Guerlain Chicherit sostituirà Eric Vigoroux, entrambi piloti dal volto abbastanza noto e protagonisti del settore -ricordiamo- il primo mattatore dell'edizione 2013 della Dakar, sul buggy SMG di Philippe Gache, il secondo vincitore del Rally Marocco dello stesso anno. Il team in questione è l'EV Racing, di cui Vigoroux è il principale manager. Vi indirizzo al sito del team SMG, che gestisce anche i due nuovi Haval -marchio cinese- guidati da Sousa e Lavielle. Deux équipages expérimentés et un nouveau Haval
Il nuovissimo prototipo di Robby Gordon, l'altro funambolico americano, che potrà disporre di un Hummer totalmente rivisitato e, aggiungiamo, radicalmente migliorato. Nelle ultime edizioni il tradizionale mezzo si era rivelato troppo pesante, inaffidabile poco agile ed ormai obsoleto rispetto al nuovo volto che ha assunto la Dakar. Riparte, così, con ambizioni rinfrescate e, finalmente, legittime, dal momento in cui lo statunitense è al via della sua decima Dakar, ripartita sotto l'insegna del foglio bianco per Gordon. Assente, dopo anni di collaborazione, lo sponsor Mapei.
Su Italia 2 ci saranno da domani 3 appuntamenti giornalieri della Dakar 2014, di mezz'ora ciascuno. Non capisco se saranno tutti aggiornamenti o alcuni (tipo quello delle 9 del mattino) siano delle repliche...
Parte la Dakar 2014, con la leadership di Barreda Bort su Honda, seguito a mezzo minuto da Coma; terzo il campione in carica Despres. Subito aggressivo lo spagnolo, confermando una propensione all'attacco, una strategia caparbia che l'anno scorso fruttò gioie e dolori. A sorpresa quarto Duclos, settimo Pedrero Garcia, entrambi su Sherco, che ha positivamente impressionato in questa prima prova, molto tecnica. Quinto Goncalves su Honda, ottavo Metge e nono Sunderland. Chiude invece decimo il nostro Alessandro Botturi su Speedbrain, inizio senza pretese ma consistente; più staccati gli altri, con Ceci e Zanotti rispettivamente in posizione 31 e 39. Fra le auto, primo intermedio poco attendibile, se non per qualche ritardo segnalato per iscritti di rilievo, fra i quali Robby Gordon (ancora una volta, come nel 2013), staccato di cinque minuti e Lucio Alvarez, sulla Ford sponsorizzata Cinzano, ad un minuto e mezzo. C'è comunque prudenza, specie fra i due ruote motrici, in attesa della sabbia.
Gradevole la sintesi di Italia 2, la stessa mostrata ieri sera da Eurosport, discretamente commentata; buona la selezioni delle immagini, forse la gestione della sintesi non proprio ottimale, fin troppo focalizzata sulla lotta al vertice. Ma il passo è già ampio, dopo anni di quasi totale silenzio sulle reti italiane.
Si direi che e' qualcosa di buono! Poi almeno non fanno solo l'appuntamento all'1 di notte!! Inviato dal mio GT-I9105P utilizzando Tapatalk
Ieri ho proposto solo qualche accenno della situazione camion nella quotidiana sintesi, essendo la tappa terminata tardi. Ha vinto Gerard De Rooy con un vantaggio che può ammazzare la gara, in un rally come la Dakar che termina, davvero, all'ultimo chilometro, tanto da ricordare i memorabili tempi dello Tsar Chagin: terminata la tappa con tredici minuti di distacco da Van Vliet, è stato in seguito documentato il suo stop in un tratto particolarmente insidioso, causato, in realtà non da un problema tecnico o da un errore, ma da un gesto significativo e, aggiungiamo, dovuto e tuttavia non scontato, ricordiamo le tribolazioni di Hans Stacey, che l'anno scorso si ribaltò ben due volte. Stessa sorte per Ayrat Mardeev, precipitato in un crepaccio, locato negli ultimi trenta chilometri e aiutato dall'olandese, in realtà principale rivale. Il russo dovrebbe ritirarsi per i danni, ma il soccorso prestato con prontezza e senza esitazione, rappresenta un'altra fra le belle pagine dell'evento; viceversa, all'olandese, come da regolamento, sono stati attribuiti i minuti persi, decisione che si è tradotta nella vittoria di De Rooy, con quattordici minuti su Van Vliet. Percorso, quello di ieri, tecnico e impegnativo, logorante, ma una vera macchina della verità, purtroppo anche per cinque italiani, tutti motociclisti, fra cui Botturi, che ieri si sono ritirati. Prosegue invece l'esperienza della Pandakar, arrivata ieri al bivacco con un'impresa da epopea, dopo una ventina di ore fra trasferimenti e prova effettiva, seppur faticando fra le dune del Nihuil. Ripartito anche il buggy di Giampaolo Bedin, che nella giornata di ieri aveva rotto il suo terzo motorino di avviamento.
