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Rally Sardegna 2017 bye-bye?

Discussione in 'WRC - World Rally Championship' iniziata da Daniele Grechi, 8 Luglio 2016.

  1. Daniele Grechi

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    Notizie da Acisport...per bocca del presidente si fa sapere che per organizzare la gara mondiale nel 2017 servono ulteriori 600mila euro oltre ai 900mila già avuti quest'anno in dote dalla Regione Sardegna,la quale se ufficialmente tace,di fatto fa sapere che soldi in più non ce ne sono.....quindi Acisport fa sapere che il mondiale resterà comunque in Italia e che ci si sta muovendo in tal senso. Se da un lato c'è il progetto di rifare il Sanremo vecchio stile con gli sterrati tosco-umbro-marchigiani,dall'altro c'é il rally di Roma Capitale,che può vantare risorse politiche ed economiche di primo piano anche se adesso bisognerebbe sentire la nuova giunta di Roma che a quanto pare non è interessata nemmeno alle olimpiadi...certo che in questi anni di soldi se ne sono spesi...e ci sono già state se non erro alcune inchieste,speriamo bene...
     
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  2. Norman Bates

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    Daniele preparati che l'anno prossimo si va insieme :)
     
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  3. A T RACING TEAM

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    come avevo scritto in un'altra discussione, visto il regolamento del mondiale, sarebbe meglio fare qualche gara in più su asfalto dunque anche un Sanremo su asfalto andrebbe bene e poi senza nulla togliere alla Sardegna, (si offenda pure chi vuole) mi stava appallando vedere tutti gli anni il rally d'Italia in Sardegna , sempre una cosa poi stuffa :D
     
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  4. mishima87

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    Sanremo, per quanto mi piacerebbe personalmente, la vedo dura..

    Più probabile centro italia, Roma sarebbe uno scandalo a parere mio... senza nessun merito catapultare una gara da coppa del nonno a cir e poi nel mondiale... mah

    Mi spiace per il Sardegna, certo per noi della "terra ferma" un mondiale in toscana sarebbe decisamente più comodo.

    Resta da vedere chi ha soldi da "buttare" nel WRC senza il supporto di ACI Sport.. non so come sono messe le amministrazioni locali...
     
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  5. F150

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    Capisco il tuo punto di vista e ne condivido il "sentimento di fondo", nel senso che il Rally Roma Capitale è culturalmente/storicamente vuoto e non denota/rievoca nulla fra il pubblico.
    Da un punto di vista però manageriale, è noto che il progetto si sia procurato fin da subito un'ottima dirigenza e abbia raccolto risorse importanti. Non ho dubbi sul fatto che il Rally Roma Capitale abbia un apparato di risorse e persone fra i migliori in Italia, probabilmente di tutto il CIR. Comunicazione di spicco, personalità di alto spessore e PS/parco assistenza organizzate in punti nevralgici della città che -tirate le somme- hanno raccolto molto più pubblico di quanto si sperava all'inizio.

    E' il motivo per cui escluderei tendenzialmente un problema di meriti, che sono tangibili ed evidenti. Il Rally Adriatico -tanto per richiamare un esempio- è valido sul piano dei contenuti, ma vogliamo forse dire che si è fatto meglio con il parco assistenza nel centro industriale di Osimo?

    Non ho simpatie di parte per Rendina, ma credo che abbia dato una sterzata importante nel concepire il rally in Italia come evento sportivo di largo consumo.
     
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  6. mishima87

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    Hai centrato la mia visione, per il quale è la storia a parlare di un rally.

    Non si spiegherebbe come, ad esempio, la Fia si sia abbassata ai voleri degli organizzatori per riportare Montecarlo nel mondiale.

    Non entro nei particolari di Roma, che non conosco a differenza di quanto mi pare di aver capito tu sappia, anche solo per letture di articoli ecc che io ho evitato di seguire.. E del quale mi scuso, anche per non creare discussioni inutili!

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  7. Daniele Grechi

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    A cena sicuramente...anch'io vedo favorito il rally di Roma anzi,oserei dire che il tutto è frutto di un programma ben preciso....se poi portano un pò di ps storiche tanto meglio,credo che ci sarà un "consorzio" di regioni per trovare i soldi chiesti,a ragione o torto,da Acisport...
     
