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La Storia dei Rally: Rally Costa Smeralda

Discussione in 'La Storia dei Rally' iniziata da Bartolbia84, 29 Settembre 2011.

  1. Bartolbia84

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    Inserisco qualche cartina e mappa del Rally Costa Smeralda....

    I° edizione anno 1978

    Rally Internazionale Costa Smeralda "Trofeo Martini" 13-15 aprile 1978 Porto Cervo
    rcs 1978.jpg

    Le Prove erano:

    I° giornata

    PS Opel I (Monte Plebi)
    PS Autosprint (Isuledda)
    PS Conrero (La Prugnola)
    PS AACC Sardegna (Campovaglio)

    II° giornata

    PS Opel II (Monte Plebi)
    PS Fiamm (Luogosanto)
    PS Castrol (Aglientu)
    PS Ford (Monte Limbara)
    PS Silby Tricot (Romana)
    PS Silby Tricot II (Ittireddu)
    PS Lana Gatto (Banari)
    PS Pirelli (Tergu-Osilo)
    PS Jolly Club (Luogosanto)
     
  2. rally

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    preso da Amici del Rally Costa Smeralda

    Cercando nei cassetti della memoria dell'automobilismo sardo, viene alla mente il “Rally di Sardegna” che nel lontano 1957 prendeva il via dalla centrale via Roma di Cagliari. Disputatosi dal 1957 al 1968 portò sull'isola i migliori esponenti della specialità. Tra questi anche un giovane piemontese di belle speranze: Dante Salvay, navigatore della squadra ufficiale Alfa Romeo al fianco di Arnaldo Cavallari. La partecipazione al Rally di Sardegna, con i suoi 2000 chilometri di percorso su sterrati da sogno, colpì il cuore del navigatore torinese che confidò di amare quella terra così impervia e piena di fascino.

    Abbandonata la carriera agonistica, Salvay passò dall'altra parte della barricata e, con la grande esperienza e professionalità che ne contraddistinse ogni esperienza, nel 1977 cominciò a pensare di organizzare un rally in Costa Smeralda. Era il novembre del 1977 quando il trio composto dallo stesso Salvay e dai manager della Costa Smeralda Hotels Hermann Jenny e Maurizio Paterlini presentò il “1° Rally Costa della Costa Smeralda”, che il 12 aprile 1978 vide scendere dalla pedana il primo concorrente per affrontare le 20 prove speciali in programma.

    Quell'anno vinse una vettura ufficiale, quella di Verini-Mannucci, che precedette le Opel Kadett GT/E di Ormezzano-“Rudy” e quella di un giovane equipaggio promettente: Cerrato-Cerri. Dal Costa Smeralda numero 2 al numero 16 fu una lunga storia di epiche battaglie e sfide entusiasmanti che furono interrotte dal disimpegno di Lancia, Martini e Ciga Hotel che lasciarono l'isola orfana della sua gara. Nel 1979 la gara sarda vide le 131 Abarth di Bettega-Perissinot e “Lucky”-Pons avere la meglio sul tentativo Alfa Romeo di uscire dal perimetro delle piste per venire a spadroneggiare anche nei tornanti. Un sano tentativo che premiò l'Alfetta di Pregliasco-Reisoli con il gradino più basso del podio. A sancire che il Costa Smeralda era un evento ci aveva pensato quell'anno anche la televisione, che effettuò una diretta memorabile, per noi fanatici del controsterzo, dalla prova dell'Isuledda. Fu spettacolo, spettacolo vero. Anche chi non era sulla speciale sentì il rombo dei motori e il profumo della polvere sollevata penetrargli in ogni poro come una buona medicina che dà serenità. Si cominciò a vociferare di un Costa Smeralda mondiale. Anche se la gara sarda non ottenne mai la titolazione, mondiale lo fu veramente. Ad esempio come definire altrimenti l'edizione del 1980 con il successo dei francesi Darniche-Mahé, sulla bestia immortale, la Lancia Stratos, davanti agli svedesi Blomqvist-Cedeberg, sulla Saab 900, con al terzo posto una giovane promessa uscita dalla scuola del Trofeo A112: Franco Cunico, ai primi passi importanti sulla Lancia Stratos. Mondiale fu anche l'edizione successiva.

    La Fiat mandava un paio di equipaggi della squadra ufficiale e gli altri erano obbligati a rispondere. Anche perché vincere in Costa Smeralda faceva risonanza su tutte le pagine dei giornali, non solo quelli specializzati con ritorni importanti per la Sardegna tutta. Fu così che il 1980 i golfi del Costa Smeralda si vestirono dei colori dell'iride. Vinsero gli svedesi Alen-Kiwimaki, Fiat 131 Abarth, davanti ai connazionali Airikkila-Virtanen, Ford Escort RS, e alla 131 Abarth del privato più veloce del mondo: Adartico Vudafieri, navigato da Arnaldo Bernacchini.

