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Pagelle Rally CIR

Discussione in 'CIR - Campionato Italiano Rally' iniziata da F150, 5 Settembre 2011.

  1. F150

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    PAGELLE RALLY CIR

    PAGELLE DEL RALLY DELLE ALPI ORIENTALI 2011

    PREMESSE:
    Così,siamo arrivati anche al primo appuntamento delle pagelle del Campionato Italiano Rally.Come di consueto,ci saranno le pagelle della top 10,poi la classifica varie,dove sono inclusi i i ritirati,i voti per le vetture dei vari trofei,R3T,R3C e per il campionato Produzione.Infine ci saranno un paio di domande poste ai lettori,per cercare,come sempre,di rendere più costruttivo e interessante il confronto.Detto questo,le pagelle quest'anno sono iniziate nell'ultimo quarto di stagione per i tre campionati,quindi come già detto nei precedenti appuntamenti,trovandosi specialmente in periodo di fine estate,l'intenzione è quella di sperimentare anche qualche novità.Siccome ci troviamo ormai verso fine stagione,dopo il rally di San Martino di Castrozza,ci saranno due pagelle,una per la gara,e una per il riassunto dell'anno,con dei voti complessivi.Per quel che riguarda il Rally delle Alpi Orientali,non abbiamo grosse insufficienze,anche se bisogna riconoscere che in un rally è difficile giudicare un pilota,perchè sappiamo bene che forature o errori,specialmente per chi insegue sono comprensibili:il pilota dal canto suo è consapevole di rischiare,però come puoi assegnare un'insufficienza a Nucita,tanto per citare un pilota,che ha spinto la sua vettura al massimo,per cercare di prendere Campedelli?La valutazione quindi sarà sempre accurata,basata su più punti,sempre il più obiettiva possibile.Grazie dell'attenzione e soprattutto buona lettura!

    VOTI TOP TEN

    Luca Rossetti 9/10

    Il voto non corrisponde a 10 solo perchè abbiamo perso un grande combattente di questo CIR ,Umberto Scandola.Per il resto voto meritato:mantiene il passo della Ford,mantenendo il suo distacco sempre abbastanza contenuto.Dopo la PS5,in casa sua,se non domina,va vicino:è costantemente più veloce di Andreucci e non si risparmia,il suo ritmo è forsennato,ma senza sbagliare,mantenendo sempre una guida pulita.In un fondo difficile come quello friulano si esalta e conserva la leadership fino alla fine,con Andreucci,in quel momento unico rivale,che non è riuscito a impensierirlo,almeno nell'ultima tappa dove il distacco era fin troppo elevato.Per il resto,c'è poco da aggiungere:il campionato è già finito al San Crispino,ma sicuramente la vittoria in casa è una bella soddisfazione,in una .stagione non proprio esaltante.Prestazione concreta.

    Paolo Andreucci 9
    Se la sua peggiore prestazione è un secondo posto,allora significa che proprio per gli avversari non c'è speranza alcuna.A parte tutto,Andreucci si è anche lamentato della scivolosità del fondo,una delle caratteristiche del rally friulano.Nonostante ciò ha conquistato un secondo posto che ha il sapore quasi di una prestazione molto negativa,di chi non ha il passo per reggere la top ten.E sì,perchè Paolo ha disputato un rally decisamente ottimo,di chi sa come gestire una gara e un campionato.Il "meno" perchè ci ha fin troppo abituati a vincere sempre,ad avere un passo gara imprendibile per gli avversari.Questa volta è ancora ottimo,ma forse non vincente.La prova è in un certo senso ottima anche perchè si conferma ancora una volta molto intelligente in chiave gara,prima in difesa e poi in attacco.

    Alessandro Perico 8

    Voto alto anche per Perico perchè pur essendo una delle poche S2000 riuscite a sopravvivere,visto che il CIR si dimostra sempre più un campionato "survival",ogni rally offre un ventaglio di ritiri decisamente ampio,dalla meccanica alla elettronica fino ai più classici incidenti,invece lui non commette nessun errore,molto preciso alla guida e viene ripagato dalla costanza con un buon podio,in rally particolarmente difficili,dove i piloti spesso sono stati tratti in inganno dal difficile terreno friulano.Non ha assolutamente il passo per reggere i primi,ma per tenere a bada avversari come Cunico e in secondo piano Perego c'è.E guadagna una buona terza posizione in campionato,anche se a San Martino dovrà lottare duramente per mantenerla,visto che Cunico e Scandola cercheranno di ottenere il massimo possibile.Gara decisiva.

    Sottoinsieme vetture R3T

    Simone Campedelli 8,5

    Vince il campionato,dopo aver battuto Nucita sia sul passo gara,seppur di poco e poi gestisce,dopo la foratura di Nucita.Il voto al campionato sarebbe un 9,5 perchè si è dimostrato alla fine il miglior nel campionato Junior,ma soprattutto con una vettura R3T è riuscito a lottare anche nella top ten,addirittura questo è il secondo arrivo in quarta posizione.C'è poco da dire,è sicuramente è una promessa del rallysmo italiano,ma non dimentichiamoci comunque di Nucita,anche lui sempre competitivo e capace di lottare con lui.Talento e voglia di crescere.

    Ferrarotti (7/8),Signor (7+),Bosca(7-)


    (Rispettivamente quinto,sesto e settimo assoluto)

    Tutti e tre hanno dato vita ad una bella lotta nell'ultima tappa,per la quinta posizione,con un passo decisamente interessante,insufficiente per prendere Campedelli,ma per raccogliere punti importanti sì.Alla fine la spunta Ferrarotti su Signor che "giocava" in casa,ma complessivamente complimenti a tutti e tre per la buona prova offerta.

    Andrea Nucita 6/7

    La foratura lo ha "condannato" per il campionato Junior,ma non ci si può dimenticare che aveva bisogno di forzare i tempi per prendere Campedelli.Poi ottima rimonta,forse disperata ma comunque da incorniciare perchè il suo ritmo nelle ultime tappe era decisamente ottimo per una vettura R3T.Il campionato Junior non è suo,ma ha dimostrato anche lui tanto talento.

    Asnaghi 6,5

    Andrea Perego 5,5


    Prima della foratura,possiamo dire che il passo era decisamente buono per una vettura neonata,aggirandosi intorno alla quarta posizione.Poi è arrivato l'errore,che lo ha eliminato decisamente dalla top ten.Il passo è sufficiente,cioè non impressiona con una bella rimonta,anzi fatica a raggiungere la decima posizione,raggiunta solo nel finale.Non completamente insufficiente,ma ci si aspettava qualcosina di più.

    CAMPIONATO PRODUZIONE

    Fabio Gianfico 6=

    Non festeggia bene la vittoria matematica nel campionato produzione e anzi,ha rischiato fin troppo dopo il ritiro di Angrisani.Infatti Gianfico mentre si trovava in una ottima sesta posizione,si è quasi eliminato colpendo un albero e perdendo qualche minuto nella sostituzione di due ruote.E' andata per fortuna bene,ma l'incidente poteva costare caro.Il passo gara invece è decisamente ottimo.

    Maurizio Angrisani 5-

    Dopo il ritiro al San Crispino le speranze per il campionato produzione erano esigue,ma c'era ancora la possibilità di vincerlo.Invece dopo un paio di PS,arriva subito il ritiro che lo elimina dai giochi.Non conosciamo il passo,inizialmente inferiore a quello di Gianfico,ma l'errore del corregionale lo avrebbe proiettato in prima posizione.Nulla si fa con i se e con i ma,però la costanza di Gianfico nel campionato e in gara ha pagato,mentre Angrisani spesso ha osato troppo.Ma ciò riguarda il campionato,anche se la gara in Friuli riflette proprio il suo andamento.
     
  2. F150

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    Parte 2 delle pagelle:
    TROFEO PEUGEOT-VETTURE R3C

    Gabriele Cogni 7/8

    Si,è giusto anche evidenziare le prestazioni di chi lotta per posizioni più basse,perchè nei rally ci sono anche loro.E specialmente Cogni merita di essere citato.In particolare la sua gara è diventata spettacolare sul finale:
    Con quasi un minuto di distacco da Beneventi all'inizio della terza tappa.E così Cogni sfodera tempi superbi,recuperando decine di secondi.Poi l'eliminazione della penultima tappa sempre condannare Cogni,il quale invece recuperare ben 27 secondi su Beneventi,che aveva 13,5 secondi di vantaggio.Una rimonta spettacolare.Bravo.

    Beneventi (7),Bouvier (6,5),Vercesi (6-),Strambi (5+)

    VOTI-PILOTI RITIRATI
    (Il voto è calcolato sulle tappe disputate e ovviamente,per il passo e per quale tipologia di errore o problema tecnico è stato coinvolto il pilota)

    Umberto Scandola 8


    Il voto massimo è 8 perchè il giudizio sul pilota è basato su appena 5 prove speciali,quindi la valutazione non si basa su neppure una tappa e come si sa,nei rally tutto può succedere.Ma un voto alto lo merita così come una menzione:infatti il pilota ha impressionato tutti non solo per aver vinto quasi tutte le prove speciali da lui disputate,ma anche per la guida estrema,come quella della prima prova spettacolo,dove ha guadagnato perfino 3 secondi sugli avversari.Si prende tanti rischi,ma in poco tempo accumula un discreto vantaggio,un favorito per la vittoria.Peccato.

    Gianfranco Cunico 6,5
    Il voto è assegnato sulle prime due prove speciali,buone,in quanto tra i primi cinque,poi arriva il ritiro,del quale non ha colpa.Aveva la possibilità di disputare una buona gara e magari ingaggiare una bella lotta con Perico per il podio.
    Fabrizio Ferrari 5,5

    Impressiona sulle prove brevi,spettacolare e veloce,buon passo in gara,può puntare al quinto posto ma vanifica una prestazione che poteva essere ottima.Poi arriva una foratura,che lo fa scivolare più indietro e infine,nell'ultima PS un errore lo elimina.Perde l'occasione,dopo una rimonta molto buona,di vincere anche nel Clio Cup.
    CLASSIFICA SQUADRE

    Ford 9,5

    Il voto alla Ford invece si può assegnare.Sembra abbastanza evidente che la Ford sull'asfalto friulano era decisamente la più competitiva per la prima volta durante l'anno dopo un dominio Peugeot.Il ritiro non aiuta nella conferma,ma sicuramente il potenziale era sufficiente per poter lottare per la vittoria.

    Abarth e Peugeot 9

    Se la Peugeot oggi si conferma la migliore del lotto,nel Rally del Friuli l'Abarth invece regala un bell'exploit,riuscendo finalmente a mantenere un passo ottimo.

    Renault 8+,Citroen 8,5

    Nella lotta tra le vetture R3T la Citroen si conferma la migliore,anche se la Renault da prova di una buona competitività,occupando fra l'altro metà zona punti.

    CLASSIFICA A VOI L'OPINIONE

    Rally delle Alpi Orientali ?
    Quale voto possiamo dare a questo rally?Che cosa vi ha colpito particolarmente?La gara al suo inizio ha offerto molti colpi di scena,tra cui alcuni ritiri,però poi abbiamo avuto al top una gara più piatta.
    Rally-Resistenza?
    E'un po la caratteristica di questo Cir,ossia un buon numero di iscritti che all'arrivo si riduce drasticamente.In particolare le ultime due gare sono state prima di tutto dense di ritiri e colpi di scena,che però verso la fine comportano all'arrivo di poche S2000 e di poche lotte,forse più gradite.Che cosa ne pensate?
     
  3. A T RACING TEAM

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    Gara iniziata bene, poi naturalmente alcuni ritiri specialmente quello di Scandola ha abbassato un po' il tono, ritiro di Cunico che lotta per la terza posizione, ritiro di Angrisani che lotta per il produzione ecc....., dunque duelli che potevano essere avvincenti si sono persi.Darei un 7,5 come voto per la gara ,invece aumenterei il voto Campedelli a 9 ,anche se la sua posizione in classifica e' stata egevolata dai ritiri sin dall'inizio ha dimostrato di essere sempre li' davanti non poco per una 2 ruote motrici, e poi un 7,5 a Nucita che dopo la foratura a spinto sempre al massimo per cercare di recuperare piu' posizioni possibili per guadagnare piu' punti nello Junior e aumentare il suo distacco da Campedelli.
     
  4. F150

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    Pagelle Rally San Martino 2011

    PAGELLE DEL RALLY DI SAN MARTINO 2011

    PREMESSE:
    Siamo così giunti alla fine di questo campionato,all'insegna di Andreucci.Non aggiungo altro sul campionato,perchè di questo se ne parlerà più avanti,nel Pagellone Finale.Piuttosto ritorniamo alla gara,che segna la settima su otto vittorie del pilota toscano,anche se il finale di campionato è stato caratterizzato da una,seppur debole,lotta per la vittoria.Di questa gara,come tutte quelle del CIR,c'è poco da dire,perchè ormai ogni rally ha sempre lo stesso ordine,3 piloti capaci di lottare per la vittoria,di cui il favorito è sempre uno,poi la lotta tra gli indipendenti.Una piccola critica:di questi piloti chi andrà veramente avanti?Ne parleremo abbondantemente alla fine di questa pagella e nella prossima,adesso buona lettura!
    P.S. Scusate,oltre che il ritardo,anche lo stile di scrittura di queste pagelle,ma francamente abbiamo tutti visto come quasi ogni gara del CIR fosse composta da gruppi,capaci di ottenere un risultato massimo,quindi molto fisso.Con un dominio,Andreucci del resto,poco abbiamo da dire.Cercate di sopportare un pò la cronaca,ma ormai i commenti si sono consumati,per un campionato nazionale

