WRC Rally Polonia 2014

Kubica sarebbe da top 5, ma secondo me cappotta

 

Non si può dire certo che gli organizzatori si siano impegnati per trovare un parco assistenza più consono alle esigenze di un rally mondiale. Se dovesse piovere (le previsioni vanno in tale direzione), come l'anno scorso, si rischia di replicare la stessa misera figura. E lecite sono le perplessità di chi mette in evidenza l'assurdità di una scalata ai vertici di questo rally in tre edizioni, dall'Europeo nel formato iniziale al mondiale. Indubbia è la selettività dei percorsi -forse eccessiva- che però potrebbe cozzare con un'impreparata organizzazione. A dimostrazione del fatto che, nell'insieme, sul rally Italia-Sardegna, si è speculato forse fin troppo e che in fondo il peso di un rally nazionale sulla bilancia del calendario WRC non è certo qualitativo.
Il rischio è quello di una deriva, selezionando mete impopolari -in questo caso non mi riferisco alla Polonia- (mentre recenti rilevazioni mostrano che oltre il 70% di spettatori del WRC sono europei) che non creano attrazione di alcun genere o con pseudosoluzioni che, nel tentativo di offrire spettacolo, ottengono l'effetto opposto e snaturano contemporaneamente il rally stesso. I pit stop in PS ne sono l'esempio più lampante; ma anche l'affascinante idea dell'ibrido, che pure è di rilevanza primaria e va discussa, si addice ben poco alla radice di questo sport. Cercare di mettere sullo stesso piano F1, WRC, WEC e WTCC è assurdo. Ed è anche assurdo l'effetto che si ottiene cercando di mettere insieme in un'accozzaglia tutte le proposte dei team, sintomo di una situazione di grande confusione all'interno della FIA.

 

Penso ad ogni modo che i distacchi siano limitati per il basso grado di tecnicità del percorso, che paragonare alla Finlandia è un'eresia, ma che ne raggiunge certamente le velocità, almeno oggi, con i tratti completamente asciutti e sabbiosi.
E d'altronde, tipico di questi rally dalla velocità inusuale, almeno per la tradizione nostrana, lasciano sempre spalancarsi questa forbice fra chi tiene il ritmo e guida veramente di fino (unico mezzo per costruire una prestazione in rally a tali velocità) oppure chi perde subito contatto, guidando in modo sporco e impreciso. Essendo Ogier un pilota che lavora di lima, pare essere il favorito, ma anche Mikkelsen, che conosce bene la gara, è un perfezionista e saprà racimolare tutti i decimi che, in questo evento, si trovano solo con una perfetta combinazione pilota-vettura.
Gara tutt'altro che scontata e aperta a ribaltoni per i motivi sopra esposti, a mio avviso.

 

Mi sono goduto la ps 3 in diretta tv, prova a coppie su un tracciato altamente polveroso, dove tutti si son lamentati della scarsa visibilità dovuta alla polvere e al sole che ha disturbato tutti tranne ogier e hirvonen, partiti per ultimi. in avvio di trasmissione hanno fatto vedere il cameracar di RK che cappottava in una destra a gomito con cambio terra/asfalto, buon per lui che lo hanno raddrizzato subito ed è ripartito, anche se malmesso

 

Situazione opposta a quella sarda, con le PS, a quanto pare il problema è accentuato su quelle lituane, che già dopo un paio di passaggi si rovinano in modo deciso, con solchi ampi e profondi formatisi sulla sede stradale. Vento, dunque, che volge a favore dei primi, che trovano un percorso aspro, ma più agevole.
Solo un secondo e mezzo fra Ogier e Mikkelsen, mentre si è aperto un varco fra la zona podio e il restante gruppo di WRC.

 

Come si fa a non darti ragione?
io preferirei, anche se molto dispendioso, un bel rally in Canada...