30 anni fa,un sabato di novembre,partendo da Impruneta,passando per Coverciano e Monte Morello,per Mercatale e La Villa,si avverava un sogno....il mio primo rallye da pilota..... Ero davvero io a salire sul palco partenza del 6° Rally Impruneta,ero davvero io a guidare fino al c.o.,ero davvero io a stringere il volante ed inserire la prima mentre il cronometrista scandiva il conto alla rovescia,ero davvero io a lasciare di botto la frizione e buttare una marcia dietro l'altra.... Un sogno partito da lontano,da quando bambino vedevo quelle macchine rumorose con i numeri dipinti sulle portiere passarmi davanti casa,poi le vittorie di Munari,la TV,Autosprint,la Coppa Liburna,l'Elba...un giorno anch'io sarò su di una maccina da rally,sarò un pilota ripetevo ai miei amici che sorridevano e mi prendevano un pò in giro,salvo poi chiedere sempre informazioni sul prossimo rally da vedere... Mi sono dato da fare,i primi "ingaggi" per le assistenze,notti insonni,freddo,pioggia,fango,polvere o caldo,ma io ero lì,pronto a cambiare una gomma od i freni,pronto a metter benzina o addirizzare un parafango,ma non mi bastava...e avevo solo 16 anni.... Poi arriva la patente,le prime gare "club" della Squadra Corse Valdelsa,era rallycross vero,però...arivarono le prime coppe,ormai la strada era aperta...ma arrivò la Marina Militare,e mi accontentai di continuare a sognare.. A Taranto durante il corso di addestramento feci amicizia con Alessandro Bianchi di...Portoferraio,il che è già un bel dire...uscivamo raramente,passavamo il nostro tempo libero a parlare di rally e guardare programmi motoristici alla tv e...sognavamo in due,cominciando progetti in comune... Finito il militare...cominciammo le ricognizioni per la Coppa Liburna e tutto l'iter per la sospirata licenza,come muletto avevamo la mia Alfasud Sprint veloce 1,3 mentre per la gara riuscivo a farmi "prestare" l'Alfasud Sprint 1,5 grA di mio cugino Athos gestita da Stefano Speranza,all'epoca pilota semiufficiale Alfa Romeo nei rally...a pochi giorni dalla gara però Stefano rimane bloccato in Germania per motivi di salute,ed ha con sè i documenti della macchina,già durante le prove si era rotto pure il muletto quindi grande delusione...e Liburna da spettatore...ma c'era sempre il Rally Impruneta,dove per sdebitarsi Speranza mi fece da "chioccia" visto che mio cugino era in gara con una...037 Tamauto... Mio zio mi aveva avvisato che a Mercatale al mattino presto l'umidità solleva l'untuosità lasciata dagli olivi,e me ne accorsi,parcheggiando l'Alfasud su di un argine con un giunto rotto...per la cronaca anche mio cugino si ritirò dopo una toccata in cui aveva danneggiato il radiatore della Lancia Rally... Non ero poi tanto deluso,il ghiaccio era rotto,Alessandro da buon elbano non se la prese aspettando il "suo"rally,però quel giorno di 30 anni fa scoprimmo che i sogni possono diventare realtà... Io continuo a vivere di sogni....
Sono i sogni che ci fanno realizzare le più grandi ambizioni. Il mio sogno era di far poter rivedere il Rally 4 Regioni, dal 1986 non si era più disputato, beh nel 2011 non solo riuscii ad aiutare Rudy nell'organizzazione ma riuscii addirittura a correrlo. Ti assicuro che fu davvero difficile riportare l'evento, che oggi, per fortuna, si disputa ancora.