    CLASSIFICADEI PRIMI OTTO PILOTI

    Paolo Andreucci 9/10
    Chiude in bellezza il CIR con una vittoria,ottenuta non così facilmente,ma comunque tutta sua.La gara è un replay di quasi tutte le precedenti,fatta di una gestione a dir poco intelligente di gara.Non ha bisogno di spingere al 100%,ma trova il momento buono per agguantare la vittoria.Poco veramente da dire.Si difende all'inizio,poi guadagna la testa e si difende con i denti,come sempre.Supportato da una vettura affidabile,è imprendibile.Non solo per velocità pura,ma proprio è il suo modo di condurre un rally che impressiona.Non sbaglia praticamente mai,se non ha il passo non rischia troppo.Campionato e gara da incorniciare,di lui non abbiamo nulla da ridire.Ci lamentiamo di lui se non ha un vantaggio elevato.E' un disastro se arriva secondo.Questa è la cornice di Paolo Andreucci,in particolare quello del 2011.
    Luca Rossetti 9+
    Anche di Rossetti non abbiamo nulla da ridire.Il CIR,purtroppo,è diventata una questione dei primi due o tre,che costruiscono puntualmente distacchi abissali.Per concludere in maniera degna un anno non proprio esaltante,il pilota della Abarth prova,ad agguantare nuovamente la vittoria,non ci riesce ma almeno ha la soddisfazione di non essersi arreso con una disfatta,altro che.Così si porta a casa la soddisfazione di aver vinto in casa e di essersi confermato vice-campione con una vettura semi-ufficiale possiamo dire.Il futuro,è un'incognita.
    Gianfranco Cunico 8,5
    A 57 anni ha ancora l'energia per vincere.Si perchè si può considerare soddisfatto della vittoria nel Trofeo Indipendenti e ancor di più,per essersi classificato terzo nel CIR,primo di quel gruppetto interessante,ma non così competitivo come il trio di testa Andreucci-Rossetti-Scandola.Il suo passo gara è buono,ma in realtà il podio è stato favorito da una serie di circostanze,tra cui ritiri e difficoltà,ma non va esclusa la grinta del pilota nel passare in classifica Pisi.Un passo buono all'inizio e aggressivo al termine lo hanno portato al podio,obiettivo più che soddisfacente.Non si poteva chiedere veramente di più.
    Alessio Pisi 8
    Lo possiamo dire,si conferma la sorpresa di questa metà 2011.Dopo una prima metà di campionato insapore,senza pepe,ne segue un'altra molto positiva,dove si vede un Pisi di tutt'altro tipo.Dopo il secondo posto del Salento,si riconferma in quel gruppetto che si può definire di testa.Nessun exploit estremo,ma si è visto un netto progresso rispetto al passato,lottando perfino per il podio,arrendendosi poi al più esperto Cunico.Un buon segnale per il futuro.L'importante,è dare una svolta.
    Alessandro Perico 7
    Afferma di essere stato molto sfortunato,subito dopo il rally di San Martino.Una banalità,ma non possiamo che essere d'accordo.Perde più di un minuto nella PS 5 "Manghen" e deve definitivamente rassegnarsi.Nonostante il ritmo da podio,l'ennesimo problema al differenziale lo fa scivolare all'ottavo posto.A quel punto,le speranze,almeno per il terzo posto,sono definitivamente perse.Rimonta,fino alla top five,ma ha ragione nel considerarsi deluso,ci mancherebbe altro.
    Simone Campedelli 7,5
    Se invece c'è qualcuno che può festeggiare,è proprio Campedelli.Dopo la vittoria due ruote motrici in Friuli,si aggiudica,a sorpresa,il titolo Junior per un solo punto.Per l'occasione la Citroen schiera anche Crugnola che subito si porta in testa.Un problema tecnico lo farà scendere più indietro.Ritornando a Campedelli,si conferma la sorpresa dell'anno,anche grazie a una prestazione da lode,sesto assoluto,ancora una volta distinguendosi grazie ad un passo molto buono e costante.Il meritato vincitore di entrambi titoli è lui,anche se senza dubbio nulla va tolto al suo principale rivale Nucita,molto giovane e anche,lasciatemelo dire,abbastanza sfortunato.
    Alessandro Bresolin (7),Edoardo Bresolin (6,5)
    I due locali portano a casa due ottimi risultati,tuttavia bisogna riconoscere che fino a fine della prima tappa,c'era ben poco da festeggiare.Infatti la loro posizione si aggirava intorno alla ventesima posizione.Risultato decisamente deludente,se consideriamo che oltre ad essere specialisti locali,si trovano dietro a delle vetture R3T,agili ma meno competitive.Poi è arrivata la rimonta,aiutata da non pochi ritiri,fino a salire in zona punti.Qualcosina di più si poteva fare però...

    TROFEO CLIO,CLASSIFICA

    Carella (7,5),Ferrarotti (7),Bosca (6/7),Signor (6,5)
    Eccetto Nucita,sono loro quattro i principali protagonisti di questa stagione e come di consueto in questo CIR,i soliti a dominare.Mai un exploit di altri piloti,i gruppi sono sempre molto ristretti,guai.Così se Carella è il quarto assoluto del campionato,è il meritato vincitore di questo rally,per altro nono assoluto anche se è giusto ricordare la gara di Andrea Nucita (7) il quale è andato veramente vicino al titolo Junior nonostante la giovane età e soprattutto un principio di incendio ha tolto una qualsiasi possibilità di poter vincere il titolo,quasi in tasca.Ferrarotti,secondo del Clio Cup invece è il campione di questa serie del marchio Renault.Nel complesso i veri giocatori di questo trofeo sono stati proprio loro,Ferrarotti,molto costante e un Nucita decisamente aggressivo.
    CLASSIFICA RITIRI

    Umberto Scandola 7,5

    Il risultato,è lo specchio di una stagione deludente,dove la vittoria gli è sempre sfuggita di mano,raramente per errori,più che altro per problemi tecnici molto frequenti.Così questo sogno che rincorre da tempo,non è riuscito poi a realizzarlo.Parlando della sua gara,è come sempre caratterizzata da un inizio,diciamo così,a razzo.Questa volta non infligge distacchi pesanti,ma comunque mantiene solida la sua leadership per le prime 4 PS,fino al suo ritiro dovuto a noie del propulsore.

    CAMPIONATO PRODUZIONE

    Antonio Pascale (6+),Andrea Dallavilla (6)

    CLASSIFICA TEAM

    Peugeot (9,5),Abarth (7/8),Ford (6,5)
    Si livella nuovamente l'ordine,con la Peugeot nettamente e saldamente in testa,forte anche della sua affidabilità.L'Abarth,dopo la vittoria in Friuli si riconferma abbastanza competitiva,vicina ancora alla vittoria.Non si può nascondere comunque un anno complessivamente negativo,non tanto relativo alle prestazioni del pilota o della vettura,ma più che altro quest'ultima è destinata al crollo,in quanto il suo sviluppo è bloccato.Termina così una delle vetture di punta del rallysmo italiano,sbarcate all'estero,che si era distinta e che pur era riuscita anche a vincere.Infine la Ford Fiesta,la grande novità di quest'anno,finalmente in lotta per i primi posti.La sorpresa si riconferma al San Martino,ma per l'ennesima volta è afflitta da problemi tecnici.Si pensa al prossimo anno,cambiando pagina.

    CLASSIFICA A VOI L'OPINIONE

    Rally San Martino (?)
    Se non si può più di tanto parlare di prestazioni,che si equivalgono ad ogni gara,può essere interessante conoscere la vostra opinione sul rally ad un'altezza dal livello del mare molto elevata.
     
  5. A T RACING TEAM

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    Voto delle gara direi un 8 come organizzazione e location , non saprei dare un opinone certa sul fatto della posizione geografica e del fatto che e' una gara che si svolge ad un altezza del mare elevata(sono scarso in geografia XD).

    Pienamente d'accordo sui voti ma non di tutti, metterei anche a Pisi un 8,5 perche' in questa gara ha dimostrato di stare a passo con i big anche se la sua posizione finale e' stata favorita dal ritiro di Scandola e dalla sventura di Perico, sempre d'accordo sui voti alti per Scandola va veramente forte peccato che non riesce a concludere le gare degne delle sue prestazione iniziali, che dire di Rossetti questa volta e' stato incollato al sedere di Andreucci ,considerando il gap tra le due autovetture, ha vinto 4 prove ed il distacco finale e' stato solo di 4,7 secondi.Una dimenticanza, credo, tra i ritirati ovvero Crugnola che darei un 7 come voto ,sino all' 8^ prova era 5° assoluto , dimostra che sa andare forte sia nell'asfalto che nello sterrato ,stare li' davanti con una due ruote motrici credo che non sia cosa di tutti i giorni , anche se la DS3 si e' dimostrata una vettura al top come primo anno.Sicuramente ne parleremo dopo ma vorrei vedere per il prossimo anno un campionato piu' acceso con nuove reclute tra i primi posti :)

    p.s. Crugnola non si e' ritirato ma ha avuto problemi e nello stesso tempo ha contribuito alla vittoria di Campedelli nel campionato Junior
     
    #5 A T RACING TEAM, 31 Ottobre 2011
    Ultima modifica: 31 Ottobre 2011
  6. F150

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    Scusa hai ragione,ha avuto una foratura lungo una PS,è stato un errore di distrazione e successivamente ha contribuito alla vittoria di Campedelli.Grazie della segnalazione.
    8 a Pisi in quanto speravo che riuscisse a tenere salda la terza posizione,se no ci poteva stare anche il 9,secondo me.
    Non serve nemmeno descrivere la gara di Crugnola,hai ricordato benissimo(ancora grazie) una prestazione molto interessante di Crugnola,che è riuscito a mettersi dietro perfino diverse S2000...
     
  7. F150

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    Salento-2011-Ps-6-Andreucci-1.jpg

    PAGELLE FINALI DEL CIR 2011
    Premesse:
    Abbiamo seguito assieme solo due tappe di un campionato di 8 gare,particolarmente breve.Come riassumerlo?Un dominio,nel senso più completo della parola,di Andreucci-Andreussi.E' la coppia vincente del campionato italiano,sei volte campioni.E' chiaro che in questo campionato non devono dare più nulla.C'è sempre la speranza di vedere emergere il team Peugeot Italia nell'IRC,perchè,ripeto,ormai non c'è più nulla da battere o da dimostrare.E per quel che riguarda il presente,anzi ormai passato 2011 del CIR:a differenza del campionato intercontinentale,quello italiano è in perdita.O meglio,al top dispone di piloti ad alto livello,tra i quali Andreucci,Rossetti e Scandola,oltre che dei piloti-exploiter come Perico e Cunico.Però poi si finisce nel vuoto.Le S2000 non sono molte e sono andati persi con gli anni piloti molto importanti,tra i quali Basso e Longhi,tanto per citarne due.Forse per rilanciare il campionato,si potrebbero reintrodurre le WRC,per attirare più piloti,come in Francia.Tuttavia sarebbe da considerarsi un danno,perchè a mancare poi sarebbe l'idoneità alle concomitanze con l'IRC.Poco si sa del 2012,ma certo è che le premesse non sono buone,c'è il rischio di perdere Abarth e Peugeot Italia in un colpo solo.Il CIR sarebbe in un punto di morte,senza i team che hanno costruito la storia degli ultimi anni del campionato nazionale,affascinante sì,ma che ha perso credito.Fino al 2010,poteva considerarsi tra i più prestigiosi e importanti.C'era l'Abarth ufficiale,la Peugeot ufficiale e un gran numero di privati.La lotta al campionato durò a lungo.Invece con un solo ufficiale,è stato facilitito ancor di più il percorso al pilota di Castelnuovo Garfagnana.Comunque sia,il rally Adriatico,rientrato nel campionato e delle modifiche al calendario,saranno una boccata di ossigeno,in termini di iscrizioni ed è quel che serve al nostro campionato,molto interessante per i luoghi e le prove,di "qualità" molto elevata,spesso insidiose,ma contemporaneamente molto apprezzate anche all'estero.E noi,siamo capaci di letteralmente buttare il Sanremo.Ecco,la parola chiave è rivalutare,perchè le fondamenta ci sono e si rivelano anche solide.I piloti sono competitivi:è sufficiente paragonare i tempi del rally Costa Smeralda,che si è svolto in concomitanza con il WRC:I nostri equipaggi su vetture S2000,tra i quali Scandola,Rossetti e Andreucci,segnavano tempi ottimi,a volte migliori della classe.A questo punto vi auguro buona lettura,nella speranza di poterci incontrare al primo appuntamento,con delle belle sorprese.
    CLASSIFICA DEI PROTAGONISTI
    Paolo Andreucci 10-
    Dieci (con un meno) al merito.Sette gare su otto sono sue,che significa quasi la perfezione.E' vero,bisogna ammetterlo,Rossetti l'ormai rivale storico,non aveva una vettura all'altezza,però è anche opportuno evidenziare che il pilota toscano ha veramente dato il massimo,in ogni gara.Non ha semplicemente vinto o gestito,ma ha battuto ogni record,con la vettura migliore.Non ha commesso neanche un errore,neppure un'uscita di pista.Ecco,per intenderci,non è la vittoria del 2010,ma è profondamente differente.Analizzando con ordine l'anno ci si accorge che se a non esserci è il passo vincente,è sempre stata presente la costanza e il ritmo,fondamentali in ottica campionato:Le prime due gare sono state vinte con un margine di oltre 20 secondi sul secondo:è apparso chiaro per esempio,che su fondo viscido,nessuno poteva batterlo.Alla Mille Miglia quindi,dopo la vittoria al Ciocco,si è subito notato,che ancora una volta Andreucci è capace di fare la differenza.Con la seconda vittoria,era già abbastanza chiaro chi aveva veramente la possibilità di vincere,il campionato però doveva ancora chiudersi e gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo,possiamo dire.Situazione lievemente ridimensionata in Costa Smeralda,su terra invece ha svelato il secondo volto,quello del pilota "più furbo",capace di agguantare la vittoria al momento giusto,approfittando dei problemi altrui,senza però cedere ad un passo modesto.Anche sullo sterrato,conferma comunque la supremazia,anche contro l'attuale campione IRC 2011 Mikkelsen,re incontrastato dello sterrato.Alla Targa Florio si ripete una situazione simile con Rossetti più veloce.A entrare in campo in questa occasione è l'affidabilità della sua Peugeot,ingrediente fondamentale della sua vittoria.Vince,perchè l'Abarth S2000 di Rossetti "ha mandato in fumo" il motore.Altra vittoria in Salento,costruita anche essa con l'attesa e la pazienza,così come al San Crispino.Sei vittorie nelle prime sei gare:è sempre più concreta la possibilità di vincere tutti gli appuntamenti.A fermarlo è Rossetti in Friuli,dove non si vede il "solito Andreucci",ma ritorna a vincere A questo punto l'anno si descrive da solo.Spunti per il 2012?
    Non molti,o l'IRC che sarebbe il salto di qualità,o un anno sabbatico e nel peggior dei casi il ritiro.Certo è che nel CIR ha ormai vinto tutto e forse l'Intercontinentale potrebbe rappresentare il modo migliore per chiude una carriera ricca di soddisfazioni.
    Luca Rossetti 9
    Un Rossetti,quello del 2011,sempre in forma.Non come la sua vettura,d'altro canto.Tutti ben sappiamo che l'Abarth Grande Punto S2000 è un progetto alla deriva,vincente nel passato,ma abbandonato,forse un pò presto,perchè aveva ancora molto da dare.Il 2010 lo testimonia.Invece il team italiano non è più ufficiale,ha bloccato lo sviluppo della sua vettura e si appresta ad abbandonare anche il campionato nazionale.Ma Rossetti ha spremuto al 100% la sua vettura,nel mese di giugno-luglio non era al massimo della forma,ma nove è meritato.Tengo conto anche della gara dell'IRC,che è la più dimostrativa,l'esempio più efficace:il pilota di Pordenone si porta subito nella top five,in un rally per altro molto difficile,raggiungendo persino un pilota come Bouffier.Ma a colpirlo sono problemi al propulsore e poi anche alla meccanica.Arriverà settimo,nonostante le "disgrazie" della sua vettura.La stagione si può riconoscere difficile sin dall'inizio per certi versi:nei primi due rally si aggiudica la seconda piazza,ma contemporaneamente è ben evidente che non ha il mezzo per poter solo infastidire Andreucci:20 secondi al Ciocco,50 al Mille Miglia.I distacchi si sono dilatati al punto tale che pur avendo un distacco non poi così marcato,14 punti,sarebbe stato impossibile provare a prendere la leadership del rivale della Peugeot,più affidabile e veloce.L'Abarth invece è andata a peggiorare mese dopo mese,piazzandosi sì tra i primi quattro,ma minacciata dalla stessa Ford di Scandola.Vince solo in Friuli,dove è apparso finalmente molto forte e carico,mentre al San Martino prosegue con delle prestazioni molto buone,terminando in scia ad Andreucci,secondo.Le conclusioni sono evidenti:il 31 dicembre 2011 scade il contratto con la casa italiana ed è ben chiaro che un pilota di punta come lui,non ha il minimo interesse a proseguire in un progetto ormai non più valido.Bisogna dare una svolta,perchè c'è ancora tempo per ottenere risultati:il 2008 con Peugeot Italia,dove vinse nel CIR e si classificò terzo nell'IRC non è tanto lontano.E' il momento di dare una svolta e qualche possibilità c'è,tra le quali possiamo citare principalmente la Lotus.
    Gianfranco Cunico 7,5
    Vincitore del titolo Indipendenti,terzo assoluto,a pari punti con Perico,ma a vincere è lui grazie al secondo posto al San Crispino.Stagione comunque molto difficile,caratterizzata in particolare da diversi ritiri,ma contemporaneamente da recuperi ottimi:il suo anno è caratterizzato da un inizio non particolarmente esaltante al Ciocco,sesto,un pò meno competitivo rispetto ai primi,così come al Mille Miglia,con ben 3 minuti di distacco.La prima parte di stagione non è da considerarsi negativa,bensì piatta,un sesto e quinto posto,capace di qualche buon risultato,ma ancora inferiore ai primi Indipendenti.Si inverte un pò la tendenza dal Rally Targa Florio,con Cunico capace di battere almeno Perico.Da lì la sua stagione cresce sempre di più,al Rally del Salento è finalmente tra i più competetitivi,mentre concretizza punti al San Crispino,portandosi al pari,in termini di punteggio a Rossetti e Scandola.Dopo il ritiro al rally del Friuli il terzo posto nel CIR e il titolo Indipendenti in particolare sembrano persi.Invece con una gara da incorniciare,perfetta,al San Martino,aiutato anche dalle difficoltà di Perico e soprattutto dal ritiro dI Scandola,giunge sul podio.Come commentare nel suo insieme il campionato?Punteggi risicati,ai minimi:tutti hanno patito problemi,hanno commesso errori,ma credo che a spuntarla in questa lotta è stato lui meritatamente,o meglio,Scandola ha dato certamente di più,ma non aveva in mano la vettura giusta.In particolare,ha saputo fare la differenza nel finale su Pisi,rischiando al momento giusto.Nonostante l'età,ha mantenuto ancora il brio e la grintà di un giovane.
     