Ho visto nei tempi che per quanto riguarda le vetture i favoriti Peterhansel (vincitore della passata edizione) e Sainz sono un pò indietro (4° e 5°) ,sta facendo meglio Al-Attiyah che è in terza posizione.Da inesperto mi sembra di capire che la Mini è la migliore vetture per questa competizione vero?
Sì, quest'anno la Mini ritorna ad essere senza dubbio la favorita; Peterhansel oggi chiude quinto a causa di ben sei forature! Orlando Terranova ne ha prestate due e, forate anche queste, ha proseguito con pneumatici a terra, accumulando quasi mezz'ora di ritardo; numerose per via della natura del percorso odierno, molto tecnico e propenso a tagli sul battistrada. Sainz ha a disposizione un ottimo buggy, ma l'itinerario 2014 in parte lo penalizza, in quanto la presenza di sabbia è ridotta. Distacchi ristretti, quest'anno, non ne esisteranno, il tracciato mette alla prova qualsiasi limite del pilota e del mezzo. Marcos Patronelli (quad), sempre protagonista alla Dakar e vincitore delle edizioni 2010 e 2013, si è ritirato a causa di un principio di disidratazione, un colpo di scena che rivela per l'ennesima volta come sia la natura intrinseca del rally a favorire ripetuti rimpasti.
ricordo a tutti che la Dakar è possibile seguirla su Eurosport canale 384 di Mediaset Premium e 211 di Sky ogni sera alle 23 e su Italia 2 canale 35 del DTT ogni giorno in seconda serata e in replica alle 18:30.
Ritratto della terzultima tappa della Dakar, letteralmente "ammazzata" dal team X Raid, che ha compromesso qualsiasi possibilità di duello interno. In vista un approdo di Peterhansel in casa Peugeot nel 2015, dopo l'inevitabile frattura interna alla Mini, prossima ad aprirsi? Rally.it | Dakar, 11^ tappa: L
Tutto tace, ma la "Dakar senza frontiere" potrebbe toccare una nuova nazione, l'Ecuador/Colombia, come opzione di riserva rispetto alla Bolivia che dovrebbe risultare la scelta prioritaria, non si esclude anche un ritorno del Perù nell'edizione 2015. A questo punto, però, sarebbe necessario l'attraversamento di quest'ultima nazione, quindi, salvo una clamorosa esclusione del Cile, che non è nell'aria, sarà più probabile osservare l'ingresso in via definitiva della Bolivia. Bisognerà aspettare marzo, con la prima bozza del calendario, ad appena due mesi dalla conclusione di una gara profondamente rivista, fra preponderanti elogi e qualche critica. Resterà, l'edizione 2014, nella storia, per il suo decorso controverso, con le assai dubbiose vittorie di Roma e Karginov, che avranno sicuramente innestato qualche perplessità.
Infatti Mr Dakar, S.Peterhanel pare che dopo la decisione del team di manipolare la gara ed il risultato finale abbia avuto contatti con Peugeot che avrebbe in "pentola" una 2 ruote motrici per la Dakar 2015...come confermato dall'ex pilota e attuale direttore sportivo, visto la presenza di S.Loeb per quasi tutta la gara come spettatore....dopo la partecipazione con conseguente vittoria spettacolare alla "corsa tra le nuvole" con Peugeot...mi fa pensare ad un Loeb Dakariano affiancato da un grande come S.Peterhanel....l'unica cosa che non mi convince è questo: perchè un 2 ruote motrici visto i grandi risultati della Mini all4???
