Le didascalie sono superflue e il progetto parla chiaro: i massicci investimenti di FCA sono indirizzati totalmente sul prodotto e le parole di Harald Wester sono sufficientemente eloquenti: "tanta gloria sui campi di gara non si è mai tradotta in rilevanti successi finanziari". Quasi a voler esplicitamente affermare che la condotta che il gruppo FCA deve essere più pragmatica, più attenta al "core business". E chi ipotizzava un rientro nel 2017, anche solo velleitariamente, del gruppo, nel rally, è ampiamente smentito. E d'altronde, viste le diatribe prossime a scoppiare nella pancia del WRC, oltre che gli elevati investimenti richiesti, questa non può che essere la migliore scelta.
Credo che Harald Wester non sappia ciò che dice,non ho mai visto tante Punto e 500 Abarth come quando correvano...in effetti spariranno dalle vendite nei giovani che tendenzialmente vogliono una macchina corsaiola e sportiva. Da quando ha smesso di correre guardacaso anche le Subaru hanno avuto un tracollo di vendite,certo il Rally non è fattore ne trainante ne dominante ma chi vuole una macchina anonima? Comunque se in Fiat sono cosi bravi vedremo quante Maserati e Alfa Romeo venderanno. Oramai anche questi marchi non attirano più nemmeno il cliente straniero d'altronde quando si riunisce il CDA Fiat e si arriva in Porsche,BMW e audi trovo del tutto normale che anche la gente comune si fa un idea del marchio. Sul capitolo Rally,in molti stanno alla finestra,sopratutto per garanzie regolamentari,Toyota in primis (che è il marchio leader mondiale e ha già provato la Yaris WRC. Basterebbe lavorare bene nel WRC (parlo di competenze) e forse si attirerebbero nuovi marchi (non per forza nella categoria maggiore) e poi è ora di cominciare a pensare al futuro con soluzione alternative possibile (motori ibridi o a GPL) altrimenti a che servirebbe il rally se non ha promuovere nuove soluzioni.
Se da un lato Wester ha affermato assurdità, solo oggi ho avuto il tempo di leggere le dichiarazioni integrali, in cui l'equiparazione di Croma e 164 pare davvero come una frase abominevole, dall'altro bisognerebbe essere più prudenti sull'idea di sport come veicolo certo della propria identità di marchio. Non voglio perdermi in antifone già note sul concetto di rally-laboratorio, ma certo è, ad esempio, che il V6 turbo adottato in F1 per Ferrari è totalmente estraneo, è qualcosa di lontano dal proprio prodotto. Senza allontanarsi troppo dal discorso, sarò molto immediato: i sospetti per i quali VW possa provare rimorsi per un progetto fin troppo dispendioso, sono più che fondati. E dall'altro, tutti abbiamo visto i vantaggi (quali?) tratti da PSA in una campagna nel motorsport che rasenta il folle. Giusta l'ambizione, ammirevole, ma irrazionale. E perfino la Lancia gloriosa degli anni 90' stava già vivendo le prime scottature nel mercato, fuocherelli alimentati con la benzina di una politica industriale, allora, difficilmente condivisibile. Il gioco vale la candela? Forse, ma nel WRC di oggi direi probabilmente no. Ad assurdi investimenti per un primato, è decisamente meglio recuperare, con un po' di accortezza, il brand.
Non so nemmeno io il motivo per cui VW,solitamente restia al motorsport,abbia investito cosi tanto nei Rally dunque è anche difficile sapere i vantaggi che ne ha ricavato. Di certo se la Ferrari smettesse in F1 credo fallirebbe nel giro di nemmeno un anno,la Ferrari nel bene o nel male è la F1. Tutte le case automobilistiche praticano motorsport dai pick up americani a case automobilistiche piccole,i grandi gruppi hanno sempre qualche modello o marchio da corsa la Fiat sbaglia a non gareggiare,un marchio sportivo serve ,eccome se serve...purtroppo in Fiat hanno le idee poco chiare,anzi ogni dirigente di turno ha le sue idee.
...nel frattempo crollo di Fiat in borsa (signor Harald Wester lo sa che non è la borsa che fa vendere le vetture? )
Se ti riferisci al risultato odierno, a me risulta positivo (http://www.borsaitaliana.it/borsa/azioni/scheda.html?isin=IT0001976403&lang=it), mentre se ti riferisci, probabilmente, a quello del "day after", io direi che è in realtà influenzato da una crescita esponenziale del titolo nei giorni precedenti e dai risultati trimestrali di Fiat (e non di Chrysler, attenzione) che è in perdita nell'utile netto. Sul discorso Ferrari ed F1 della risposta precedente mi trovi d'accordo, ma il mio era un modo di far notare come la "tradizione aspirata" dei Ferrari cozzasse con gli attuali motori della categoria. Senza dimenticare, comunque, che l'impegno in F1 è più costoso di tutte le attività nel motorsport di PSA messe insieme...
Bisogna informare Harald Wester che la Ferrari continuerà a correre anche per vendere. Si il dato è quello di ieri a quanto pare due boss Fiat avrebbero comprato un sacco di azioni,chissà perchè.