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    Alessandro Perico 7+
    La differenza non è ampia rispetto a Cunico.Anzi,il medesimo punteggio conferma che nel loro complesso,i due piloti si possono comparare,in termini di velocità.Perico ha disputato una prima metà di stagione positiva e migliore rispetto all'ex pilota WRC,mentre nella seconda parte,ha patito sì come tutti problemi tecnici,ma ha perso quel piccolo vantaggio che sapeva mantenere sul principale avversario.Personalmente,ritengo il rally del Salento la sua gara migliore,dove il podio lo ha cercato fino all'ultimo e si è ben messo in nota.Certo,a causa di forature spesso ha perso dei podi,è il suo miglior risultato in carriera nel CIR,quindi si può considerare una piccola conquista.Ma non ha mai eccelso in modo particolare,nonostante l'esperienza,si sembra un pò fermato ad un punto morto della sua carriera.I rilievi cronometrici sono in miglioramento,ma non si è verificato quel salto in avanti che si poteva aspettare.Nell'IRC,sesto al Sanremo,ha ben figurato,ma ha anche un pò deluso,perchè nel CIR,nelle stesse condizioni,almeno tre piloti riescono ad essere più competitivi in modo netto.Bilancio positivo nel suo insieme,ma la speranza è rivolta verso il 2012,magari con qualche speranza in più.
    Umberto Scandola 8+
    Forse anche qualcosa di più,ma non ha avuto la possibilità di mettere in campo il suo valore,visti i numerosi ritiri,dovuti a delle carenze abbastanza gravi della sua Fiesta in ottica meccanica/elettronica.Sin dall'inizio si rivela uno dei protagonisti,ma comunque non nel gruppetto dei primi due o tre piloti,quelli capaci di poter almeno sfiorare la vittoria.Al Ciocco e al Mille Miglie c'è Elwis Chentre a dare filo da torcere a tutti,perfino allo stesso Andreucci.Coglie così nelle prime due gare un quarto posto amaro ed un ritiro.In Costa Smeralda arriva invece un bel secondo posto:inizialmente riesce anche a contrastare lo stesso Andreucci ed anche Mikkelsen,ma l'ennesima rottura del differenziale metterà fine alla sua rincorsa.Prosegue sulla stessa striscia anche alla Targa Florio,mentre il Salento poteva considerarsi una delle tappe del riscatto:vince diverse PS,ma una foratura lo porta indietro.Terzo assoluto,ma si è perso uno dei protagonisti.Questa prima fase,è da considerarsi di lancio,positiva senza alcun dubbio,ma si sono visti dei preoccupanti problemi alla sua Fiesta.E purtroppo nelle tre gare successive,saranno proprio delle difficoltà tecniche a fermarlo.Treritiri nelle ultime tre gare.E pensare che finalmente,aveva raggiunto il feeling giusto per poter minacciare il re del CIR,anzi negli ultimi due rally a prendere subito la testa è sempre stato lui,riuscendo anche a segnare prestazioni eccellenti,finite sempre prematuramente.L'esperienza al Sanremo non è convincente,settimo,dopo aver patito problemi,ma il massimo risultato raggiungibile era il quinto posto.Possiamo dire che non ha mai eccelso,nè si è distinto.E' un nome interessante nel rallysmo italiano,è giovane e ha ancora la possibilità di crescere.Il CIR nel 2012 è inevitabile,ma in ottica futura,tenendo conto anche del supporto di un team come l'A-Style ha la possibilità di farsi strada.
    CLASSIFICA VETTURE S2000-OLTRE IL SESTO POSTO
    Alessio Pisi 6/7
    E' una piccola rivelazione di questo 2011.O meglio della metà del campionato.Perchè nella prima parte si è limitato a prestazioni sufficienti,mentre nel Salento,quasi per miracolo non solo giunge secondo,ma addirittura guadagna e mantiene la testa per circa tre quarti di rally.Mi sembra così opportuno analizzare nel dettaglio una gara strepitosa.Nonostante i sette secondi di ritardo sulle PS spettacolo,in appena 14 km Pisi recupera su Andreucci,con un vantaggio sul garfagnano di 5 secondi.11 secondi guadagnati sul secondo sono molti.Termina la giornata con 12 secondi di vantaggio,mentre la successiva sarà costretto ad arrendersi dovendo pulire l'asfalto,molto sporco.L'ultima gara,il San Martino è ancora una volta buona,riesce a combattere sino all'ultimo per il podio,concludendo al quarto posto.Rispetto all'inizio,si è registrata una netta inversione di tendenza,ma anche nel modo di affrontare le PS,perchè adesso non si trova a dei modesti sesti posti,ma fa parte di quel gruppo che almeno rincorre per delle buone posizioni.Ciò che importa di più adesso,non è il risultato,quanto il miglioramento ed il progresso e in questo senso Pisi ha dato molto.Poco meno di sette perchè non si può dimenticare l'inizio,appena sufficiente.
    Elwis Chentre 7
    Il Rally del Salento 2011 ormai è il più discusso dell'anno,essendosi verificati tante sorprese.E la più grande riguarda Elwis Chentre.Ci arriveremo alla fine per quel che riguarda l'ultimo rally da lui disputato.L'inizio anno,al Ciocco così come al Mille Miglia sono ottimi,anzi si rivela,un pò a sorpresa,il più competitivo dopo il binomio Andreucci-Rossetti.E' stato nelle prime due gare il terzo pilota scomodo,una spina nel fianco.Nella prima occasione raggiunge il podio,regalando un bel duello con Scandola.Invece al Mille Miglia giunge quinto,ma in realtà sul bagnato si è distinto al punto tale da minacciare la vittoria,ma la rottura di un semiasse frena la sua impetuosa rincorsa.Ritiro in Costa Smeralda,dove la poca esperienza su terra si è sentita,mentre alla Targa Florio non è tra i più veloci.Ma in queste prime gare,non solo si è mostrato più veloce dei rivali privati,ma ha confermato anche una maggiore accuratezza nella guida ed altrettanta aggressività.Ecco che al momento cruciale,migliore del suo campionato,improvvisamente accade uno spiacevole quanto grave incidente.Lungo la PS Specchia infatti il pilota valdostano ha urtato una pietra di dimensioni ragguardevoli e pertanto molto pericolosa per l'incolumità stessa del pilota,presente a metà tratto.Chiedendo l'assegnazione di un tempo equo,riceve un rifiuto netto.La Vieffecorse,con un breve comunicato si ritira dal CIR e dalla gara.Decisione probabilmente sofferta,presa in modo anche un pò impulsivo,ma è da comprende la rabbia del pilota.L'evidenza del fatto non si può negare e,personalmente,comprendo il pilota.Non si sa nulla del suo futuro,la speranza è quella di ritrovarlo,pur essendo poco realistico,nel CIR l'anno prossimo.
     
