Però la duna non sembrava pizzuta, più che altro era un tratto veloce ed effettivamente Roma ha fatto un errore un po' strano per uno della sua esperienza...
Il punto è che le dune "pizzute" (ammesso che lo fosse) i piloti cercano di affrontarle correggendo progressivamente la traiettoria scalando la duna, non certo prendendola di taglio da valle a monte come ha fatto Roma. Tutto qua, lo dico senza alcuna pretesa da "fenomeno da tastiera". Ottima prestazione di Eugenio Amos che si è portato oggi nella top five con una prestazione maiuscola. Ormai tutte le vetture non-Peugeot a partire da quasi un'ora di distanza. Quest'anno Dakar bruttina nella categoria camion. Con De Rooy in Africa, Loprais e Kolomy lontani (proprio sulla sabbia dove dovrebbero fare la differenza) assieme ad altri Kamaz e anche all'Iveco di Van Genutgen, ben che va in partita restano Nikolaev e Villagra, che oggi non è neanche andato granché probabilmente per una foratura verso la fine. Ma era evidente: con i MAN Eurol Veka e parte del team De Rooy fuori, si partiva da una lista di top drivers già povera.
Mah, si è capotato quasi in rettilineo. A un certo punto sembra che sterzi per evitare qualcosa. Forse una protuberanza inaspettata. Peccato per lui. Comunque a mio parere in questa Dakar finora molto "dunosa" la Peugeot ha tratto vantaggio dalla enorme dimensione delle ruote. Ciò è stato molto utile per districarsi in situazioni decisamente complicate, dove vetture meno "attrezzate" (Toyota) o troppo piccole (Mini) hanno patito le condizioni di gara. Questa foto mostra appunto il vantaggio di avere un assetto molto "alto" e gomme gigantesche.
Concordo, i Tatra sulla sabbia hanno perso tantissimo tempo...mi aspettavo anche io di più da Loprais e Kolomy ma deve essere davvero dura lì fuori. Senza contare poi che molti mezzi si sono già ritirati, e non parlo solo di Camion. Un inizio forse troppo difficile da far affrontare ai piloti, sembra più una lotta di sopravvivenza... Peugeot nel deserto è ancora un passo avanti a tutti, nonostante abbiano cercato di boppare le auto. Oggi Toyota molto sfortunata, non ho ben capito cosa sia successo ad Al Attiyah mentre De Villiers ha bucato tre volte
E le mie impressioni tutto sommato sono confermate da Sainz e Peterhansel, non due novellini. Lo dicono in coro, questa Dakar è veramente tosta, per i piloti ufficiali e supportati dai grandi team non ci sono grossi problemi, per chi dispone di mezzi meno competitivi invece è quasi un inferno. Una Dakar troppo difficile per ora... (persino Toyota ieri ha avuto grossissimi problemi in confronto al Leone) E non mi sorprende che al momento l'Africa Eco Race abbia raggiunto una buona inerzia. Credo sia la gara ideale per chi ha mezzi meno competitivi e vuole comunque ben figurare se non vincere...poi si corre sui percorsi classici della vecchia Dakar. Che non sia tutto parte di un processo di cambiamento radicale per il marchio Dakar?? Non mi sorprenderei che dopo l'uscita di Peugeot cambi radicalmente qualcosa anche nel regolamento auto come già ben si sa...
Loeb out. Partiva da apripista,dopo 5 km è affondato nelle dune. In suo soccorso è arrivato un camion,dopo 2:45. Uscito,dopo un po aveva una macchina davanti,non vedendo bene la strada voleva superarla ma si è infilata in un buco,di 2 metri. La macchina non ha riportato danni. Elena si è fatto male il coccige,e non può stare seduto,di conseguenza si sono ritirati.
Brutto colpo per Peugeot, forse è stato peggio perdere Despres a questo punto però. Ieri Loeb aveva fatto un gran lavoro insieme ad Elena ma oggi era quasi la prova del 9...purtroppo è andata male, sono convinto che ai due servisse molta più esperienza nei Rally Raid...un domani chissà, alla fine l'alsaziano ha solo 43 anni e Sainz che ne ha molti di più corre ancora ad ottimi livelli...
Gufoooooooooo A parte gli scherzi speriamo che stia bene Elena e si riprenda presto...ieri pure il ritiro di Sunderland è stato bello strano
Oggi giorno di riposo. La tappa 6 vinta da Sainz e 27 minuti da Peterhansel. Toyota spingono ma restano comunque nel limbo di una manciata di minuti nelle retrovie. Una vittoria Peugeot me l'aspetto, anche se questa edizione è davvero imprevedibile. Ormai è sfida Giappone/Francia.
Si deciderà tutto a Fiambalà, fra qualche tappa. Negli ultimi anni è sempre quello lo spartiacque della Dakar e sarà anche così quest'anno. Lì la Toyota potrà spendere eventualmente le sue ultime cartucce, non tanco in attacco (sono abbastanza lontani e in teoria in quella tappa non sono tra i favoriti, anche se lì l'ultima volta (penso nel 2016) fece bene Al Attiyah con la Mini, bensì per la durezza della prova; sarà verosimilmente l'ultima occasione per vedere le due Peugeot fuorigioco. Non mi piace il gran parlare su riviste specializzate "della vera Dakar che ritorna..." et similia. Rivela, a mio avviso, una ridotta conoscenza dell'evento, che a chi è del settore non può essere perdonata. Sembra come se prima del 2016-2017 non sia successo nulla. In tanti si sono dimenticati le due Dakar precedenti e chi era qui a commentare su rally.it si ricorderà bene quanto siano state dure quelle due edizioni, tanto per citarne due. A me di questa Dakar non piace il formato tutto e subito. Meglio una Dakar difficile con tappe corti che una con tappe lunghe e amorfa, indubbiamente. Il rientro del Perù è stato determinante per raggiungere e ottenere quel miglioramento che si è effettivamente evidenziato quest'anno e che veniva chiesto a gran voce a Coma. Ma non ci si lamentava -nel 2013- di tappe troppo brevi proprio nell'ultima edizione in cui il Perù fu coinvolto? O se ne sono dimenticati proprio tutti?
Effettivamente già da subito sono state proposte tappe belle lunghe ai piloti, infatti è stato un massacro. E' una Dakar non equilibrata, nel senso che tutti sono stati costretti a partire a mille: già la 2° tappa quest'anno presentava notevoli difficoltà e arrivati alla 4° praticamente già molti big erano stati tagliati. Secondo me ci voleva una difficoltà progressiva, anche solo per far prendere il ritmo ai piloti e non tagliare subito nomi importanti. Adesso siamo arrivati con una selezione troppo netta, parlo per le auto e i camion. Nelle moto c'è grande equilibrio a dimostrazione della grande professionalità e della preparazione dei piloti ufficiali
E dunque ieri ha pagato pegno Peterhansel che però devo dire ha limitato i danni grazie anche al prezioso aiuto di Despres. Ora Mister Dakar è indietro di 1h 20 min, secondo me non è affatto finita perché la Dakar è ancora lunga, inoltre ci sono tappe ancora insidiosissime come quella di oggi e la Fiambalà se non sbaglio E' ancora lunga...
Incredibile ribaltone tra i camion: Villagra è passato in testa dopo che Nikolaev ha rotto l'albero Ora l'ex rallysta ha 16 minuti di vantaggio sul russo, è tutto ancora aperto. Tappa cruciale domani per Sainz, se passa l'ostacolo è quasi fatta.