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  8. F150

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    Però la FIA non ha disdegnato neppure l'ingresso di un rally molto giovane, come quello cinese ;)

    Devo ammettere che non ho preso visione di quanto afferma in merito al Rally di Roma, ma ne ho discusso con personalità decisamente più autorevoli, tra cui Ferro (ex Abarth) e altri.
    Se però confrontassi anche quel che osservo da video e immagini a rally del CIR che conosco direttamente e che sono andato a vedere abbastanza recentemente (Friuli, Adriatico, 2Valli) mi accorgerei (con gradi differenti) con facilità della differenza sussistente.

    Perché non porre Roma e le PS su asfalto derivanti dalla prova del CIR al centro dell'evento e della prima tappa di un rally di più ampio respiro nel Centro Italia, con un compromesso terra/asfalto agile (e storicamente più valido)?
     
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  9. mishima87

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    Vero, anzi, tu avresti potuto anche dirmi che Montecarlo rappresenta l'eccezione che conferma la regola.

    Cina la vedo come una mossa commercialmente gradita a chi corre, non a caso Citroën addirittura la considerava decisiva ai fini del suo proseguimento del programma wrc, e mediatica visto l'immenso bacino di utenza, senza escludere il ritorno economico.

    Non metto in dubbio come Roma abbia avuto grande risalto e anche molta copertura. Sicuramente un progetto basato sulla capitale come centro nevralgico sarebbe anche bello dal punto di vista culturale, non so quanto però il mix di superfici sia effettivamente gradito alla federazione.. E soprattutto non so se al di fuori di Roma ci possano essere enti ed amministrazioni pubbliche disposte ad investire in un progetto del genere.

    Sticchi Damiani ha dichiarato centro Italia, sta di fatto che secondo me questa fuga dalla Sardegna nasce da lontano.. É servito il capro espiatorio di Monza per far diventare probabilmente il tutto realtà.

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  10. Alberz

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    Sono sardo e mi dispiace, anche a livello di spettacolo per me la Sardegna offriva uno scenario unico.
    Nelle prove del parco eolico potevi andare senza itinerario preparato tanto ogni metro era uno spettacolo da vedere.

    Detto questo:
    Tos-ca-na - Tos-ca-na - Tos-ca-na! :D :D
     
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  11. Luca Rally90

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    Su Autosprint (non la Bibbia, ma hanno comunque giornalisti professionisti pagati per questo lavoro) si parla di Sanremo e Targa Florio. Due gare difficili da assimilare al Mondiale, ma non dimentichiamoci che tutte e due sono state "salvate" e attualmente gestite da Aci Sport (uniche in Italia). Addirittura si parla di un ritorno a Sanremo gradito alla Fia...io farei dei salti fino al lampadario, ma ci sono le condizioni ideali? In questo momento, a mio avviso, no. Soprattutto dal punto di vista logistico e immaginare un parco assistenza soffocato per tre giorni sempre nello stesso posto sul lungomare ex stazione della ferrovia lo vedo davvero impensabile. Addirittura - senza rispolverare il binomio Toscana/Sanremo che temo sia proibitivo a livello di costi - sarebbe più intelligente suddividere la gara tra entroterra genovese (tanto caos automobilistico, prove speciali dignitose, tanto spazio per i mezzi) e fare le ultime speciali a Sanremo per limitare al minimo i disagi per popolazione e team stessi.

    Si parla di Toscana, ma ci sono i "politici giusti" in Toscana? Non so quanta voglia ci sia di offrire i propri sterrati (o asfalti) per la gara...

    Roma? A me affascina l'idea di una partenza da Roma, ma poi? Andiamo a correre nel senese dopo la prova spettacolo dell'Eur (se confermata)... Io credo che sarebbe molto bella una partenza da Roma - addirittura se fosse per me riproporrei un vecchio mantra, ossia nel weekend prima della gara i team organizzano delle "finte partenze" verso la gara dalle città principali (es. Volkswagen va a Torino, M-Sport a Milano, Citroen a Roma) -, ma a livello di gara vera e propria sarebbe anche dura organizzarla.

