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Pagelle Rally CIR

Discussione in 'CIR - Campionato Italiano Rally' iniziata da F150, 5 Settembre 2011.

  1. F150

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    CLASSIFICA MISTA

    RITIRI

    Daniele Ceccoli 7-
    Sempre spettacolare e scenografico nella guida, le prestazioni sono altrettanto buone, anzi, alla vigilia del Conca d'Oro, avrei puntato su di lui come possibile contendente assieme a Travaglia e Trentin. Invece, fino ad ora, nulla è andato nel verso giusto. Effettivamente, sul ritmo di marcia, si trova ad una mezza spanna sopra di tutti. Come molti sapranno, Ceccoli conosce bene anche il contesto del WRC: nel suo ristretto ventaglio di gare, spunta anche l'insidioso e temuto Rally di Finlandia. Forse, Ceccoli fino ad ora è un semi-incompiuto, perchè sono ben pochi i frutti maturati nella sua carriera, in proporzione a ciò che di fatto può ambire. E' una chiara dimostrazione il Rally Adriatico, condotto all'assalto del terzo posto, con un ritmo, come si suol dire nel gergo, "martellante". Primo giorno incerto come per molti piloti, conseguenza di un assetto non sempre nella migliore forma, da quel che si può dedurre generalmente dalle dichiarazioni dei piloti. Secondo giorno invece caratterizzato da un ritmo unico fra i piloti TRT, specie nel finale, dove ha piazzato una seria ipoteca sul podio. Speranze sfumate proprio nella penultima prova, dove si è ritirato a causa di un capottamento acrobatico. Un bottino ambito e "goloso" sfumato nel momento migliore, meno delicato; una stabilità spezzata da un colpo di scena, che ha riamalgamato la classifica...

    Luigi Ricci 6/7
    Un altro mattatore, almeno per un frangente, del gruppetto in competizione per la vittoria nel TRT e per il terzo psoto assoluto. SI è parlato dei miglioramenti di Ceccoli, di Trentin nella seconda tappa, ma nella prima, è stato lui il più forte, il più competitivo, con una R4 non proprio a livello delle sue teoriche rivali, le S2000, specie nel percorso marchigiano, che impone numerosi e rapidi cambi di direzione, proprio dove pecca la sua classe di vetture, poco agili. E' stato però deludente nel giorno successivo, come dichiarato dal pilota stesso, una delle cause è la scelta delle gomme sbagliata, ma con tutta probabilità, c'è anche altro, un ritmo forsennato dei primi insostenibile, aggravato dalla mescola non ottimale, calando così, in un batter d'occhio, dal podio all'ottava posizione. Ancor peggio, prima di arrivare al parco assistenza, è uscito fuori strada, buttando al vento un weekend di gara prezioso.

    Pierangioli 6,5

    Baldacci 6,5

    CLASSIFICA PRODUZIONE

    Massimiliano Rendina 6,5
    Undicesimo, in zona punti per il CIR, ma in evidente difficoltà rispetto alle N4 del campionato TRT. E' reduce di un intervento chirurgico considerevole, quindi è possibile che non sia in formissima. Comunque è un risultato tutt'altro che da gettare, in quanto significa anche la vittoria nel campionato ( se si può chiamare tale...) Produzione, dopo l'out di Ferrarotti, il quale a sua volta partiva svantaggiato a causa della sua vettura, la Renault Megane RS, a trazione anteriore. Considerando anche i risultati dell'anno passato, Rendina, con la sua N4, qualche passetto in avanti lo ha compiuto, in termini di prestazione...