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    CLASSIFICA VETTURE R3
    SImone Campedelli 8
    Una stagione vicina alla perfezione.Con il supporto di Citroen Racing,vince il campionato due ruote motrici,prendendo subito il controllo di quest'ultimo,mentre la conquista del titolo Junior appare più difficile,con un Nucita che ha gestito meglio il nuovo sistema di assegnazione punteggi,che detto molto semplicemente,premia in particolare il vincitore,per i raddoppi relativi alla classe.In questo senso è stato svantaggiato,ma ha trovato anche rivali molto agguerriti che hanno cercato di rendere più difficile il suo percorso.Ma non è tanto qui che voglio soffermarmi,perchè non ha semplicemente vinto due campionati minori.Ha dato molto di più,ha impressionato nella classifica generale,portandosi a volte perfino davanti alle S2000 con una R3T,il cui gap è comunque abbastanza considerevole,anche rispetto ad una R3C,come la Clio.Ma il supporto di un team esperto e ufficiale ha un'importanza ragguardevole.Ritornando alle prestazioni inoltre,la Citroen gli ha dato la possibilità di partecipare a tutti gli eventi,inclusi quelli sterrati,permettendogli di crescere anche su fondi inadatti ad una vettura 2WD.L'inizio non è splendido,anzi un pò sottotono,mentre la seconda metà di stagione rappresenta un costante e regolare sviluppo prestazionale,culminato con la vittoria al San Martino nel Junior,vincendo per un solo punto,grazie al ritiro di Nucita.E' stata lanciata una giovane promessa,non scoperta oggi.Si parlava di PWRC 2012,almeno alcuni eventi,sempre all'unico scopo di acquisire esperienza e per essere aiutati ad affacciarsi al WRC o almeno a categorie superiori.
    Andrea Nucita 7,5
    Tra i più giovani a partecipare,è il suo debutto nel Campionato Italiano Rally.Eppure,si rivela la più grande ed inaspettata rivelazione,almeno del campionato Junior.Rappresenta un pò il buono spirito e la buona volontà di questo programma per i giovani,abbastanza efficace e che ha fruttato buoni risultati,come lo stesso Nucita.Quest'ultimo,all'incontrario di Campedelli,ha iniziato meglio di tutti,lasciando a bocca aperta,per aver anche battuto i più blasonati piloti del Trofeo Clio,senza dubbio più esperti e poi per aver combattuto con Campedelli,anche lui considerato uno dei piloti di punta per quel che riguarda la serie 2WD.Una vera sconfitta non c'è,perchè purtroppo nel finale ha patito problemi di tutti le tipologie,tra i quali perfino un principio d'incendio.Essendo il primo anno,mi ripeto,il risultato è eccezionale,perchè con un'inizio così in ambito nazionale,il futuro si promette ottimo.Serve solo un pò di esperienza e in proposito,con il fratello Giuseppe,ha partecipato con una Fiesta R2 al Rally del Galles,proprio in quest'ottica.L'avvio è positivo,magari nel 2013 potrà pensare al WRC Academy...
    Una punta di diamante del programma giovani.
    Andrea Crugnola 7
    Per lui,solo un accenno,approfondirò nella sezione WRC.Poco si può dire,perchè ha saltato molti eventi a causa dell'impegno mondiale.In Italia è sicuramente tra i più veloci,ma è stato già lanciat,come dire,proseguire non avrebbe senso.Lui,lasciando un'intervista,era interessato a rimanere in Italia,nonostante i buoni risultati all'estero.Certo,a mancare sono gli appoggi.Ma questa frase in realtà...racconta molto dei piloti nazionali.La paura di uscire ed emergere in campo internazionale è un problema serio nell'automobilismo italiano.Non voglio divagare,perchè ci sarà un settore specifico.Le tre uniche partecipazioni sono deludenti,non in prospettiva prestazionale bensì da un punto di vista del risultato,avendo in tutte le occasioni,forato o sofferto problemi tecnici.Un sette comunque perchè a mio onesto giudizio,fa parte del trio di questo progetto giovani italiani,un pò in difficoltà a decollare,ma che ha un ventaglio di possibilità abbastanza ampio.
    Piloti del Trofeo Clio 7/8
    Nel loro insieme,sono tra i più veloci delle vetture R3.Costituiscono un gruppo solido,con piloti di esperienza,alcuni più giovani,ma hanno dato una risposta molto forte ai rivali,quando si sono trovati a sfidare gli avversari nel CIR.Vince il titolo Ferrarotti,ma ha visto tanti altri piloti emergere con exploit,tra i quali Bosca,Carella,Albertini e Signor,oltre che lo stesso Nucita.Vettura competitiva comunque,ma ha pagato nei confronti della Citroen.Ben vengano gli aiuti ai più giovani.Albertini è nell'IRC,forse con più supporti,non sarà l'unico a potersi lanciare verso le gare internazionali.
    CAMPIONATO PRODUZIONE
    Fabio Gianfico e Maurizio Angrisani 7/8 e 6/7
    Per il primo,il campionato ha due volti:il primo rispecchia un pilota complessivamente veloce,ma soprattutto regolare,mentre l'altro dimostra che comunque è sempre stato inferiore nei tempi rispetto al suo rivale Angrisani,lasciandosi scappare anche degli errori.Infatti fino al rally del Salento,sembrava un problema interno ad Angrisani,costantemente più concreto.Gianfico vince in totale quattro rally nel Produzione,rientra nella top ten assoluta.Essendo l'unico a poterlo infastidire,la lotta sin dal Ciocco iniziava fra i due.Arriva ultimo,dopo una "toccata".Va avanti così la stagione,almeno fino alla metà.Nelle poche occasioni in cui avviene un vero confronto,lo perde,esludendo la Costa Smeralda.Effettivamente su terra,ha detto sempre la sua.Voglio rendere insomma merito ad una grande stagione,bisogna riconoscere che il pilota partenopeo ha sofferto diversi inconvenienti,ma non deve apparire come una scusa.Un campionato anche interessante,troppo ristretto e terminato al San Crispino e all'Alpi Orientali per l'aritmetica.Angrisani invece è stato più aggressivo,su asfalto,fondo sul quale è pressochè imbattibile,ha confermato di avere la supremazia in campo.I ritiri e gli incidenti però si susseguono,come una voragine,cancellando ogni possibilità di vincita.Essendo poi un campionato riservato solo a loro due,un solo errore costa caro.E in questo il primo,è riuscito,non senza difficoltà,come in Friuli,a prevalere.Insomma,titolo meritato,ma da riconoscere le doti in campo del secondo.
    CAMPIONATO COSTRUTTORI
    Peugeot Italia-Peugeot Privati 10 e 8/9
    Così come ho riconosciuto il 10 ad Andreucci,è giusto applicarlo anche al suo team,che dal canto suo ha messo a disposizione una vettura perfetta,nel senso più proprio della parola.Il costruttori così come il titolo piloti è stato vinto con due gare di anticipo,ma era ben evidente che il team aveva non solo il miglior mezzo,ma anche il più affidabile,più completo.Certo è l'unico team ufficiale italiano,ma rispetto all'anno scorso i progressi ci sono stati ed anche ben visibili,non avendo patito neppure la minima noia tecnica.E poi,se non c'è il mezzo,non ci può essere il titolo.Quest'anno ci sono stati piloti.Nei rally il pilota ha un merito notevole,a partire dagli assetti,sino alla guida.Ma non si può non riconoscere il gran lavoro operato dal team Peugeot.Discorso diverso per i privati,che hanno conquistato posizioni ottime.La 207 S2000 è una vettura che ha avuto successo nei suoi tempi d'oro,ma che tuttora per la sua notevole guidabilità è ancora molto apprezzata e preferita dai privati.E' stata sorpassata effettivamente dalla Fabia,ma ha ancora da dire la sua.Con Cunico vince anche l'Indipendenti.In Italia,è stato un anno di successi,con due doppiette e tanti podi,anzi ha sempre occupato almeno la seconda piazza.
    Abarth 7+
    L'anno del crollo?In parte sì,perchè di quella gloriosa avversaria della Peugeot,che si proponeva a livello internazionale ad altissimo livello,non è rimasto quasi nulla.Solo un pilota nel 2011,all'altezza della situazione.Ma sin dall'inizio il rivale Andreucci ha preso il sopravvento al Ciocco,luogo di sfida ideale,con fondo asciutto e asfalto abbastanza regolare.Sin da subito è apparso chiaro che la casa italiana,ormai semiufficiale,non aveva più le possibilità tecniche per provare solo a contrastare il leader.Il pessimismo in questo senso è motivato,perchè è stato abbandonato lo sviluppo fin troppo prematuramente,mentre i team avversari hanno curato molto i dettagli aerodinamici,ma anche i particolari di rilevanza maggiore.Il resoconto non è affatto positivo,secondo posto finale piloti e campionato,vittoria nell'ERC fuori dal CIR.Con tutta probabilità,non ci sarà più l'Abarth nel 2012 come team semiufficiale.La sensazione è quella di aver gettato un progetto a lunga durata,lasciandolo al suo destino.Una sola vittoria nel 2011 è il magro bottino,con alcuni podi.Nel pre-campionato,nulla era scontato,ma il Ciocco è stato un bagno di realtà,dopo mesi di dubbi e incertezze.Sette perchè il resoconto,nonostante tutto,pur non essendo all'altezza,è sufficiente per contrastare una novità come la Fiesta.L'affidabilità è discreta,ma nulla è stato fatto per perfezionarla.
    Ford 7
    La Ford Fiesta in ambito nazionale ha ben impresso,più che a livello internazionale.A mancare però è stata la concretezza,ciò che poi ha effettivamente ottenuto il team A-Style,con il solo Scandola.A mancare in questa Ford Fiesta è l'affidabilità,il propulsore S2000 aspirato è senza dubbio il tallone di Achille di questa vettura,assieme all'elettronica.Così se nel finale ci è stata una crescita del suo pilota e del team,è andata a calare l'auto,che ha subito tre ritiri nelle ultime tre gare.Proprio quando si è verificato un piccolo salto di qualità,che ha permesso al pilota di Verona,di entrare nel gruppo dei "big",dei primi tre,riuscendo anche a conquistare diverse volte la testa della gara.Tutto rimandato all'anno prossimo,in attesa di cambiamenti e novità.Qualche podio,un quinto posto nella classifica generale piloti e un terzo nel costruttori è chiaramente insufficiente,si devono concentrare gli sforzi sugli aggiornamenti,per evitare di perdere vittorie "per strada".

     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
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    A VOI L'OPINIONE - VOTI
    CIR 2011 (?),GARE (?).
    Spazio di Approfondimento
    Questo spazio è dedicato alla discussione e al confronto e pertanto l'intenzione è quella di arricchire questa sezione,in vista del 2012.Così,per iniziare,si può provare la novità proposta dall'utente A T RACING TEAM,un piccolo accorgimento:
    Potrete trascrivere nel vostro messaggio la scheda che segue,inserendo solo il voto ai piloti o team evidenziati sotto,esprimendo,anche solo con un voto,la vostra opinione.

    VOTO
    S2000

    Andreucci
    Rossetti
    Cunico
    Perico
    Scandola
    Chentre
    Pisi

    R3

    Campedelli
    Nucita

    N4
    Gianfico
    Angrisani

    VETTURE

    Peugeot
    Abarth
    Ford
     
    Inoltre,ci sono altri spunti di discussione:che cosa vi aspettate dal CIR 2012?Un miglioramento,un peggioramento?In modo abbastanza evidente,sembra difficile sperare in un miglioramento,con Andreucci a rischio,tanto per citare un esempio.Quali punti positivi si possono trovare?Io partirei dal fatto che sono ritornare due concomitanze con l'IRC.A peggiorare tuttavia questo campionato è la mancanza di lotta,almeno per il 2011.Da quest'anno,con la perdita di un team ufficiale,il campionarto nazionale ha perso rilievo e ha totalmente cambiato verso.Che cosa si può proporre?
     
  11. A T RACING TEAM

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    VOTO
    S2000

    Andreucci 10 a dato il massimo , anche se correva da "solo" non ha perso un colpo lo dimstrano le vittorie assolute
    Rossetti 8,5 non ha brillato al 100% naturalmente un po' colpa della vettura ma si e' dimostrato forte come e'
    Cunico 8 per uno che ha ripreso da poco e' un risultato ottimo quest'anno, ha messo la grinta giusta per arrivarci
    Perico 7 bene all'inizio un po' deludente alla fine ,il mezzo c'era forse e' stato anche un po' sfortunato
    Scandola 8 ottime prestazioni in tutte le gare ,l'unico che poteva stare dietro a Paolino, errori e sfortuna non gli hanno permesso di raggiungere un risultato piu' soddisfacente
    Chentre 6,5 mi aspettavo da lui all'inizio che stesse attaccato ad Andreucci ma e' stato troppo discontinuo
    Pisi 7 poche gare ma in tutte e' andato fortissimo ed ha dimostrato di saper giudare bene , qualche altro anno e credo che questo pilota possa crescere ancora perche' ha un buon piede

    R3

    Campedelli 8,5 unico dominatore dello Junior anche con una gara in meno e' riuscito a vincere e con una vetture alle prime armi , lo sappiamo e' un vecchio lupo me sicuramente un ottimo pilota a livello anche mondiale
    Nucita 8 anche lui ha dominato il campionato junior sino all'ultima penultima gara ,a dimostrato di andare forte , forse si e' rilassato in alcune gare per paura di sbagliare , ma alla fine la sfortuna non gli ha fatto raggiungere il suo obbiettivo

    N4
    Gianfico 9 nove a tutti e due , sfida avvincente tra loro per tutto il campionato , piloti amici ,gare sfortunate per uno e per l'altro se fosse stato possibile avrei diviso il titolo e penso che anche lore lo avrebbero fatto
    Angrisani 9 gia' detto tutto

    VETTURE

    Peugeot 10 l'unica vettura del Cir con tutte le evoluzioni , gia' dall'inizio si sapeva che non poteva avere rivali e lo ha dimostrato con tutti i suoi piloti sia ufficali che non
    Abarth 7 ha fatto quello che poteva ma cmq ha tenuto la botta non e' stata deludente
    Ford 7 poche vetture Ford , Scandola a dimostato che questa macchina e' ancora competitiva anzi lo e' sempre di piu' infatti quest'anno ha avuto un miglioramento sull'asfalto


    non ci crederete ma non riesco ad immagginarmi il Cir del 2012 in questo momento , spero che come ogni anno un mese prima si inizino a sentire buone notizie , a perte le gare dell'IRc cmq credo che sia meno interessante del 2011 , vedremo
     
    #11 A T RACING TEAM, 2 Gennaio 2012
    Ultima modifica: 2 Gennaio 2012
  12. brancafete

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  13. F150

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    PAGELLE DEL RALLY DEL CIOCCO E DELLA VALLE DEL SERCHIO 2012

    L'Editoriale del Rally del Ciocco 2012:

    In questo primo editoriale del CIR 2012, ci occupiamo di diverse visioni del CIR, a partire dalle tappe fino ai piloti. Come ben saprete, il campionato è strutturato in otto gare, quest'anno se ne aggiunge una su terra, arrivando a quota tre. In particolare, tornano grandi nomi, che non potevano mancare ad un campionato di spicco come quello nostrano. Ciò non vuol dire comunque che sia stato ottenuto e realizzato un progetto italiano per la terra, ma nuovi spunti per crescere sì. La concomitanza con due eventi dell'IRC aumenterà gli "influssi" positivi sul Campionato Italiano Rally, in particolare sul piano visivo, visto che la sua immagine necessita di essere ricostruita e riformata, dopo aver dato vita ad un 2011 totalmente privo di confronto con piloti esteri. Anzi, già dal prossimo evento, avremo Hanninen, in corsa per il titolo ERC. Se dobbiamo insomma trarre un giudizio dei rientrati, Adriatico e Sanremo, quest'ultimo è senza dubbio favorevole al rinnovo, a parte la perdita di due tappe-simbolo, Friuli Venezia Giulia e Salento, le quali spesso hanno messo a dura prova la resistenza dei piloti stessi, oltre che aver offerto scenari e PS eccezionali, la cui qualità è indubbia. La domanda che quindi pongo ai lettori è la seguente: "un sacrificio" legittimo, necessario? Direi che attirare piloti esteri è quanto mai necessario. Una buona notizia in merito riguarda proprio il finlandese Pajunen, il quale ha trovato nella scuola italiana ottima per quel che concerne l'asfalto. Sull'aspetto, per l'appunto, dei piloti e delle squadre, abbiamo da segnalare ingressi importanti, così come le perdite sono la nota dolente di questo passaggio al 2012. Notiamo infatti che Rossetti ha scelto la via estera, così come fece Piero Longhi nel 2011, puntando alla Turchia. Se consideriamo il basso numero di iscritti del CIR, una presenza così costante è stato un durò colpo. Un "sollievo" lo hanno regalato Michelini e Gamba, arricchendo il ventaglio di piloti in lizza se non al campionato o alla vittoria, al podio. A rinvigorire la situazione si è aggiunta la new entry Skoda Italia, team ufficiale che potrà dare ad Umberto Scandola la possibilità di lottare per il titolo. A proposito, la questione centrale è proprio questa: che futuro ha il CIR, quando l'indisturbato Andreucci è prossimo all'abbandono, con Perico e Scandola che guardano, seppur a distanza, le serie internazionali? Insomma, un CIR agrodolce, che ha voglia di cambiare, ma contemporaneamente è bloccato da un sistema inefficiente, che possiamo definire obsoleto, rispetto ai campionati esteri.
    Guardiamo al Rally del Ciocco 2012, conquistato ancora una volta da Andreucci: i pochi ritiri in alto alla classifica sono stati sufficienti per condannare sin dall'inizio una marcia, con una manciata di S2000, seguite da vetture decisamente meno competitive. E' necessario trovare soluzioni, anche estreme, tra le quali potrebbe figurare il ritorno delle WRC in campo...