    L'anno dopo, 1981, fu nuovamente un successo italiano; non perché lo Smeralda avesse perso la sua patina mondiale, ma grazie ad un giovane piemontese che nelle stanze del mondiale voleva entrarci di forza, come la sua classe esigeva: Michele Cinotto fu primo sul traguardo di Olbia, affiancato da Emilio Radaelli, iscrivendo per la prima volta nell'albo d'oro del Costa Smeralda una vettura a quattro ruote motrici: l'Audi Quattro. Dietro di lui il meglio del giovane rallismo italiano: Tabaton-Tedeschini, Lancia Stratos e Zanussi-Bernacchini, Fiat 131 Abarth.

    Il 1983 fu l'ultimo grande anno per le Lancia Rally nel mondiale ed anche il Costa Smeralda si adeguò con una tripletta delle berlinette torinesi: Biasion-Siviero spiccarono da qui il loro volo che li avrebbe portati a conquistare una doppietta iridata, poi Tabaton-Tedeschini e Cunico-Bartolich. Il 1984 porta al successo un giovane finlandese bello come il sole, grande come l'infinito: Henri Toivonen che, navigato da Juha Piironen (un altro che coronerà un bel poker di titoli iridati), farà danzare il posteriore della sua Porsche a trazione posteriore esaltando chi era a mangiare la polvere sulle strade della Gallura. Dietro chiudono la Lancia Rally Carlo Capone e Sergio Cresto, il navigatore che unirà definitivamente il suo destino con Toivonen, e l'Opel Manta 400 di Dario Cerrato e Geppi Cerri, confinati, per l'ultimo anno, nel purgatorio dei privati, pur se assistiti dalla struttura ufficiale di Virgilio Conrero.

    Proprio Cerrato-Cerri, con i galloni dell'ufficialità sulla Lancia Rally conquistano una splendida vittoria nel 1985, con un podio monopolizzato dalle Rally. Anche nei confini nazionali la Lancia Rally sta finendo il suo grande ciclo e vincere in modo così netto e perentorio. Il 1986 vede in campo il predominio delle Gruppo B, ormai al massimo della loro evoluzione: vetture che superano i 500 CV con quattro ruote motrici e accelerazioni in grado di competere con i caccia in picchiata. Vince il poeta della Lancia Delta S4 Henri Toivonen con l'italo americano Sergio Cresto alle note. Per loro sarà l'ultimo podio. Dietro agli imprendibili Toivonen-Cresto si consuma la battaglia che dà punti per il titolo tricolore. Andrea Zanussi e Popi Amati, con la Peugeot 205 Turbo 16 ufficiale, sono secondi davanti a Cerrato-Cerri, Lancia Delta S4 altrettanto ufficiale, in una lotta che si protrarrà sino alle nevi autunnali del Valle d'Aosta.

    Nel 1987 finisce l'era delle Gruppo B, che cedono il posto alle più umane Gruppo A. È ancora Lancia a dare l'impronta iridata con Alen-Kiwimaki, imbattibili sulla terra, che precedono Cerrato-Cerri per una doppietta marchiata Delta 4WD. L'Audi coltiva fantasie di poter fermare l'onda impetuosa Lancia e conquista un ottimo terzo posto con la Quattro Coupé del gallese Llwellin. L'anno dopo è la volta di Markku Alen salire sul gradino più alto del podio, davanti ai due galletti del campionato italiano ed europeo, sempre marchiato Lancia, Cerrato-Cerri, Tabaton-Tedeschini. La Lancia è ormai inavvicinabile sugli sterrati della Gallura e per altri quattro anni mette il suo marchio con Cerrato-Cerri (1989-1990) Kankkunen-Piironen (1991) e Auriol-Occelli (1992) con le varie versioni della Delta.

    Ma il Rally Costa Smeralda era ormai entrato nel Dna della Sardegna. Con la grande passione e tenacia che contraddistingue il popolo sardo, Carmelo Mereu decise, dopo una breve interruzione, di riproporre gli sterrati della Gallura nel 1998 con Pucci Grossi e Max Chiapponi primi vincitori con la Celica, mentre Manrico Falleri portò per l'ultima sul podio la mitica Delta. Fu un susseguirsi di edizioni ad altissimo livello, in cui gentleman driver, come Daniele Griotti, vincitore nel 1999, e Michele Gregis, primo nel 2000 iscrissero il loro nome nell'Albo d'oro. Nel 2001 il patron della Great Events Sardinia riportò il Rally Costa Smeralda nel Campionato Italiano e la Sardegna, la Gallura , Arzachena e tutta la Costa Smeralda tornarono a godere di quelle sfide che hanno fatto la storia del Rally Costa Smeralda. Sulle affascinanti strade di Gallura si confrontarono i soliti big dell'italiano: Paolo Andreucci, primo con la Focus WRC nel 2001; Luca Cantamessa vincitore nel 2002 con la Subaru WRC.