Per i progettisti ci sono dei vantaggi nel progettare un due ruote motrici, come saprai già, usufruiscono di vantaggi regolamentari alquanto immediati, pratico: Primo fra tutti, è la dimensione della flangia, da 39mm contro i 36mm tradizionali delle altre vetture, anche se, a onor del vero, essendo la Mini una biturbo, ha un restrittore da 38mm, come previsto dal regolamento. Il peso delle vetture, in linea generale, va a favorire le due ruote motrici, le quali, infine possono beneficiare di un sistema automatico di gonfiaggio/sgonfiaggio, a dispetto dei quattro ruote motrici, i cui piloti devono effettuare manualmente l'operazione nei tratti in cui sia presente la sabbia. I due ruote motrici, infine, montano pneumatici di dimensioni maggiori. I buggy, in teoria, dovrebbero godere di maggiore libertà e flessibilità progettuale, ma nel pre-2012, il Volkswagen Touareg è stato un esempio di come fosse possibile compiere continui interventi sulle vetture, al punto tale che alla terza generazione, raggiunge un livello, a partire dalla miniaturizzazione degli elementi, eccezionale. La stessa Mini, segue questo percorso. A mio avviso, le due filosofie tendono ad equilibrarsi, a quel punto a svolgere il ruolo di giudice è il percorso, il quale negli ultimi anni, fra le auto, si è rivelato sempre aperto ed ampio, poco tortuoso e quindi favorevole ai buggies.; se ti interessa approfondire l'argomento, nei prossimi giorni posso inserire una sintesi più articolata del regolamento tecnico, anche se tutti i cardini fondamentali sono quelli esposti sopra.
ARTICLE 4 : MINIMUM WEIGHT 4.1 The cars are subject to the following scale of minimum weights in relation to cylinder capacity and in accordance with Article 282-3.2: Cylinder capacity Weight in kg Weight in kg in cm3 4x4 4x2 up to 1600 1150 860 over 1600 and up to 2000 1350 980 over 2000 and up to 2250 1500 1010 over 2250 and up to 2500 1600 1040 over 2500 and up to 2750 1637.5 1070 over 2750 and up to 3000 1675 1100 over 3000 and up to 3250 1712.5 1130 over 3250 and up to 3500 1750 1160 over 3500 and up to 3750 1787.5 1190 over 3750 and up to 4000 1825 1220 over 4000 and up to 4250 1862.5 1250 over 4250 and up to 4500 1900 1280 over 4500 and up to 4750 1937.5 1310 over 4750 and up to 5000 1975 1340 over 5000 and up to 5250 2012.5 1370 over 5250 2050 1400
:29_thumbup_24:...una spiegazione con i fiocchi...molte cose non erano di mia conoscenza..però vedendo l'arrivo al completo del grande squadrone Mini e i primi 3 posti del podio mi fa pensare che i vantaggi delle 2 WD si equivalgano con gli svantaggi delle 4WD...da parte sua la Mini sopratutto ha evidenziato l'affidabilità..un auto ben collaudata e con tanti chilometri alle spalle..non come per esempio l'auto di "crazy" Robby Gordon, la sua "Gordini" nata in poco tempo e con pochissimi Km di collaudo...che ha avuto un problema di surriscaldamento....avevo letto che era dotata di aria condizionata.. Poi non bisogna dimenticare che conta molto chi manovra il mezzo e il bagaglio d'esperienza.
Verzeletti «La PanDakar va forte, ma non è un prototipo. Questo limite è la nostra sfida!» - News - Automoto.it Per approfondire, l'intervista di Verzeletti, rivelatrice e a cavallo fra il piano della realtà e il sogno, un filo sottile che alla Dakar ha quasi rischiato di coincidere per il team Pandakar.
L'esperienza per Gordon credo che ci sia...e' solo il mezzo a mio parere che non e' adatto allo scopo...perche' diciamolo:l'hummer e' un'auto da rapper con cerchi da 21 cromati... Inviato dal mio GT-I9105P utilizzando Tapatalk
Questa notizia a poco di sportivo.. sono stati fermati in una stazione di servizio in Francia dopo essere salpati dal porto Cileno di Valparaiso alla fine della Dakar 2014 alcuni camion del team Spagnolo "EPSILON" dopo una "soffiata" arrivata dalla polizia Bulgara, durante i controlli in un camion precisamente all'interno dei grossi pneumatici dei mitici bestioni delle dune sono stati trovati 1.400 Kg di cocaina, del valore di 270.000.000 di Euro, i due occupanti del mezzo, 2 ragazzi del team sono stati arrestati, in seguito la polizia ha eseguito un'ordine d'arresto per il direttore del team, David Oliveras che creò questo team nel 1987 con 2 amici con il sogno di partecipare alla mitica Parigi Dakar, è stato arrestato a Barcellona dopo la perquisizione delle abitazioni e del quartier generale Epsilon. Una grande batosta per questo team che è presente da tempo in questo tipo di gare. Nel 2010 sempre al rientro della Dakar furono arrestate 7 persone, nel "doppio fondo" di un camion assistenza erano nascosti 800 Kg di droga.