    CLASSIFICA DEI PROTAGONISTI- S2000

    Paolo Andreucci 10
    Il Re del Campionato Italiano Rally, mai messo in discussione negli ultimi anni, inizia con il favore dei pronostici, dando una secca risposta a questi ultimi, oltre che nei confronti dei suoi rivali. Cito un'intervista ad Autosprint effettuata dopo il Rally San Crispino-Città di Gubbio 2011 e la conferenza stampa di fine gara al Ciocco. Con modestia, afferma tutt'ora di aver temuto sempre i suoi avversari, così come nel 2011, considerazione corretta, visto l'ingresso di un team ufficiale. Vista la sua gara dalla prospettiva di uno spettatore esterno, la prospettiva è totalmente differente, la sensazione che giunge all'istante, anche guardando la fredda classifica, segnala un predominio deciso del toscano, il quale correva peraltro in casa. Noi, come osservatori e appassionati, ci limitiamo a commentare ciò che ci viene presentato, analizzando il più a fondo possibile la prestazione, ma è indubbio che nessuno, al Ciocco, era in grado, tecnicamente e moralmente, di sconfiggere Andreucci. I rivali si presentano sempre minacciosi, specialmente con Scandola lanciato ad una gara briosa. Invece, abbiamo assistito ad un monopolio, nove PS su tredici conquistate, 26 secondi sulla piazza d'onore. Non dobbiamo però guardare alla sua prestazione conquistata senza il minimo rischio. L'inizio avviene ad armi pari ed è quindi che fa la differenza, sull'asciutto. Qualche volta raccoglie pochi decimi, a testimonianza dell'alta competitività, a volte mette assieme preziosi secondi. Incombe la variabile pioggia, la quale, durante la prima tappa, pur presentandosi minacciosa, si è mantenuta a distanza. Vale viceversa per l'ultima tappa, quando diversi scrosci d'acqua hanno rimescolato le carte e rimesso in gioco i piloti di rincalzo. Andreucci è partito nella fasi finali con la mescola dura da asciutto, a differenza degli inseguitori che hanno giocato, come si suol dire, "il jolly". Nonostante ciò, per mezzo della freddezza, della sagacia e della scaltrezza, è giunto primo, dando però l'impressione che il 2012 non si presenterà come un monologo di Andreucci, aprendosi anche alla lotta fra top driver. Intanto si avvicina una sfida più dura nell'Europeo al Mille Miglia: sarà interessante il confronto con Hanninen...

    Umberto Scandola 8/9
    Il 2011 di Scandola si è chiuso con diversi ritiri, dopo tante buone prove, condizionate tuttavie dalla costante presenza di inconvenienti. Il 2012 dev'essere l'anno del cambiamento, della svolta, sotto tutti i punti di vista, per stimolare la sua partecipazione al CIR. Così è stato e nel processo di crescita ed evoluzione personale, ha scelto la Skoda per la sua rincorsa al titolo. Notizia pervenuta poco prima del primo appuntamento, che segna non solo la svolta tecnica, ma anche di team, abbandonando il progetto dell'A-Style Team. Quest'ultimo poteva essere un team ghiotto, viste le sue disponibilità economiche, ma la sua scelta è caduta sulla fiducia rispetto ad un team ufficiale, il cui apparato è sicuramente più esperto ed efficiente. Andiamo ad analizzare la gara: come possiamo dedurre, Scandola visti anche gli esigui test svolti, ha puntato molto nella ricerca del feeling con la vettura, la Skoda Fabia S2000, nota per la sua competitività ma per essere altrettanto criptica nell'essere settata, in quanto più evoluta rispetto alle rivali. Nella prima tappa in effetti, ha trovato il ritmo sufficiente per mantenere dietro di sè, non senza difficoltà, Alessandro Perico. Durante il secondo giorno, Scandola ha incontrato ancora delle difficoltà, ma è riuscito a portarsi avanti in qualche PS, iniziando a mostrare il vero potenziale del suo mezzo, il quale sotto il suo nome, deve ancora crescere sotto il profilo del ritmo. Nel corso della stagione, si potrà quindi raggiungere la testa, colmando quel gap che è ancora troppo dilatato.

    Alessandro Perico 8
    Non è riuscito il tentativo di raggiungere la piazza d'onore, ma egualmente ha conquistato un podio, non così scontato alla vigilia. Ciò che è stato più interessante della sua gara, è stata l'aggressività, elemento del tutto omesso nel 2011, fra inconveniente e incertezze. Al Ciocco invece ha posto la base per lo slancio alla stagione, con punti pesanti. Tuttavia, giunge la notizia secondo cui, quest'anno non sarà presente regolarmente nel CIR. Sarebbe una grave perdita, perchè tutto ciò di buono che ha fatto vedere nel rally di apertura, segna una netta rottura. Nelle ripetizioni delle PS "Orecchiella" e "Careggine", nel corso del primo giorno ha raggiunto quel picco prestazionale sufficiente per poter ripartire, il giorno successivo con l'ambizione di poter battere l'ufficiale Scandola. Come poi egli stesso ha rivelato, la mancanza di incisività sulle PS del sabato lo hanno spinto ad abbandonare la lotta per la testa, evidenziando anche i limiti di una vettura privata. Prima soddisfazione, è la conferma di essere ampiamente nella zona podio in Italia, davanti alle pericolose "novità", Gamba e Michelini. L'estero, un luogo per stimolare una carriera che rischia di non sbocciare?

    Matteo Gamba 7,5
    Poteva essere o almeno era atteso come tale, il terzo incomodo, nella lotta al podio. Invece, è emerso che bisogna ancora fare passi in avanti per raggiungere il gruppetto di testa, decisamente isolato rispetto al gruppo restante. Per tutto il rally ha navigato a debita distanza, senza mai rilanciarsi come una minaccia. Ciò tuttavia non vuole sminuire un risultato tutt'altro che da buttare, anzi da valorizzare, seppur ad ogni PS abbiamo notato come è venuto ad aggiungersi un distacco che sommatosi, lo ha portato in una posizione inadatta per attaccare le prime posizione. Il "colpo finale" giunge con una foratura, a causa della quale perde oltre due minuti. Poco performanti le prestazioni finali, ancor più lontane nella confusione relativa al meteo. Interessante prestazione, ma come già detto, manca ancora qualcosa per fare la differenza e certamente ha sofferto rispetto ai più veterani. Complessivamente, è un quarto posto più che utile in classifica...

    CLASSIFICA S1600-TROFEI R3-R2-Citroen-Renault

    Eddie Sciessere 8/9
    Una gara, senza alcuna ombra di dubbio, superlativa. Con una Renault Clio S1600 alquanto obsoleta rispetto alle nuove vetture messe in campo dalle case impegnate nel rally, è riuscito ad agguantare una top five, che nessuno avrebbe mai pronosticato prima della gara. Effettivamente i numerosi ritiri hanno favorito la sua scalata, che comunque, è frutto di un ritmo molto regolare. E' opportuno ricordare anche che questa figura fra le sue pochissime esperienza nel CIR, avendo percorso la strada dei trofei, fra cui spicca l'IRC Cup, dove ha trovato anche dei buoni risultati. Un quinto posto che, con tuttà probabilità, rappresenta anche il feeling più che intenso raggiunto negli anni con la sua vettura, la quale certamente è meno performante di altre, ma altrettanto guidabile e flessibile alla guida. Entrato nella top ten sin dalla prima PS, è l'unico vero pilota al di fuori del gruppo di testa ad aver mantenuto un passo forsennato senza commettere errori e sbavature. Una sorpresa, giungendo alle conclusioni, imprevedibile, ma interessante. Un piazzamento che potrebbe aprire nuovi orizzonti?

    Simone Campedelli 8
    In questa gara possiamo dire che è emersa tutta la classe di Campedelli, assecondato molto anche da una Citroen Ds3 nettamente superiore alle altre auto di classi inferiori, un talento ormai lanciato in alto grazie ad un team ufficiale come la Citroen. Infatti, a segnare la sua gara è stata una doppia foratura, la quale ha penalizzato in modo incisivo la sua prestazione, che senza di essa, poteva figurare più in alto. Detto questo, le difficoltà non hanno "macchiato" il risultato finale, anzi lo hanno valorizzato considerevolmente, in quanto per mezzo della sua DS3, ha posto le basi, passo per passo, ad una rimonta che, partita dal ventiquattresimo posto, è terminata al sesto posto, emblema di tanti valori alla guida, fra cui una grande forza di volontà, accompagnata da una ormai consolidatà aggressività, espressa al meglio dai camera-car.

    Andrea Nucita 8
    Un passo indietro "vantaggioso", favorito dal sistema del campionato Junior. Effettivamente, la vettura Citroen C2 della Vieffecorse si è rivelata in passato sempre affidabile e competitiva per la sua serie, oltre che agile e guidabile. L'ottavo posto ne è la più evidente dimostrazione, seppur rispetto ai piloti di classe, è riuscito a distinguersi in modo altrettanto deciso, essendo l'unico a poter puntare alla top ten. L'obiettivo del campionato Junior è alla portata, ma è venuta a mancare quella lotta che aveva tanto appassionato nel 2011 fra lui, emergente a livello nazionale e l'ormai veterano Campedelli. Un pilota, comunque sia, in gran crescita, le cui prospettive future sono rosee.

    Fabrizio Nannini 6
    Non iscritto al campionato, è autore di una prova particolarmente modesta, sulla soglia della top ten. Deludente con la sua Abarth Grande Punto S2000, ha sofferto, come si può notare, categorie come la R2 e R3 ben inferiori, inserendosi in nona posizione con grandi insidie. Fino ad ora, non ha seguito programmi intensi con le S2000, quindi essendo una partecipazione "occasionale" e del tutto eccezionale, i criteri di valutazione sono totalmente differenti.

    Gabriele Cogni 7
    Una gara eccellente, quella firmata da Gabriele Cogni, alla sua prima esperienza sulla impegnativa e performante Citroen DS3. Nonostante la mancanza di esperienza,pilota piacentino è entrato immediatamente in sintonia con la vettura, staccando immediatamente tempi di rilievo assoluto, tanto da chiudere già all’11° posto assoluto la prima tappa nonostante un paio di testacoda. In salita la seconda fase di gara, dove, dopo essere salito all’ottavo posto assoluto e secondo di Gr.R, è arrivato il conto da pagare all’inesperienza sul bagnato: tanti gli errori commessi, come egli stesso ha rivelato. Il ritorno sulle ultime due PS ad uno stato dell'asfalto accettabile, lo ha riportato nella top ten, confermando quindi tutta la bontà dei risultati mostrati nel trofeo Peugeot R3.







    Andrea Carella 7,5 e Mikka Pajunen 7-
    Il gruppetto R2 di rincalzo si mostra alquanto efficiente. Il primo è un nome ormai noto nel circolo Renault, mentre il secondo, come già anticipato, ha scelto l'Italia come scuola per "conoscere" l'asfalto. La partecipazione al trofeo Renault Italia è molto importante, in quanto offre a tutti i giovani piloti un budget economico fondamentale e necessario per portare avanti la propria carriera. Undicesimo e quindicesimo posto assoluto, un buon inizio...

    CLASSIFICA RITIRI

    Marco Signor 6,5 e Rudy Michelini 7
    Entrambi ritirati per incidenti, ma del weekend, oltre alla giustificata delusione, c'è anche un contorno di ottimismo. Il primo, seppur indietro rispetto al gruppo di testa, è stato molto regolare, valido ad entrare nella top five, con una Skoda abbastanza performante, serve forse più esperienza sulle S2000, dopo aver trascorso un 2011 nel Trofeo R3 Renault. Più critica la situazione per il secondo, che, evidentemente, ha cercato fin troppo i suoi limiti, "stampando" sulla Orecchiella un tempo eccezionale, secondo assoluto nella seconda PS, mentre al secondo passaggio della Careggine è capace di mantenere e rafforzare il quarto posto, che con un pò più di accortezza, poteva trasformarsi in un podio. Certo è che due uscite di pista, che possiamo definire totali, visto che la vettura si è presentata sempre in condizioni pessime, è un risultato che non giova al morale di Michelini, il quale ha abbandonato il TRA dopo una stagione non certo facile, costellata dalle difficoltà. I risultati validi nel Cir sono sette su otto, anche se il primo jolly è "saltato".

     
    CLASSIFICA PRODUZIONE

    Ivan Ferrarotti 7+
    Vincitore del Clio R3 Cup nel 2011, ha deciso di rimanere "in casa" Renault, la quale certamente è stata il punto di riferimento della sua carriera. A differenza di alcuni colleghi e compagni di squadra, lui ha puntato nel salto in avanti di classe, scegliendo quindi la Renault Megane RS N4, con la quale peraltro ha vinto la prima gara del campionato Produzione, il quale tuttavia ha perso qualsiasi significato. Maggiore senso ha il risultato, settimo assoluto, che testimonia lo sviluppo di una vettura che comunque soffre la trazione anteriore.

    Rendina e Moricci 6
    CLASSIFICA SQUADRE

    Peugeot 9 e Skoda 8,5
    Abbiamo notato, nelle prime gare dell'IRC, che la casa francese, seppur ritirata ufficialmente, sente l'età e il peso della Skoda Fabia, vettura più performante. Seppur sia prematuro tirare delle somme, siamo al primo appuntamento, la Peugeot 207 S2000 si è rivelata più che valida, non solo con Andreucci, che disponeva dell'evoluzione della 207, ma anche con Perico, Gamba e Michelini. Scandola ha altrettanto evidenziato il buono stato di forma della sua vettura. E' comunque il caso di non dare nulla per scontato, in quanto è evidente che il pilota alla guida, ha notevole rilevanza. Per evincere con più certezza la bontà tecnica di ciascuna squadra, è necessario attendere una fase di campionato più competitiva, quando i piloti saranno messi a dura prova, anche dal fondo stesso.

     
    #13 F150, 7 Aprile 2012
    Ultima modifica: 7 Aprile 2012
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    SPAZIO A VOI L'OPINIONE

    Rally il Ciocco ?
    Si tratta di una presenza ormai stabile nel campionato italiano. Da un punto di vista tecnico, presenta un fondo la cui aderenza è sempre precaria, a tratti l'asfalto è viscido e scivoloso. Sul piano dello spettacolo, che cosa ne pensate?

    Cir in crescita o in decadenza?
    Un'altra domanda è quella appena proposta. Il Cir, rispetto ad un 2011 assai difficile in termini di risultati, sembra ver trovato la cosiddetta "luce in fondo al tunnel", nel breve termine. E quando piloti come Andreucci si ritireranno? Consideriamo anche Scandola e Perico, con un piede all'estero, che cosa ne sarà del Campionato Italiano?