Il mio sogno parte da ancora prima del tuo Daniele, forse perché son più vecchio !?? Riuscir a salire su una stratos .... dopo 40anni, al lana storico di quest'estate a Biella, son riuscito, con notevole fatica, ad infilarmi in quella di Gobbi . Per mè è stato la realizzazione di un sogno durato 40 anni, ma alla fine ero felice come il ragazzo che ero quando ne avevo 20. Sognare come hai fatto tu o Norman o io fa sempre bene, perché vuol dire che esiste sempre una speranza di poterlo realizzare.
nell'abitacolo di una Stratos stradale,in una notte imprecisata del 1977 (o 1978 ?) feci da navigatore per svariati passaggi sul sacro suolo -ancora sterrato- della P.S. di Valstagna; il pilota e proprietario amico mio, voleva cimentarsi nei Rallies e comprò per "provare" nientemeno che la Stratos...( era blu, con cerchi color oro, bellissima ). La notte fu lunga...ricordo la difficoltà nel tenere bene in strada la vettura -ricordo che si trattava di una normale stradale- e le valutazioni durante e dopo l'esperienza. Cambiò poco dopo intenzioni, passando ad una Porsche Gr4 con cui partecipò a alcune gare con scarsi risultati. Ma quella notte a Valstagna nell'abitacolo di una Stratos, la ricordo ancora... per quanto riguarda la nascita della passione per le auto e le competizioni, nacque casualmente lungo la "promenade des anglais" a Nizza , dove vidi passare le auto in gara per il Tour de France 1971, in trasferimento su strada aperta. Matra 650 ( Larrousse ) ; Ferrari 365 GTB ( Elford e Andruet), Porsche (Ballot-Lena, Migault, Bonomelli ), Camaro (Marie Claude Beaumont ) BMW (Aaltonen, Tony Fall) Alpine Renault uno stuolo... così come folto il gruppo sensazionale di Ford Capri Gr.2 , 2.6 E 3.0.RS (Piot, Jabouille ) per finire nientemeno che con una Ferrari 512M portata in gara da Josè Juncadella...su strada... Vedere quello spettacolare transito di auto suscitò una tale emozione ed una seguente curiosità per quelle gare, che presto Autosprint diventò lettura continuata. l'approccio alle gare vissuta dall'abitacolo avverrà molto dopo, ma tutto , si può dire, nacque vedendo il passaggio del "Tour de France" nel settembre 1971.
ecco il contesto di cui ho scritto sopra...è proprio una foto fatta da me in quell'occasione : Tour de France 1971 Steiner-Molas Alpine Renault 1.6 Gr3 il passaggio non era così veloce sulla "Promenade"...ma la mia giovane età, il mezzo a disposizione, e l'inesperienza nel fotografare "oggetti in movimento"...producevano cose così... la bellezza di 45 anni fa !
Già qualche anno dopo... dovrebbe essere l'inverno del 1973/1974... si era appena svolta la prima edizione del Rally Campagnolo cui avevano parrtecipato due nostri più grandi amici ( oggi purtroppo entrambi ci hanno lasciati : erano Piero Bof, con una 128 coupè 1.1 Gr.1 e Daniele Cecchet con una 127 Gr1 entrambi con discreti ed incoraggianti risultati nella loro classe; Daniele Cecchet riuscirà poi a raggiungere buone prestazioni a bordo di Fulvia 1.6 HF Gr3, arrivando settimo assoluto all'Elba 1976, aggiudicandosi la vittoria di gruppo ) la voglia di correre nella cittadina in cui vivevo allora, era veramente tantissima... Alcuni pensarono di organizzare un Rally completamente abusivo... (venne anche questo subito scherzosamente chiamato " Rally campagnolo", ironizzando sul fatto che era naturalmente disegnato su strade veramente "campagnole" ,lontano da possibili eventuali controlli delle Forze dell'Ordine ) Due "prove speciali" su strade sterrate (una delle due speciali era già stata prova del S.Martino di Castrozza), e trasferimenti con controlii orari e a timbro, come si conveniva ad una garia "seria"... una quindicina di macchine "iscritte" ( prevalentemente auto di "serie" ovviamente, più qualcuna più "elaborata"...) il tutto con una passione ed ingenuità.. al giorno d'oggi decisamente commovente. questi due scatti ( fatti da un amico più esperto in fotografia, arruolato come fotografo "ufficiale" della manifestazione abusiva...!) sono raro documento di quella incredibile notte di "gara"... ci si divertiva moltissimo, incuranti delle possibili conseguenze... Una Fiat 125Special ( cerchi in lega e fari supplementari gialli...) una ben più rara Renault 10 ( modello prodotto dal 1965 al 1967 ) in versione "rallystica" casalinga, con l'equipaggio già dotato di caschi, e nomi sugli sportelli; ovviamente manca il numero di "gara"... lo scrivente è con la giacca a vento rossa ( "quaderno" del "Commissario" con prezioso adesivo della Scuderia 4R Lloyd Adriatico...) in veste di addetto al C.O. all'inizio della prima P.S.
