Tante volte mi sono chiesto: quando un pilota famoso si ritira o "va in pensione" il co-pilota che fine fa? Quanto è influente il pilota nella carriera del co-pilota? Facilmente si riesce a trovare un altro ingaggio o no? Mi è venuta in mente questa discussione perchè in questi giorni ho pensato a Daniel Elena , che fine farà , è finita per lui la carriera di co-pilota? Ci sono dei co-pilota famosi che si sono ritirati a causa del ritiro del pilota ?
Per quanto riguarda Daniel Elena, si dedicherà al gioco "Petanque" variante francese del gioco delle bocce nel quale è molto bravo. Nella storia quasi tutti i navigatori di Campioni WRC hanno seguito il pilota nel ritiro (vedi Gronholm-Rautiainen, Rohrl-Geistdorfer, ecc.) con l'eccezione di Seppo Harjanne (campione nel 1985 con Salonen e nel 1996 con Makinen)
Marc Martì è tornato al fianco di Sordo quest'anno dopo che annunciò il ritiro! Ricordo il caso di Phil Mills, grande navigatore di Petter Solberg che si ritiro addirittura prima del norvegese
Se il navigatore e' bravo trova un altro pilota. A volte pero' si ritirano entrambi.Vi sono copiloti invece che servono alla causa e aiutano i piu' giovani (Giraudet). Anzi quando si ritirano ,solitamente fanno piu' fortua dei piloti :Todt,Richards,siviero.moya,grist,fachille ad esempio hanno (o hanno avuto) incarichi importanti.
All' elenco di Norman aggiungo Chiaroni (navigatore di Bugalski) che ha un ruolo importante in Citroen Racing
Senza dimenticare che i piloti tendono a cimentarsi in nuove esperienze, come lo stesso Siviero che, dopo il ritiro, si è dedicato con Biasion al rally raid, con Mitsubishi, vantando anche qualche perla, da segnalare l'edizione della Dakar 2003 in particolare. L'auspicato ingresso di Peugeot, secondo i più con la neonata 2008, potrebbe anche riportare Elena al fianco di Loeb, anche se la stesura e la preparazione delle note, come è evidente che sia, richiede tutt'altra esperienze ed abilità, rispetto a quelle tradizionali del WRC. La navigazione da rally raid, d'altronde, accompagna sempre i copiloti al termine della loro carriera, è la quintessenza della disciplina, richiede un rigore nei quali, in genere, si dilettano nel migliore dei modi i veterani. Cito ad esempio Michel Perin, storico navigatore di Chatriot, attuale navigatore di Nani Roma, a podio nell'edizione 2012.
Credo ovviamente che non ci sia una regola fissa ma dipende tutto dal rapporto tra pilota e copilota e dal palmares ottenuto. Uno come Loeb, come spiegato da Dani Elena in Alsazia, è stato molto fortunato. Il monegasco, infatti, aveva delle conoscenze molto in alto (Federazione, Citroen) che lo ha portato ai massimi livelli in pochi anni. Cosa che non succede a tutti. Infatti Loeb si è sempre tenuto vicino Elena e ora il navigatore deciderà cosa fare del suo futuro. Credo che il valore della storia dell'equipaggio Loeb/Elena resterà intatta, quindi eventualmente faranno nuove avventure (Dakar) assieme. A meno che uno dei due rinunci a quel tipo di gara. Uno come Kaj Lindstrom, ad esempio, dopo aver seguito Tommy Makinen in Subaru (Mannemanski lasciò dopo gli anni in Mitsubishi) ha deciso di dedicarsi a piloti emergenti (Raikkonen e Pajunen). Però il suo palmares segna ancora zero titoli "di livello". Poi certo, il futuro (specie dei navigatori) è tra Federazioni e team. Non dimentichiamo Sven Smeets (Volkswagen)!