    PAGELLE

    TOP TEN

    Andreucci ?

    Scandola ?

    Perico ?

    Gamba ?

    Sciessere ?

    Campedelli ?

    Ferrarotti ?

    Nucita ?

    Nannini ?

    Cogni ?

    R2-RENAULT

    Carella ?

    Pajunen ?

    RITIRI

    Signor ?

    Michelini ?

    SQUADRE

    Peugeot ?

    Skoda ?



    Infine, ringrazio per la nuova impostazione del messaggio, non più limitato a 10000 caratteri, bensì a 20000, in modo tale da poter organizzare meglio lo spazio, ora meno frammentato.
    Auguro ancora buona lettura, attendo le vostre opinioni!
     
  15. A T RACING TEAM

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    PAGELLE

    TOP TEN

    Andreucci
    9,5 Non poteva far meglio nelle gara di casa , sempre attento e veloce

    Scandola
    9 Aspettiamo che prenda più confidenza con la vettura e poi vedremo

    Perico 9
    credo che non facesse una gara così perfetta da tempo

    Gamba 8
    possiamo dire buona la prima per uno che negli anni scorsi non ha avuto la possibilità di gareggiare allo stesso livello dei primi

    Sciessere 9
    stare lì davanti non è tanto facile in un Cir con questa vettura e lui ha una padronanza del S1600 come nessuno

    Campedelli 8
    peccato per le forature ma ha fatto una rimonta impressionante il mezzo cmq e' al top e lui sempre veloce
    Ferrarotti 8
    ci ha stupito con la sua Megane , vedremo se sarà continuativo

    Nucita 8,5
    non ha smentito le sue doti su questo fondo sempre veloce e sicuro con qualsisi vettura

    Nannini 7

    Cogni 8

    R2-RENAULT

    Carella 8
    lotta aperta tra lui è Nucita nel campionato junior entrambi giovani talentuosi , forse in questa gara si è limitato ha conoscere la vettura ma la prossima attaccherà di più sicuramente

    Pajunen 7
    mezzo punto in più perchè è nuovo del Cir

    Bosca 6

    Adolfi 7

    Brinello 5
    mi ha deluso al massimo mai vista una gara così out da lui , non ho capito il perchè

    Tassone 6,5 peccato per il finale ma aveva condotto un'ottima gara

    RITIRI

    Signor 6,5

    Michelini 6,5

    SQUADRE

    Peugeot 9.5
    Andreucci ,Perico,Gamba la Peugeot nel Cir si distingue sempre


    Skoda 8,5
    Aspettiamo che Scandola prenda le misure per vederla forse nel primo gradino del podio


    Guardando questa prima gara sembra un pò in crescita il Cir rispetto all'anno scorso , se questi piloti sono continui (nella loro presenza nelle gare) dovrebbe essere un anno meno noioso e sicuramente vedremo gare piu eccese e molta più competitività
     
    #15 A T RACING TEAM, 9 Aprile 2012
    Ultima modifica: 9 Aprile 2012
  16. F150

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    basso-win-mille-miglia.jpg PAGELLE DEL RALLY MILLE MIGLIA 2012


    L'Editoriale del Rally Mille Miglia 2012:

    Dopo l'anomala e quanto mai poco stimolante gara del Ciocco, in prospettiva degli iscritti, giungiamo ad un rally il cui fascino si conferma sempre e per i piloti, che devono affrontare PS alquanto difficili. Dunque, osservando la classifica si rimarrà sicuramente sorpresi, perchè al di là dei più fantasiosi pronostici, abbiamo osservato un Basso con una marca in più rispetto agli altri. Nessuno mette in discussione il gran talento, ma senza dubbio il distacco inflitto agli avversari è molto elevato. Detto questo, ciò che mi ha più stupito, è stato Hanninen, ma in questo caso in senso strettamente negativo. Conosciamo il pilota finlandese, che nell'IRC fa fuoco e fiamme, mentre qui, chissà, forse per ragioni di "classifica", ha puntato al minimo risultato. Considerazione alla quale non credo. Da qui, voglio aprire o per meglio dire, innescare un piccolo dibattito. Qual è il vero "livello" dei nostri piloti, spesso criticati? Credo che con questo rally, si rafforzi la loro posizione. Non è una novità che l'Italia è culla di talenti rallystici, che come è ben noto, raramente sboccano all'estero. Basso, che è riuscito nell'impresa con una Ford Fiesta RRC, è il presente ed anche il passato, ma il futuro ? Ecco, escludendo il confronto, spesso ripetitivo, sui nostri piloti che faticano nel cercare appoggi, è forse più originale l'idea di utilizzare il CIR 2012 come strumento di analisi del nostro vivaio nazionale, che ha l'occasione di confrontarsi per più appuntamenti con i piloti esteri. Il primo passo è stato compiuto proprio qui, lungo le strade di Brescia, essendo la prova valida anche per l'ERC. I pochi piloti esteri sono stati risucchiati in basso, ma come già detto, è un risultato attendibile? Fino ad ora, gli equipaggi nostrani si sono sempre distinti all'estero. E' necessaria una riconferma, affinchè qualche nome possa spuntare oltre i confini, per rinvigorire ed offrire fiducia allo schieramento italiano, che fino all'anno scorso è rimasto chiuso dentro stesso nel CIR. Veniamo alle pagelle adesso, sicuramente un pò più fitte di quelle precedenti, buona lettura!


    CLASSIFICA DEI PROTAGONISTI



    Giandomenico Basso 9+
    Iniziamo citando le sue parole, che riassumono questa gara, "un buon antipasto". Sì, perchè questa per il pilota veneto, era sola una premessa, uno slancio alla stagione. Più dettagliatamente, un test per comprendere la Fiesta RRC, una novità assoluta anche per il CIR stesso. Nessuno o quasi, avrebbe mai puntato tutto su di lui. Basso è rinomato per le sue doti alla guida, ma un 2010 poco fruttuoso ed un 2011 alla Proton disastroso, avevano certamente oscurato la sua immagine. Il 2012, che ha di nuovo inizio con la squadra malese, la quale pare cresciuta, prende subito un'altra rotta. Grazie al team A-Style può permettersi ritornare in gioco nell'IRC e, forse, nel CIR. Fatte queste premesse, senza troppi giri di parole, è lui che prende il comando delle operazione subito dopo la prova spettacolo, imponendo un ritmo martellante, insostenibile. Sul viscido, sull'asciutto, il primo giorno sono ben cinque le PS a lui intitolate, dove si conferma, km dopo km, il migliore in modo netto, quasi in una sorta di riscatto nei confronti del passato. Insomma, la sua gara è in solitaria, al punto tale che fin dalle ultime PS della prima tappa si è potuto dedurre che, salvo colpi di scena, il Rally Mille Miglia 2012 sarebbe andato all'equipaggio Basso-Dotta. Oltre questa previsione, ha perfino raddoppiato il suo vantaggio, portato ad oltre un minuto. Attendibile o meno? E' evidente che nessun pilota si è veramente impegnato per andare a riprenderlo nell'ultimo giorno, ma la fusione Ford Fiesta RRC-Basso sta funzionando, è comunque evidente ciò che ha costruito. Dopo due anni non proprio gloriosi, è arrivato il momento della "riscossa". Un punto di partenza per l'IRC, dove, a questo punto, potrà puntare molto in alto.


    Paolo Andreucci 8,5

    Gara di calcolo? E' il grande dubbio che coglie la sua prestazione a Brescia, ottima ma non brillante come ha abituato tutti negli ultimissimi anni. Potremmo ipotizzare il ritorno ad un confronto più ampio nel CIR, ricordiamo che l'anno scorso il CIR ha presentato concomitanze con il solo TRT. Qui, con un'iniezione di competitività di lotta, abbiamo assito ad una gara più completa, che ha visto il toscano scendere anche nelle posizione più basse della classifica, anche oltre il quinto posto in prova. Non si è verificato confronto alcuno con Basso, che è subito "volato" via, in una fuga ben riuscita. C'è da sottolineare però che fra gli equipaggi, solo quello ufficiale di Racing Lions è stato capace di arrendersi "con l'onore delle armi", altrettanto forte da poter collezionare nel ruolino di marcia anche qualche conquista in PS assieme ad Hanninen. Tornando invece alla domanda iniziale, è possibile spiegare il secondo posto o meglio il distacco, essendo peraltro un risultato già eccellente, nell'intento di conservare punti utili e preziosi per il campionato, che lo vede in una condizione sempre più solida. Stabilità che tuttavia è venuta meno nel momento in cui è stato annunciato che la sua Peugeot S2000 era sub-judice, a causa di un'irregolarità nei braccetti delle sospensioni anteriori, rivelatasi successivamente infondata. Altri 18 punti in cassa, adesso lo attende la grande sfida su terra, dove Scandola è pronto ad offrire spettacolo e battaglia. Infine una considerazione d'insieme: Fiorio ha espresso il suo disappunto verso la partecipazione di una RRC, a suo giudizio ben più competitiva. Personalmente, mi dissocio da questa osservazione, anche perchè è difficile quantificare il miglioramento prestazionale, comunque limitato. Medesima flangiatura e caratteristiche analoghe, cambia solo il propulsore, un 1.6 turbo a dispetto del 2000 aspirato. I risultati del primo sono stati buoni, ma è decisamente improbabile considerare Basso di "un'altra categoria", ragioniamo nell'ordine del minuto e pertanto questa opportunità si scarta alquanto facilmente.

    Umberto Scandola 7/8



    Chiude, in un certo senso, il terzetto di assi dello schieramento italiano. Lui, rappresenta certamente o almeno queste sono le aspettative riposte su di lui, il futuro e l'eccellenza del vivaio italiano. Considerazione che in questo rally potrebbe anche in parte rafforzarsi. Ho personalmente considerato questa occasione un momento per confrontarsi non tanto con l'unico pilota estero, quanto contro un numero maggiore di piloti, in un format molto lontano dalla gara "tipo" del CIR, composta da fasce molto distanti fra loro in termini di rendimento. Così, al Mille Miglia, per raggiungere il podio, è stato necessario uno sforzo più ampio, non certo aiutato da qualche fuoripista nonchè diverse sbavature. Pur sprofondando fino al quinto posto, con buona volontà e determinazione, ha iniziato una piccola rimonta verso l'alto che, ragionevolmente, avrebbe permesso di guardare al terzo gradino del podio. Ed è qui che è emerso il volto di Scandola più equilibrato, più accorto a gestire ogni situazione, in un processo in crescita di maturazione. Insomma, nel day 2, abbiamo assistito ad un'alternanza eccezionale fra velocità e regolarità, certo supportata dai ritiri di piloti come Perico che, spinti dall'interesse nel portare al limite la propria vettura, sono usciti dalla lotta. Adesso lo attendiamo all'Adriatico, prima gara su terra, luogo fondamentale per riaprire il campionato, il quale del resto è solo al suo inizio...


    Juho Hanninen 7+

    Osservando la sua prestazione, si rimane alquanto stupiti nell'osservare che non si colloca, come spesso abitua, nelle primissime posizioni, bensì al quarto posto. Spiegarne le ragioni risulta difficile, ma ha poca importanza, a dire il vero. Fare confronti è del tutto superfluo, come si affermava nell'editoriale, essi non sono necessariamente attendibili. Certo è che da dominatore di serie internazionali, fra cui SWRC e IRC, vederlo scendere anche fino al quinto posto è ambiguo e sorprendente, pur dovendo tenere del punto sopracitato, ovvero l'inattendibilità di questa interpretazione. E' comunque, non dimentichiamo, il secondo pilota dopo Basso a vincere il maggior numero di PS, mentre sul Colle San Zeno ha patito una foratura fondamentale per il corso della gara. Da segnalare anche un errore, un tamponamento nelle vie strette del rally bresciano che comunque sembra aver riservato, anche agli altri internazionali, maggiori insidie rispetto a ciò che regolarmente si attende da un rally su asfalto. Niente distacchi da pista, inferiori al secondo, quasi abissali, a PS il secondo classificato può essere anche lontano di 10 secondi. Il Mille Miglia incarna più di tutti l'anima del vero rally su asfalto, stretto e tortuoso?


    Matteo Gamba 7+
    Ancora una volta brillante, fra i primi cinque. Il Matteo Gamba del 2012 è molti rinnovato rispetto al passato e si presenta come contendente principale per il gradino più basso del podio del Campionato Italiano Rally. Andando oltre le premature ambizioni, credo che sia opportuno occuparsi della consistenza della sua performance, solo qualche problema durante le due tappe, ma complessivamente, la sua, è stata prima di tutto una gara scorrevole, lineare, condotta ugualmente all'attacco. Dopo i tempi non convincente del mattino del venerdì, "rimboccandosi le maniche" nel finale di giornata, ha puntato anche ad ottimi piazzamenti, ricollocandosi agevolmente in quinta posizione. Dopo la foratura di Hanninen sul Colle San Zeno è toccata a lui una sorte simile sulla ripetizione di essa. In un certo senso poco importa, perchè chiude questo rally con una grande soddisfazione.


    Stefano Albertini 7
    Debutto straordinario sulla S2000 curata da Racing Lions nel CIR 2012. Dopo anni, coronati da successi con la Clio R3, è giunto il momento di fare il balzo di qualità, arrivato, come si suol dire, al momento giusto. Serviva uno stimolo per rivitalizzare una carriera, che, come già detto, figura un Palmares già eccellente e la casa che schiera già piloti dal calibro di Andreucci e Betti, ha permesso, con l'appoggio di Pirelli, di farlo approdare nella serie italiana. La sfida iniziale è gia grande, vista la partecipazione dei piloti ERC, ma non delude le speranze, chiudendo al sesto posto, costruendo una gara solida, mattone dopo mattone, senza rovinare il frutto di un buon risultato, giunto anche grazie a numerosi exploit. Da tenere d'occhio.





    Luca Betti 7
    Sempreverde nel Rally Mille Miglia, punta di diamante del team Racing Lions, ha condotto una prova come sempre convincente, non al top della classifica, ma comunque positiva e regolare, con una media generale dei tempi particolarmente buona. A dimostrarlo, per l'appunto, è il cronometro, ma anche l'aggressività con cui si è inserito nel rally; l'anno scorso giunse sesto al traguardo, mentre in questa occasione è arrivato settimo, ma la qualità senza dubbio aumentata. Merito anche del nuovo team, ma si è permesso anche, nel secondo ed ultimo giorno, di figurare fra i pretendenti alla top five. Risultato al quale sembrava puntare, visti i tempi eccellenti, ma spezzati da una foratura, a causa della quale hanno perso, comunque, un distacco limitato in proporzione alla gravità, appena un minuto. Sorprendente capacità di gestire ed attaccare contemporaneamente.