    Sulla Targa Florio sarebbe un'occasione persa (la 100° edizione era quest'anno)...poi dovrà decidere la Fia la location dopo l'Aci che, ripeto, si farà i conti in tasca e farà i conti in tasca alle gare che gestisce direttamente. Strano non ci sia di mezzo il San Marino, ma probabilmente Aci e Fams non andrebbero granché d'accordo nell'organizzare.

    Chiusura cattiva. Se non fosse per le dichiarazioni roboanti che ormai hanno reso pessimi i rapporti tra le parti, penserei quasi a un bluff e ad una conferma della Sardegna. Perché non dimentichiamoci che negli ultimi anni l'Aci ha lasciato la gara la (oltre che per le belle location) perché era una gara "lontana" dall'Italia, dove i problemi se li gestivano loro senza troppe responsabilità "nostrane"...
     
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  12. A T RACING TEAM

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    sulla "chiusura cattiva" anche io ho un leggero sospetto, non vorrei che poi alla fine si mettono d'accordo quattro impreditori e l'Aci e trovano i soldi per rifarlo in Sardegna ,tanto a piloti ed ai team piacerebbe di sicuro l'idea , vedremo...
     
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  13. Luca Rally90

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    Il triumvirato Autodromo di Monza / Sticchi Damiani (Aci) / Bernie Ecclestone ha garantito la salvezza del GP di Monza. Il title sponsor concordato (Heineken) entrerà in vigore già da quest'anno e garantirà il budget per la permanenza della gara nel circuito. L'alternativa in quel caso, nonostante l'assoluto disinteresse di Damiani, era Imola.

    Nel nostro caso, invece, alternativa non c'è. Né marchiata Aci (ossia ci vengono a dire "Andiamo a correre in Toscana") né marchiata dal sindaco di Aosta (città a caso) che si dice pronto a ospitare la kermesse. La Sardegna, come dicevo, regione a statuto speciale che ha sempre accolto la gara prendendo oneri e onori. L'Aci ha sempre strapagato per farla restare la, nonostante qualche mal di pancia dei vari promoter negli anni passati. Ma il loro obiettivo era di lasciare questa incombenza lontana dalla terraferma, sennò sapete quante cose si potevano già fare nella Penisola con i protagonisti del Mondiale (road show in Toscana nel 2013 solo per citare l'ultimo).

    Tra l'altro rischiano di spostare il baraccone da un'altra parte e di dover nuovamente strapagare la nuova Regione pur di organizzare l'evento, perché certe cifre non le tira fuori né la Liguria né la Sicilia, Toscana o quel che è. Un pool di regioni lo vedo malissimo, perché a spezzettare la responsabilità (oggettiva ed economica) credo che sia una delle cose più difficili da fare in Italia. Sanremo e Palermo hanno gare organizzate (e pagate) già dall'Aci per il campionato italiano, quindi se fosse continuano con questo andazzo ma dovranno avere elenchi iscritti ben più corposi dell'ultimo Sardegna (che anche da quel punto di vista è stato un bagno di sangue: mancano gli italiani nelle classi minori soprattutto. Se restano nell'Isola o regalano la tassa di iscrizione agli italiani o ciao, vengono giusto gli ufficiali perché obbligati e stop). Citroen quest'anno ha addirittura firmato la lettera d'esonero...

    Le alternative sono un'altra Isola (dove sarebbe il risparmio?) o una gara in declino tremendo che due anni fa ha rinunciato al versamento di migliaia di euro (150 mila per la precisione, e han fatto bene) per l'iscrizione al FIA ERC. Oggi ripresentarla nel Mondiale, ben sapendo che le ps del Montecarlo passano a 60 chilometri di distanza (esagero, sono di manica larga)...mi sembra davvero impensabile! Sulla Targa ho già espresso il mio parere, le alternative? Roma (solo partenza e ps spettacolo) più strade del senese ok bene (ma vogliono fare terra, asfalto o quel che viene viene?), altrimenti solo un pacchetto separato (Roma o Toscana) credo sia un bluff. Fare scene tipo Roma Capitale (iscritta al CIR come gara su terra e poi a correre su asfalto) l'ha già fatta la Cina quest'anno, e sono proprio curioso di vedere se la Cina ci sarà ancora nel prossimo calendario o se la sopprimeremo senza neanche vedere com'é la gara (la prima bozza del calendario 2017 è prevista proprio a settembre).
     