    Il 2003 vide ritornare in Gallura gli stranieri per riprendere quella tradizione finnica del passato. Fu di assoluto rilievo il successo della Peugeot 206 WRC dei finlandesi Rovampera-Pietilainen. La doppietta di Andrea Navarra, nel 2004 con la Subaru e nel 2005 con la Mitsubishi, la vittoria di Paolo Andreucci su Fiat Grande Punto nel 2006, risultato che laureò il pilota toscano Campione Italiano Rally ed il successo nel 2007 di Piero Longhi con la Subaru ci portano verso l'edizione 2008 vinta da Paolino Andreucci, navigato dalla bravissima Anna Andreussi su Mitsubishi Lancer EVO IX!
     
  3. Bartolbia84

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    Anno 1980

    3° Rally Costa Smeralda "Trofeo Martini"

    rcs 1980.jpg

    Giorno 1 27 marzo 1980

    Partenza da Porto Cervo ore 10.30
    PS1 Isuledda ore 11.06
    PS2 La Prugnola ore 12.00
    PS3 Campovaglio ore 12.28
    PS4 Aglientu ore 13.03
    Assistenza ad Aglientu
    PS5 Stazzu Pascali ore 14.04
    PS6 Crisciuleddu ore 14.48
    PS7 Luogosanto ore 15.15
    PS8 La Crucitta ore 16.13
    Arrivo Porto Cervo ore 17.38

    Giorno 2 28 marzo 1980

    Partenza da Porto Cervo ore 07.30
    PS9 Campovaglio ore 08.24
    PS10 Aglientu ore 08.59
    PS11 Stazzu Pascali ore 09.39
    PS12 Crisciuleddu ore 10.15
    Assistenza a Santa Maria Coghinas
    PS13/17 Pulpazzu ore 12.25 - 18.35
    PS14/16 Santa Vittoria-Osilo ore 13.32 - 17,32
    PS15 Romana ore 15.16
    PS18 Ponte Diana ore 20.08
    PS19 Santa Caterina ore 20.33
    PS20 Olbia ore 21.24
    Arrivo a Porto Cervo ore 23.00

    Giorno 3 29 marzo 1980

    Partenza da Porto Cervo ore 11.00
    PS21 Isuledda ore 11.36
    PS22 La Prugnola ore 12.30
    PS23 Luogosanto ore 13.12
    PS24 Ponte Diana ore 14.25
    PS25 Santa Caterina ore 14.40
    PS26 Olbia ore 15.41
    PS27 La Crucitta ore 16.56
    Premiazione Porto Cervo ore 17.53
     
  5. Bartolbia84

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    Costa Smeralda 1981

    sardegna smeralda 1981 1.jpg sardegna smeralda 1981 2.jpg sardegna smeralda 1981 3.jpg

    Rally Costa Smeralda 1981

    Day 1


    PS1 Isuledda
    PS2 La Prugnola
    PS3 Campovaglio
    PS4 Camporotondo
    PS5 Santu Biagiu
    PS6 Crisciuleddu
    PS7 Monti Canu
    PS8 Santu Santinu
    PS9 Telti
    PS10 Santa Giusta


    Day 2

    PS11 Isuledda
    PS12 La Prugnola
    PS13 CampovaglioPS14/16 Santa Vittoria
    PS15/17 Tergu
    PS18 Ponte Diana
    PS19 Santa Caterina
    PS20 Cantoniera Putzulu-Olbia

    Day3


    PS21 Campovaglio
    PS22 Santu Biagiu
    PS23 Crisciuleddu
    PS24 Monti Canu
    PS25 Santu Santinu
    PS26 Santa Rosa
    PS27 Santa Giusta
    PS28 Ponte Diana
    PS29 Santa Caterina
    PS30 Cantoniera Putzulu-Olbia
     
  6. Bartolbia84

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    Rally Costa Smeralda 1982

    sardegna smeralda 1982 1.jpg sardegna smeralda 1982 2.jpg sardegna smeralda 1982 3.jpg

    Day1


    PS 1/11 Isuledda
    PS 2/12 Plebi-Mudizza Piana
    PS 3/13 Vaccileddi - Loiri
    PS 4/14 Aratena
    PS 5/15 Pedra Bianca
    PS 6/16 Ponte Diana
    PS 7/17 Santa Caterina
    PS 8/18 Santa Rosa
    PS 9/19 Monte Saurru
    PS 10/20 Santu Santinu

    Day 2


    PS 21/33 La Prugnola
    PS 22/31 Santu Lussurgiu
    PS 23/32 Campovaglio
    PS 24/26/28 Santa Vittoria
    PS 25/27/29 Pulpazzo
    PS 30 Luogosanto

    Day 3


    PS 34/38 Campovaglio-Camporotondo-Aglientu
    PS 35/39 Santu Biagiu
    PS 36/40 Criusciuleddu
    PS 37 Luogosanto
     
  7. Gabri94

    Pilota regionale

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    Costa Smeralda 1981 Adartico Vudafieri - Arnaldo Bernacchini
    Costa Smeralda 1981 - Vudafieri-Bernacchini (Fiat 131 Abarth) 1.jpg
     

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