Nel 1976, mentre ero a naja, i miei amici organizzarono un paio di rally " illegali " con controlli orario e controllo timbro, nelle campagne dell' interland novarese. Ad una, riuscii a partecipare anchio, essendo in licenza, chiaramente senza aver provato le strade, tanto le sapevo a memoria, e senza naviga, perché non volevo aver nessuno sulla coscienza. Partenti una decina di auto, arrivate forse la metà, mi ricordo che con la mia mini minor 850, non arrivai ultimo. ..... che tempi
qui siamo già a confrontarci con altri mezzi... E' sempre il 1974 ( inizio di settembre ), e prendo questa foto all'interno della Concessionaria Fiat che fungeva da appoggio "tecnico-logistico" alla Squadra Corse Fiat , che portava le 124 Abarth Rally ufficiali in gara al Rally di S.Martino. Questa illustrata è la vettura di Fulvio Bacchelli, che sarà vincitore assoluto al termine della corsa, dopo un'aspra lotta con Leo Pittoni su Porsche Carrera Gr4 (che finisce solo terzo per un'avaria al cambio nell'ultima P.S. , il mitico passo Manghen ) . A questo S.Martino Vudafieri distrugge la sua Porsche nella discesa dal passo, Rohrl si ritira con la sua Opel Ascona Irmscher Gr2 e Trombotto porta al debutto ufficiale nei Rally l'Alfetta, arrivando 8°assoluto. da sinistra Scabini, Bacchelli, Verini ( a pugno chiuso ! ) Macaluso, Donatella Tominz e Gabriella Mamolo (9° assolute ) alla fine del Rally. Maurizio Verini (secondo assoluto) si laurea qui Campione Italiano Rally 1974. I ragazzi nella foto con la 124 Abarth nel cortile dell'officina, sono miei amici...e giocano a fare i piloti ! Ma con uno di loro ( quello col casco bianco dalla parte del navigatore ) mi capiterà di correre qualche anno dopo -sul sedile di destra- proprio con una 124 Abarth ex-ufficiale ( una delle ultime prodotte, ma mai usata in gara ). Qui siamo alla XI° Coppa Liburna nel settembre 1977 : una gara che terminiamo onorevolmente 16° assoluti e secondi di classe 2 Gr.4, dietro Maurizio Verini che si piazza terzo nell'assoluta. Pregliasco è il vincitore della gara, secondo è Bellosta su Stratos; Pregliasco si laurea qui Campione Italiano Rally 1977. (la foto è di : Attualfoto )
@bettino ma a volte hai navigato a qualche Rally 4 Regioni o Valli piacentine ? se si dimmi anno e equipaggio.
purtroppo...no... @Norman Bates ... nè 4 Regioni, nè Valli Piacentine. ai tempi, soprattutto il 4 Regioni era considerato un rally durissimo, selettivo, spettacolare; mi spiace, oggi, non avervi mai preso parte... ma le vicende della vita vollero uno studente universitario in più ed un navigatore in meno, e così come presto arrivai a navigare a buoni livelli, altrettanto presto decisi di interrompere di netto una attività che stava impegnando il mio tempo quasi come un professionista. Conservo tutto, però, come si potrà notare...( foto, cimeli, coppe, radar e tabelle varie) e da qualche anno la passione sepolta per molti anni è ritornata viva, ed anche se oggi le cose appaiono molto meno divertenti di allora, mi ritrovo spesso a bordo strada con la macchina fotografica, proprio come all'inizio di tutto nel 1971 ! alcune grandi auto ho avuto il piacere di provarle... La 131, per esempio, qui alla prima edizione del Rally della Costa Smeralda; una macchina preparata da Beppe Volta a Torino, scuderia la appena nata "4 Rombi Corse", pilota lo stesso del Liburna qui sopra ; non fummo fortunati e ci ritirammo presto. Primi assoluti furono Verini e Mannucci con una 131 Alitalia ufficiale (foto : Attualfoto ) E' la mitica "Isuledda" di Cannigione