    Marco Signor 6,5
    I primi punti dell'anno, quattro, giungono al Mille Miglia, dopo il ritiro al Rally del Ciocco, dove era piazzato quinto prima di un'uscita di strada. Anche questa volta. non ha avuto il supporto di una gran "fortuna", in quanto è stato penalizzato da una foratura sulle Pertiche, una perdita stimata in tre minuti e che quindi sarebbe stata ininfluente, se contiamo anche quella di Betti. Complessivamente, il rally ha causato questo problema frequentemente e forse è opportuno riflettere se la causa, l'origine bisogna cercarla nella natura del rally Mille Miglia o, meno probabilmente, nell'utilizzo di assetti, e in particolare angolo di camber, estremi. Ritornando alla prestazione di Signor, forse non si è distinto in modo particolare, ma è da segnalare nonchè confermare il migloiramento deciso rispetto al passato, che lo ha visto più in difficoltà nel CIR. Scendere "di classe", nel campionato Clio R3 è servito, evidentemente, per seguire un percorso di rilancio, fino ad ora ben riuscito.


    CLASSIFICA PILOTI ESTERI


    Petar Gyoshev 6 / Dimitar Iliev 6,5
    Il primo è un nuovo esperimento del rallysmo bulgaro, sceso in campo europeo, peraltro ben riuscito, avendo colto i primi punti in una stagione estera per mezzo di una prova regolare, non esplosiva, caratterizzata anche da una foratura e da una successiva rimonta. Iliev invece è una personalità già nota, specialmente per la capacità di condurre rally su ritmi a volte insostenibili. Ancora una volta, tuttavia, è mancata la consistenza, un piazzamento fra i primi sette vanificato molto rapidamente all'inizio della tappa di sabato. Bottino magro per i due piloti bulgari, attesi, viste anche le prestazioni, in Bulgaria, prossimo appuntamento dell'ERC.


    Michal Solowow 5/6

    Solowow figura fra i piloti più interessanti dell'Europa dell'Est, ma con questa performance, non si conferma affatto, anzi mette un dubbio sulla sua reale competitività in campo. Il Mille Miglia presenta sempre delle insidie e delle difficoltà, come si suol dire, è stata una "lotteria" per il meteo variabile, ma il pilota polacco si è trovato regolarmente indietro, lottando per dei miseri punti, totalmente insignificanti da un driver del suo rango. Anche egli è stato vittima di una foratura, ma ha pagato la distanza in classifica, che lo ha fatto precipitare ben oltre la zona punti. Una prestazione da dimenticare o per meglio dire, da "riparare".


    CLASSIFICA R3


    Jan Cerny
    e Simone Campedelli 8,5

    Il pilota ceco, fra i protagonisti del WRC Academy del 2011, ha debuttato, compiendo quindi un passo in avanti, quest'anno con la Citroen R3 ufficiale e la sua partecipazione al Mille Miglia si mostrata quanto mai interessante. Infatti, è riuscito, nella sua prima esperienza italiana su asfalto, a prevalere su tutte le vetture della classe e a raggiungere anche il decimo posto, valido per la zona punti assoluta. Campedelli invece si piazza subito dietro, undicesimo, ma dopo una gara eccezionale, condotta, come sempre, ai limiti del possibile. Non bastano delle "sventure" a fermare l'equipaggio, ormai al centro dell'attenzione nazionale, Campedelli-Fappani, giunto al termine della prima tappa in piena zona punti, un risultato da lodare, vista l'inferiorità del mezzo. Speranze svanite dopo aver sofferto problemi fra il Colle San Zeno e la PS Irma, ma ad un giovane già veterano come lui, non servono conferme, perchè le certezze, ormai, si sono consolidate..


    Harry Hunt 6,5


    CLASSIFICA MISTA


    Alessandro Perico 7+


    Dopo aver stupito tutti al Ciocco, con un terzo posto convincente, si mostra al Mille Miglia, gara di casa, come altrettanto competitivo, con ambizioni relative al podio. Risultato non raggiunto, ancora una volta, a causa di un incidente o per meglio dire, un capottamento. Sembrava, forse un pò prematuramente, aver tenuto lontano questa variabile che lo penalizza fin troppo spesso. Infatti, le poche PS che ha completato, hanno mostrato un rendimento molto positivo, regolare fra i primi cinque. Un potenziale, insomma, consumato, visto anche il balzo in avanti compiuto in termini di competitività, evidente nella prima gara ed altrettanto in quest'ultima. Difficile però parlare di riscatto nella prossima gara, che vedrà i piloti CIR impegnati sulla terra, tallone d'Achille di Perico. In ricerca di concretezza.


    Tamrazov 5,5


    CLASSIFICA R2


    Michele Tassone 8


    Senza dubbio è il pilota R2 che più ha colpito sull'asfalto, il quale ha stravolto le idee poste al Ciocco, dove figurava come fanalino di coda della serie. Invece, un colpo di scena, ha rimescolato "le carte in tavola" nella categoria Junior, ma soprattutto nel trofeo R2, dove quindi si aprono prospettive interessanti. Recuperato in poco tempo, dopo una brutta "caduta".


    Andolfi jr 7,5


    Nucita 7,5


    Pajunen 7+


    CONSIDERAZIONI GENERALI SULLE SQUADRE


    Ford 9 / Peugeot 8 / Skoda 7/8


    Partiamo dal nove assegnato alla Ford, che riguarda in modo particolare la vettura, più che la squadra, la quale comunque merita un elogio per l'audacia; non dimentichiamo infatti che il Mille Miglia per il team A-Style è stato solo un rally di partenza, una sorta di test, quello che Basso ha definito "un antipasto", il cui gusto è stato evidentemente gradito. Cesare Fiorio ha definito addirittura le RRC, come si discuteva nell'Editoriale, vetture decisamente più competitive delle S2000, inadatte al confronto. Consdierazione di parte, a mio giudizio o per meglio dire, un pò frettolosa. Questo articolo (http://www.rally.it/s2000-vs-rrc-auto-a-confronto/ ) propone un interessante paragone fra RRC ed S2000, smentendo quindi i luoghi comuni che spesso sono circolati. Il propulsore 1.6 turbo si è rivelato effettivamente interessante in pista, nelle serie turismo, ad esempio, ma come è possibile confrontare la ghiaia o l'asfalto viscido alla pista? Insomma, senza girarci troppo attorno, la Regional Rally Car, sfornata dalla Ford, è un mezzo molto efficace, il motore 1.6 usato anche nel WRC è decisamente più affidabile del 2.0 e quindi si presenta come contendente fra i protagonisti dell'IRC, in quanto già nel 2011 abbiamo apprezzato le potenzialità della Ford Fiesta, carente appunto nell'aspetto relativo all"engine", che soffriva, a sua volta, problemi di varia natura. Basso-Ford, in conclusione, sono un binomio eccezionale, che ben presto potranno sconvolgere la situazione attuale dell'IRC, riportando quel brio che è mancato fin ad oggi. Peugeot in gran forma con Andreucci e Perico, la 207 è una costante, portata al limite dello sviluppo ma sempre al top. Infine la Skoda, che per una volta è stata costretta a "guardare" verso l'alto, avendo conquistato solo il terzo gradino del podio con Scandola ed Hanninen a seguire. Una gara anomala per le tre squadre, che ha riservato in larga parte una conferma, che tardava ad arrivare, quella relativa ad un'esplosione di Ford, troppo in ombra nel 2011, in proporzione alla "qualità".


    SPAZIO RISERVATO AGLI UTENTI


    Rally Mille Miglia (?)


    PAGELLE


    S2000


    Basso


    Andreucci


    Scandola


    Hanninen


    Gamba


    Albertini


    Betti


    Signor


    Gyoshev


    Perico


    Solowow


    R3/R2


    Cerny


    Campedelli


    Nucita


    Tassone


    Andolfi jr.
     
  17. F150

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    Adesso, "avanti tutta" con le restanti pagelle, mancano Argentine e Grecia per il WRC, CIR Adriatico, IRC Tour de Corse.
    Non me la sento di promettere, ma proverò a pubblicare le pagelle del Rally Argentina entro venerdì prossimo.
     
  18. A T RACING TEAM

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    Rally Mille Miglia Gara sempre bene organizzata e molto sentita dal pubblico , ha sempre un suo fascino perchè è anche ricca di insidie e con prove molto diverse l'una dall'altra specialmente la Colle San Zeno lunga 32,51 Km.

    PAGELLE


    S2000


    Basso 10 direi un gara perfetta considerando che doveva cercare di far vedere la competitività della vettura in una gara così importante , ha vinto quasi tutte le prove con distacchi il alcune PS anche di 6 o più secondi , ha saputo fare le scelte giuste.


    Andreucci 9 in queste gare così avverse si dimostra sempre molto attento e sicuro di riuscire ad arrivare sino all'ultimo anche sè questa volta è stato troppo fortunato dopo l'uscita a non avere tanti danni e continuare


    Scandola 8 quest' anno credo che non abbia intenzione di perdere colpi e fare "fesserie" , il posto da ufficiale lo invoglia molto secondo me , riesce a fare buone prestazioni anche sè ancora non è al top , ancora qualche gara è riuscirà a prendere molto più confidenza con la vettura ma speriamo che non sia troppo tardi, già dal Targa Florio avrà una vettura aggiornata lo spero vincente sia al San Crispino che al Costa Smeralda per riaprire un pò il campionato, speriamo


    Hanninen 7,5 buona la sua gara ma con un pilota della sua portata fosse ci saremmo aspettati di più , alti e bassi la sua gara fosse ha guadato troppo al campionato.


    Gamba 7,5 in buon inizio di campionato anche qui un 4° posto nel Cir , sempre dietro gli ufficiali dimostra di avere di buon piede peccato che non è stato presente gli altri anni e questa volta vorrei fare anche i complimenti al Team Balbosca che gli ha fornito una vettura che non ha mai dato nessun problema nanche su terra (mi riferisco all'Adriatico) dove spesso ci sono molto insidie.


    Albertini 7,5 non poteva iniziare nel migliore dei modi questa sua esperienza nel confrontarsi con i big , ha dimostrato che può stare a passo e che in futuro sarà del gruppo ,vedemo come e sè migliorerà nelle prossime gare


    Betti 7 in una gara europea ci si aspettava molto di più da lui, molte volte non convince cmq a fatto il giusto senza correre nessun rischio


    Signor 6,5


    Gyoshev 6+


    Perico 7,5 era partito benissimo subito all'attacco come spesso fa, peccato per quell'errore , è una gara che gli piace avrebbe fatto bene sicuramente ma in questo modo si allontana dal podio finale , quest'anno ci sono tre gare su terra dove lui non è molto esperto vedremo nella gare su asfalto sè recupererà




    R3/R2


    Cerny 7,5


    Campedelli 8,5 ormai è una routine le sue prestazioni conla Ds3 stupiscono sempre di più , stà migliorando tantissimo come pilota, quando lo vedremo in categorie superiore a lottare per la vittoria assoluta?Spero presto.


    Nucita 8 anche sè potrei essere di parte , ha fatto una gara esemplare , molto veloce in tutti i tratti , ho visto dei video impressionante come andava , però doveva mollare un pò prima nella curva dell'incidente
    XDè arrivato fortissimo quasi la stessa velocità di Andreucci


    Tassone 7


    Andolfi jr.
    7,5


    Pajunen 7 mi piace(in senso sportivo) XDquesto pilota, quando uno straniero decide di fare un campionato in Italia ci si aspetta di vedere come si confronterà con i locali , lui lo sta facendo con ottimi risultati su terra come abbiamo visto non c'e' stata gara , sicuramente migliorerà nelle prossime gare, lo sappiamo i finlandesi sono bravi piloti da rally :29_thumbup_24:

    CONSIDERAZIONI GENERALI SULLE SQUADRE

    Ford 9 nulla da dire sulla competitività di questa vettura la Peugeot nel Cir ha trovato pane per i suoi denti

    Peugeot 8 non solo Andreucci ma anche Gamba,Albertini,Betti,Perico hanno dimostrato che la 207 non molla e migliora sempre di più le sue prestazioni

    Skoda 8 nelle gare dell'IRC non ha rivali ma questa volta si dovuta accontentare di stare dietro (non di tanto cmq) con un Hanninen molto esperto della macchina e con Scandola che ancora deve capirla meglio.
     
    #18 A T RACING TEAM, 17 Giugno 2012
    Ultima modifica: 17 Giugno 2012
  19. F150

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    Quoto i voti, per quel che concerne Basso ho preferito "volare basso" per via della novità RRC nel CIR, anche se ha confermato ormai di essere effettivamente al top.
    Sul giudizio rispetto a Nucita sono altrettanto d'accordo, con una R2 quest'anno porta a termine ottimi risultati, non a caso ho assegnato un "7,5".
    Infine, comunico che ovviamente, per rispetto nei confronti di Gareth Roberts, mi rifiuto, nonostante la presenza di una classifica, di stilare dei giudizi (editoriale + pagelle), verso una gara che a tutti noi serve solo per riflettere. Anzi vi dico, molto sinceramente, che comprendo la decisione dei commissari di gara, ma non la condivido pienamente. Capisco la necessità di dare un senso all'appuntamento IRC, ma d'altro canto in un rally così non c'è vincitore, a mio giudizio.
     
