più di un mese). Per quanto riguarda le già discusse innovazioni portate avanti in questa stagione dal promoter, segnalo che Ciesla ha parlato con due importanti fonti nazionali affermando che l'Italia è una delle nazioni in cui sono stati sottoscritti più abbonamenti di WRC + All Live (dichiarato ad Autosprint) e che per il futuro si proverà ad incrementare il numero di gare presenti in calendario (se volete consultare l'intervista completa potete farlo qui --> Gare in diretta e le novità sul futuro del WRC secondo il Promoter della serie). Io, per correttezza, riporto le dichiarazioni salienti qui sotto, proprio perché non è un tentativo di clickbait (come dicono quelli studiati) . In caso di problemi (moderatori) togliete pure il link per l'approfondimento! "La lunghezza del rally o la lunghezza delle prove non ha più rilevanza per noi. Con questa nuova tecnica siamo molto più flessibili per poter coprire qualsiasi tipo di gara. Ma abbiamo riscontrato un altro fatto. Più le prove sono lunghe - e quindi meno ce ne sono nel percorso - e meno interessante è la gara perché ci sono meno storie da raccontare e molte meno opportunità di interazione con gli appassionati. I rally con più prove, ma più corte, sono molto più interessanti per i tifosi, che altrimenti sono portati a cambiare programma o a fare altro". "Noi vogliamo crescere fuori dall'Europa. Questa è la strategia coordinata con la FIA. Tradizionalmente il WRC è molto concentrato in Europa mentre c'è una grande domanda in altri continenti ed è lì che vogliamo portarlo. Ecco che essere un paese al di fuori dell'Europa è un requisito che ci piace. Poi abbiamo bisogno di un fondo interessante. Non ci serve un'altra gara su asfalto, ma ci serve una storia nuova, una sfida sportiva diversa, un altro contesto come il ghiaccio in Canada, il Safari in Kenya, la muraglia cinese (e passi anche se è asfalto, in via eccezionale). Stiamo parlando con il Cile, per attraversare foreste da 0 a 2.000 mt.di altitudine". "Quindi cerchiamo delle sfide sportive ma anche delle ambientazioni inconsuete che portino nuove esperienze agli appassionati. Un altro aspetto è lo standing organizzativo, che deve essere all'altezza di una competizione mondiale. Tutti questi requisiti devono essere rispettati. Altrettanto importante è il peso del mercato automobilistico per i costruttori, ma lì possiamo accettare un compromesso, mentre sulla sicurezza no. La filosofia del calendario del WRC consiste in una combinazione di fattori: c'è bisogno di avere gare in grandi paesi dove si può raggiungere tanto pubblico, come Germania, Regno Unito, Italia, Francia, Spagna, i cinque mercati top in Europa, per arrivare vicinissimi ai clienti dei costruttori di auto. Le altre gare ci devono portare qualcosa di particolare. Se io faccio una gara su ghiaccio non posso aspettarmi un milione di persone perché si corre troppo lontani dalla gente, ma aggiunge al calendario un altro tipo di valore, che altre gare non hanno. Quindi l'obiettivo è creare tante storie diverse durante l'anno, pur contemplando i mercati target per i costruttori". "L'intenzione è quella di crescere, perché aumentare le gare vuol dire aumentare automaticamente l'audience e il pubblico raggiunto. I limiti che abbiamo riguardano la logistica e i costi della logistica. La visione di medio termine, ma senza una data precisa perché dipende dai budget di tutti, potrebbe essere di 16 gare, di cui 8 in Europa e 8 fuori Europa. Ma intanto siamo contenti che ogni anno ci siano nuovi paesi che chiedono di entrare, perché questo è un bel complimento al nostro sviluppo".