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  14. Norman Bates

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    Vanno dove trovano soldi.....tempo fa c'era l'ipotesi Veneto con AC Verona superstars e gara in quelle zone (naturalmente asfalto). A parte tutto l'ipotesi Sanremo sarebbe la più affascinante, rivedere il WRC su certe prova non ha prezzo. Anche se l'ipotesi penso sia priva di fondamento.
     
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  15. Luca Rally90

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    Il fatto che i team ufficiali del WRC scelgano Sanremo (e l'entroterra ligure per i test ufficiali) qualcosa vorrà pure dire. Ma a malincuore quel territorio lì non può permettersi la gara a meno che, come probabilmente è già successo negli ultimi anni, non ci sia un forte investimento di Aci (che probabilmente ha aperto i cordoni della borsa sia per organizzare il Rally di Sardegna sia per salvare il Sanremo nel CIR). A mio avviso, giusto se vuoi salvare il nome e riportare un "nome importante" nel Mondiale fai un simil Montecarlo e lo chiami "Rally di Sanremo" con partenza in un'altra zona d'Italia e l'arrivo (con ultime 4/6 prove speciali tra Langan e Coldirodi) sul lungomare di Sanremo. Ma vallo a spiegare (giustamente) all'altra regione/città che ci mette i soldi per la partenza e per le prime speciali...poi a livello di arrivo sarebbe troppo vicino a Montecarlo...

    Leggo di tanti che danno per scontata la Toscana, a livello di Casentino...non so. Se la gara fosse lì coinvolgerei il più possibile Firenze e Siena, magari col passaggio sulle Strade Bianche (dubito che le concederanno). Il fatto poi che in Toscana ci sono ben poche gare su terra fa pensare...e a questo punto credo che serviranno prove della Toscana Nord (Ciocco) e Sud (Casentino) per trovare le 16 prove speciali che servono per fare una gara. Anche una partenza da Roma, prova spettacolo all'Eur, trasferimento nel senese/aretino (asfalto), passaggio in area Ciocco con riordino a Pisa (come quello storico) e gran finale a Firenze...avrebbe un fascino (anche culturale) unico...è che a livello di burocrazia siamo messi maluccio!

    Detto che ormai mi pare fuori San Marino e il sanmarinese, se stiamo sull'asfalto non sarebbe manco male correre sulle strade patrimonio Unesco (Alba, cuneese) ma a sto punto con arrivo a Sanremo (impensabile un arrivo in una qualsivoglia città del Piemonte). Soldi ce ne sono abbastanza (vini, agricoltura, turismo)...sarebbe un Germania bis con un fondo (forse) più lineare.

    Il tutto senza dimenticare che bisognerà fare i conti sul progetto a termine di Aci: per quanti anni il Rally d'Italia dovrà svolgersi in quella zona? Un anno tanto da tappare il buco o progetto pluriennale?! Tra l'altro a differenza della Formula 1 - sport in caduta libera ma con simpatico giro (reale o fittizio) di soldi puliti e non - dove Imola si è inserita per togliere il GP a Monza, finora è solo Sticchi Damiani a "togliere" di fatto il Mondiale alla Sardegna, nonostante il silenzio sordo di tutte le eventuali parti chiamate in causa. Sergio Maiga (organizzatore del Sanremo) in primis, che aveva dichiarato pochi mesi fa che al massimo avrebbero mirato al ritorno dell'Europeo nel 2017... solo per fare un esempio, a inizio anni 2000 quando il Sanremo uscì dal giro, l'Aci comunicò il passaggio in Sardegna dopo pochissimo tempo (vero è che il Sanremo si correva a settembre/inizio ottobre e che il Sardegna era anticipato a maggio, oltre al munifico sponsor Supermag che per i primi due anni rappresentò una vera e propria manna a livello economico per i sardi)... a tal proposito da leggere: Sticchi Damiani: «Non faccio ricatti ma porto via il Rally dalla Sardegna» - Sport - la Nuova Sardegna
     