  20. F150

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    19mo_rally_adriatico_2012_129.jpg

    PAGELLE DEL RALLY DELL'ADRIATICO 2012
    L'Editoriale del Rally dell'Adriatico 2012: La storia per riformare i rally
    In occasione del Rally dell'Adriatico, il quale si conferma regolarmente un appuntamento eccezionale, pongo l'attenzione su un particolare ambito: la "riforma", termine peraltro molto frequente nel lessico quotidiano, del rally, a partire da una dalle parole di Paolo Andreucci, che ha lanciato spesso le sue proposte innovative.
    Prima, però, fissiamo i punti base di questo rally, primo evento su terra, che ha visto la partecipazione di nomi importanti del CIR e del TRT ed anche qualche novità, fra cui non si può non citare Stefano Albertini, il cui team ha optato giustamente verso un programma su terra, sulla quale la giovane promessa deve crescere, se intenzionata ad ambire in alto. Da segnalare il successo dI Andreucci su Scandola, che in questa occasione è stato piuttosto sofferto a testimonianza, forse, di un maggiore equilibrio su terra, la quale si presenta a sua volta molto compatta. Protagonisti del CIR e della classifica assoluta quindi Andreucci e Scandola, con i piloti del TRT, ad esclusione di tre eccezioni, naturalmente Trentin, Ceccoli e Travaglia, non particolarmente aggressivi. Se il primo è una costante, il secondo paga spesso i numerosi incidenti, senza i quali potrebbe ambire a risultati di primissimo livello, mentre il terzo, fino ad ora, non dispone di una vettura S2000. La conclusione è spontanea, lo spettacolo ha riguardato solo il vertice. Tornando invece all'elemento portante dell'Editoriale, Andreucci ha parlato diverse volte di un aspetto quanto mai importante: i rally, o per meglio dire, il CIR, da riformare. Il punto cruciale, naturalmente, è lo spettacolo, che spesso viene meno nella gare di questi ultimi due decenni. Premetto subito che il pilota toscano mi trova assolutamente d'accordo: è necessario, prima di tutto, imparare dalla storia, che conduce sempre alla via più saggia. Non bisogna fare confusione, confondendo il ritorno al passato ad un'analisi sugli spunti utili. Insomma, la domanda dell'argomento trattato è la seguente: come cercare gli appassionati, come stimolare il pubblico? Intanto, sono indispensabili dei progressi per quel che concerne la diretta televisiva, fino ad ora applicata solo alle PS spettacolo, spesso poco emozionanti. Bisogna cercare il giusto compromesso. Altro punto fondamentale sono le vetture S2000: tecniche, ma troppo "soffocate", limitate dal regolamento. Un'idea? Libertà nell'aspirazione. Vettura da competizione con più cavalli. L'occasione, aggiungo io, è quella giusta: si avvicina il debutto delle R5. L'obiettivo, è quello di portare spettatori, nel modo giusto. Le riprese da "gimkana", allontano gli appassionati, non gli avvicinano affatto. Assolutamente vero, gli amanti del rally si ricorderanno i mitici Sanremo e Acropolis, per citarne due. Ora, laqualità è peggiorata, i rally sono molto brevi ed il significato della categoria è un pò svanito, a mia opinione. Pensiamo alla natura del rally: il giusto compromesso fra velocità e regolarità. In un campionato così scarno, solo otto prove, le quali sono contemporaneamente ridotte, dai cento ai duecento chilometri al massimo, azzerano il senso di un appuntamento, in quanto i piloti sono, per certi versi, costretti a porre molta attenzione: un ritiro implica nella classifica, vista comunque l'elevata competitività fra i primi due, quasi un'esclusione dalla lotta stessa per il titolo. Ecco che molte strade portano ai proclami mai realizzati. Ho trovato invece nella visione di Andreucci qualcosa di più innovativo e fresco, magari ancor più difficile da applicare, in tempi di "spending review", ma è indubbio che ripescare sinceramente la tradizione, imparando dal passato può essere una proposta da rilanciare, con le opportune rielaborazioni.. A questo punto, spazio ai vostri pensieri!
    CLASSIFICA DEI PROTAGONISTI

    Paolo Andreucci 9
    Dopo questa gara, sportivamente parlando, nonostante l'esito della stessa, si è acceso un confronto fra Andreucci e Scandola, che fa ben sperare per il campionato. Per il secondo, con cinque appuntamenti a disposizione, una rimonta non è folle. Per quanto alto il vantaggio del toscano, la vittoria di Andreucci è stata anche favorita da due fattori, ovvero la foratura di Scandola e la partenza di quest'ultimo in prima posizione nella seconda tappa. Questa gara, ammetto, mi ha ricordato vagamente le prove del WRC 2011 su terra, ricordato certamente per i tira e molla in classifica. Fatta questa breve premessa, andiamo a seguire nei particolari la performance del pluricampione italiano: Diciamo che la prima tappa iniziale lo vede in difesa, nelle quattro PS del venerdì, dove comunque conduce in modo eccellente, se consideriamo che, complessivamente, ha perso dodici secondi, vincendo inoltre due tappe. Anzi, al termine della giornata, si è potuto addirittura reputare in vantaggio nel testa a testa con il pilota della Skoda: dodici secondi non bastano, provando a stilare una stima, per mantenere la prima posizione, svolgendo contemporaneamente il ruolo di apripista. E' anche vero che il fondo del Rally dell'Adriatico è molto compatto, ma rimane, allo stesso modo, piuttosto scivoloso ed insidioso. Infatti, come volevasi dimostrare, Andreucci si è aggiudicato una prova dietro l'altra, in sequenza, superando prima Scandola e staccandolo definitivamente grazie ad una foratura del medesimo. Dal prossimo appuntamento (ndr, Targa Florio, nel CIR Scandola 2^ e Andreucci 3^) si entrerà nella fase determinante, cruciale della stagione, con una variabile importante, Basso. Come lo stesso Andreucci ha affermato, l'inserimento di quest'ultimo fra i due partecipanti potrebbe rilevarsi risolutivo per la classifica. In ogni caso, si è spezzato quell'intoccabile dominio che ha contraddistinto il 2011 e l'inizio del 2012, giacchè la presenza di un altro ufficiale rimescola, almeno in parte, le carte in tavola. Un 2010 bis, con la Skoda al posto del team Abarth? Naturalmente le dinamiche sono profondamente differenti, ma da qui in poi potrebbe avvenire la svolta attesa...

    Umberto Scandola 8/9
    Tanto impegno e buona volontà da parte del pilota di Verona, il quale senza dubbio ha rincorso e magari sognato la vittoria, tanto attesa quanto desiderata. Dopo un 2011 che si può qualificare come "interessante" ma poco concreto, nel 2012 si parla di una situazione inversa: La coppia Scandola-Skoda colleziona regolarmente il massimo bottino, senza compiere assalti alla classifica, almeno nelle fasi decisive, proprio diversamente dall'anno passato, caratterizzato da una maggiore irruenza. Finalmente è arrivato anche il momento per una fase "offensiva", ma non ancora sufficiente. Anzi, a mancare è stata la giusta pianificazione. E' parso evidente lo svantaggio di Scandola al termine della prima tappa, 2011 WRC docet. Certo è che comunque Andreucci è partito nelle fasi conclusive in modo impeccabile, forse insostenibile, tattica e strategia a parte. E' difficile decifrare la sua gara, nella sostanza ottima, ma, ahimè, non basta più la prestazione, ma anche i risultati. Il distacco si dilata fino a 17 punti (ndr. Targa Florio 14) ed il recupero richiede non solo volontà, ma anche prestazione e strategia. Insomma, sfiorare la perfezione. A partire dai test di Corleone, dove debutterà l'evoluzione del motore. L'occasione, del resto, è ghiotta...

    Mauro Trentin 7,5
    Quella di Trentin è stata senza dubbio una gara "tutta a seguire", sul filo dei secondi, condotta peraltro ad un ritmo forsennato. Diciamo che nel "maxi-gruppo" degli inseguitori a 5, è prevalso non tanto in qualità, quanto in giusta pianificazione. Forse ha anche sofferto qualche problema nella prima tappa, magari nella giusta messa a punto della vettura. Certamente nella giornata di venerdi è parso, se non in difficoltà, lievemente carente rispetto ai suoi rivali, fra cui sono spiccati in modo particolare Ricci e Gamba e Travaglia su Mitsubishi Evo 9 N4. Curiosamente, gli equipaggi più arrembanti, Ceccoli e Trentin hanno chiuso il gruppetto, con soli 5 secondi di distacco dal gradino più basso del podio! Si parte il sabato con questo sfondo, il quale, sin dalla prima prova, si scompone, pezzo per pezzo, con la prima autorevole vittima, Ricci. Il pilota della Racing Lions è riuscito inoltre a piazzarsi subito in testa alla "mischia", con un tempo assolutamente di rilievo, 2° sulla "Castel Sant'Angelo ", sufficiente per catturare la zona podio. Nel "tira e molla" delle prove successive è sempre stato il più costante, al punto tale che al ritiro di Ceccoli, al limite del ritmo, ha potuto gestire agevolmente la sua gara sul resto del gruppo. Esperienza e ritmo fusi insieme.

    Matteo Gamba 7
    Gamba, da potenziale protagonista, è risultato leggermente sottotono. Un buon passo, ma non regolare e neppure aggressivo, incisivo, per alcuni aspetti arrendevole nel finale. In primo luogo, è stato uno di quei piloti che nell'insieme centrale, è giunto effettivamente al traguardo. Ha pesato anche un dritto in un tornante nella PS8, che lo ha definitivamente penalizzato, ma la sostanza non cambia, anche in virtù del risultato in ottica CIR, che equivale ad un podio, in termini di punteggio. Essendo comunque la sua prima e vera stagione con le S2000, supportato ancora dalla Casarano Racing, si è rivelato anche come discreto terraiolo, nelle piene facoltà di poter lottare anche in posizioni interessanti, pur patendo ancora un minimo distacco da diversi piloti; forse, manca ancora un pò di pulizia nella guida. In crescita.

    Stefano Albertini 7
    Una prova maiuscola su terra, considerando il feeling con quest'ultima piuttosto scarso. E' risultato invece, anche lui, in buon progresso, direi quasi prova dopo prova. Forse, quella di Albertini, è fra le performance più importanti dell'Adriatico, una novità che spicca. Basti notare la progressione: ai margini della top ten il venerdì, intorno all'ottava posizione, con un distacco finale di quasi un minuto, in appena 40 km, ben 1,5 secondi/km. Nonostante dei problemi ai freni sulla PS8, il rapporto secondi/km di distaco, nella seconda giornata, si è ridotto a 1,1; parla con più efficacia la sequenza di piazzamenti: 4-6-7-16-2-2. Il quinto posto finale è un bottino più che ragguardevole, ma soprattutto il Rally dell'Adriatico risulta un passo decisivo in carriera, in quanto raccoglie così un bottino di esperienza fondamentale. Da lodare, anzi, il progetto della sua squadra, che ha puntato con più insistenza sulla terra, ingrediente del resto indispensabile per poter debuttare al di là del confine italiano. E la reazione della giovane promessa è stata eccellente.

    Renato Travaglia 7,5
    Sogni di gloria spenti dal turbo, in quella PS8, che ha provocato, curiosamente, numerosi inconvenienti a diversi piloti. Fra questi, colui il quale è stato maggiormente colpito, figura certamente Travaglia, il quale nello svolgimento della prova ha per l'appunto perso l'assolutamente necessaria funzione della sovralimentazione della sua vettura. Bisogna, ad ogni modo, considerare che la gara condotta da Travaglia è stata un capolavoro, una delizia, nonostante la palese inferiorità tecnica del suo mezzo, la Mitsubishi EVO 9 N4. Come si diceva, la sua gara è stata positiva: ha offerto l'impressione, inizialmente, di potersela giocare nel gruppetto centrale, successivamente, nella tappa del sabato, ha dato una chiara dimostrazione di poter invece ambire al podio e, dato ancor più importante, di poter competere con la coppia Ceccoli-Trentin in terza e quarta posizione. L'amaro resta in bocca, anche perchè questa è il suo ultimo rally su N4, dal prossimo, Puglia e Lucania (ndr. ritiro) proverà l'assalto alla vittoria con la Ford Fiesta S2000. Possiamo concludere dicendo che fino ad ora ha raccolto ben poco rispetto a ciò che ha veramente mostrato. D'altro canto, Travaglia non lo scopriamo certo oggi...

    Simone Campedelli 7/8
    Ancora l'ennesima conferma da parte di Simone Campedelli, che con una R3T non certo adatta alla terra, fa fuoco e fiamme, potendosi ritenere e valutare ormai un esperto, un veterano. Anzi, ci si chiede perchè Campedelli si trovi ancora nel campionato due ruote motrici... Si può recriminare al pilota ufficiale Citroen un inizio sempre un pò in ombra su terra, dove prevalgono comunque vetture più competitive. Quando queste perdono ritmo e costanza, spunta sempre invece la figura di Campedelli, vicino alla perfezione nell'interpretare in modo ottimale ogni momento di gara, costruendo, mattone per mattone, un weekend, senza commettere ampie sbavature. E' sufficiente considerare che non si è mai ritirato da quando è iniziata la sua avventura in Citroen. Da considerare, inoltre, che nella seconda tappa "tutto è cambiato", trovando la messa a punto ottimale, cogliendo le massime potenzialità della sua DS3. E' iniziata così la sua scalata alla top ten, impeccabile, certamente favorita dai ritiri, ma non per questo di scarso rilievo. Regolare e competitivo.

    Alessandro Perico 6+
    Un risultato quasi "previsto", dal momento in cui si può considerare tutt'altro che un "terraiolo". Un rally incolore, privo di guizzi, con buona probabilità segnato anche da un pizzico di rassegnazione. Perico è un pilota che combatte e lotta fino all'ultimo, ma su questo fondo, l'unico obiettivo è quello di portare punti "a casa", raccogliendo il massimo possibile. Obiettivo, possiamo dire, quasi raggiunto, dal momento in cui ha perso il confronto con Campedelli ed ha, talvolta, perfino sofferto il ruolo di Costenaro (6), ottimo incalzatore, ma ancora inesperto sulla terra, essendo queste per l'appunto le sue prime prove sul fondo sterrato. Per non citare anche Pajunen, sulla sua piccola R2...

    Mikko Pajunen 8+
    Un giovane sempre più intrigante sul piano agonistico. Venuto in Italia, lo ricordiamo, per imparare a guidare sull'asfalto, dove comunque si è messo in evidenza fra le Twingo R2, sullo sterrato è parso di "tutt'altra pasta", dominatore fra le R2, più di numerose vetture fra le quali anche diverse S2000, R4 ed N4. Vedere inoltre il finlandese a soli cinquantasei secondi da Perico induce a pensare o se non altro a riflettere sulla scuola italiana in ambito di "Gravel surface". Osservando la classifica, si denota un Pajunen aggressivo (del resto come lo mostrano gli onboard), preciso nella guida e caratterizzato anche da una forte determinazione. E' stata, insomma, una gara che ha un valore superiore al semplice risultato. Testimonia un progresso stupefacente, forse non azzardo se dico purissimo talento naturale. La Finlandia, d'altro canto, è la patria del rally su terra...



     

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