    #15 Luca Rally90, 18 Luglio 2016
    Ultima modifica: 18 Luglio 2016
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    Luca il tuo ragionamento non fa una grinza....in Toscana la vedrei bene ma la vedo dura,troppe gare...anche se un Casentino appoggiato a Siena o Firenze sarebbe tanta roba,collocato in un periodo "giusto" lontano dai caos turistici attrarrebbe sicuramente moltissimi turisti/spettatori con un buon rientro economico sul territorio...
    Il Sanremo rimane a mio avviso l'ipotesi più accreditata,magari allargandosi in Piemonte o alta Toscana,poi comunque si correrà dove ci sono i soldi...
     
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  17. Norman Bates

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    Il Sanremo sarebbe l'ipotesi con più fascino e storia, però sinceramente la vedo davvero dura organizzare una gara in un territorio cosi piccolo. Anche una gara completamente sterrata nel centro Italia potrebbe essere possibile ma di difficile realizzazione (molti sterrati degli anni sanremesi sono scomparsi) vero che oggi le gare sono più corte e con vari territori sarebbe realizzabile e poi si possono collegare le varie ps con parti in asfalto.
    Però ben venga il fatto che il mondiale torni in penisola, aumenteranno le presenze di pubblico e di conseguenza gli introiti per le zone interessate, speriamo che la politica non si metta a fare sterili polemiche come succedeva in Sardegna a quanto pare il motivo della sparizione del Sardegna WRC è tutto dovuto al braccino corto della Regione e qualche parola di troppo volata tra i politici.
     
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  18. Alberz

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    Sul braccino corto non ne sarei così sicuro. Non per fare il patriota per forza perché a me un appuntamento nella penisola converrebbe solo... Però la regione Sardegna stava stanziando il solito milione d'euro quando tutto ad un tratto gli è stato chiesto di metterne il 50% in più, se sono informato bene. Con la crisi che c'è, già spostare due punti di percentuale può essere faticoso, figurarsi aggiungere la metà al solito. Inoltre la regione Sardegna avrà magari fatto le bizze ma alla fine i soldi li ha messi sempre. Ora che il rally non si fa più lì non mi pare di vedere altre 19 regioni fare a spallate.

    Comunque la situazione fuori dalla Sardegna non è tanto rosea. Non è così scontato che alla FIA vada bene un evento su asfalto, soprattutto dopo l'aggiunta della Cina (per quanto personalmente lo accoglierei con favore, dato che equilibrerebbe la situazione). E trovare 300 km di sterrati senza farsi mezza Italia in trasferimento non pare facile.
    Il rischio, come dico da quando è saltata fuori questa storia, è che ci ritroviamo con un cerino in mano, perché non è mai consigliabile abbandonare un carro se non ne hai un altro pronto dove salire. Ed è proprio quello che sta facendo l'ACI. Spero di sbagliarmi.
     
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  19. Norman Bates

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    Se non sbaglio la regione dava sempre meno si era passati dal milione di euro ai 900.000 ora si chiedeva di risalire al milione e mezzo, in effetti è tanto ma sono anni che si sapeva che prima o poi la situazione sarebbe esplosa. Non è nemmeno giusto che per una gara in una regione li debba mettere l'ACI Italia (peraltro discutibile anche aver sperperato soldi per la Targa Florio, anche se era del centenario) in poche parole se un organizzatore non è in grado di organizzare meglio faccia altro. Alla Sardegna sta succedendo un pò quello che è successo al Sanremo che dal un giorno all'altro si videro privati della gara WRC e ora faticherebbero a riprenderla.
     
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  20. Alberz

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    Tra l'altro c'è da dire che, per quanto possa contare, la FIA continua a fare sempre più pressione per riportare il rally nella penisola, e lo stesso vale per la Corsica. Speriamo trovino un'alternativa abbastanza in fretta e che non sia uno scarabocchio.
    Comunque per me il rally d'Italia deve essere su asfalto, è più rappresentativo. Al massimo misto come la Spagna.
     

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