    CLASSIFICA R2

    Andrea Nucita 7+ e Andrea Carella 7
    Sono degli "asfaltisti", come tanti piloti italiani del campionato Junior, finalmente aperto anche alle gare sterrate, partecipazione non prevista nel 2011. Piccoli passi interessanti vengono compiuti dai giovani della serie a loro dedicata, fra cui spiccano questi due piloti. In particolare il siciliano, il quale ormai ha acquisito anche un buon feeling con la terra; è diventato uno stabile protagonista del CIR, con possibilità di fare il salto giusto di qualità, dal momento in cui è diventato un favorito per il titolo Junior. In questo rally, hanno conquistato la tredicesima e quattordicesima posizione, quasi appaiati, seppur lontani di diversi minuti da Pajunen, nettamente superiore, direi quasi di un'altra categoria.

    Michele Tassone 6+


    SPAZIO DEDICATO AGLI UTENTI

    Rally Adriatico ?

    PAGELLE

    CL. ASSOLUTA

    Andreucci ?

    Scandola ?

    Trentin ?

    Gamba ?

    Albertini ?

    Travaglia ?

    Campedelli ?

    Perico ?

    Ceccoli ?

    Ricci ?

    PRODUZIONE

    Rendina ?

    R2 (Junior+ Renault Gordini R2 )

    Pajunen ?

    Nucita ?

    Carella ?

    Domani arrivano anche le pagelle del Rally Acropolis sintetiche...

     
    #21 F150, 20 Luglio 2012
    Ultima modifica: 20 Luglio 2012
  2. A T RACING TEAM

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    Andreucci 9,5 -- un recupero da maestro come lui sa fare , per il momento secondo me è imbattibiele tra i piloti italiani

    Scandola 9 -- era partito benissimo , la Skoda questa volta sembrava che c'è la dovesse fare , vedremo le prossime gare

    Trentin 8,5 --- le sue vittorie quest'anno secondo me sono dovute anche all'affidabilità della vettura , sulla terra se la vettura non è affidabile al massimo spesso non si arriva al traguardo anche facendo ottime prestazioni , è un forte terraiolo la differenza dell'anno scorso di vede (parlando di vettura)

    Ceccoli 6 -- quest'anno abbastanza sfortunato per me è uno dei più forti terraioli ma se non conclude le gare non si va avanti

    Baldacci 5,5-- altro sanmarinere e bravo terraiolo credo che non si sia trovato bene con la vettura , con la Mitsu avrebbe fatto sicuramente meglio

    Albertini 8 -- sta migliorando tanto anche su terra , aspettimaoci da lui sempre di più

    Travaglia 7-- per la sua esperienza non vederlo tra i primi 5 non credo che sia un buon risultato anche se ha dimostrato di stare a passo con la gruppo N

    Gamba 8,5 -- la sua presenza in questo campionato ci mancava , sta conducendo un ottimo campionato e sta dimostrando di stare a passo con i primi bravo sia su terra che in asflato

    Pajunen 9,5 -- scusate il voto ma mi ha impressionato molto in questa gara , un giovane che sicuramente si appresta come i noti campioni finalandesi a sfondare nel mondo del rally mondiale , più in là vedremo

    Nucita 8 --- sta migliorando su terra , credo che quest'anno c'è la può fare a non farsi soffiare il titolo nel campionato junior


    Peugeot 9,5 -- sempre affidabile , non perde un colpo
    Skoda 8,5 --manca ancora qualcosina e poi vedremo se sarà in grado di sopraffare la Peugeot
     
    #22 A T RACING TEAM, 23 Luglio 2012
    Ultima modifica: 23 Luglio 2012
  3. F150

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    Ottimo intervento, sono comunque d'accordo su tutti i punti, nonostante alcuni voti siano ( per ovvia differenza di approccio) piuttosto differenti. Non ho scritto nulla sulle squadre, perchè avrei ribadito fino ad ora un concetto chiaro. La Peugeot, a differenza dei campionati esteri, in Italia rimane imbattuta. Mi sembra di poter comunque dire che su asfalto la 207 è una vettura che tiene bene il confronto. Sappiamo tutti come è andato il Rally San Crispino, Scandola soffre ancora un Andreucci in formissima. Quest'ultimo mi ha deluso al Targa Florio, ma sono convinto che mostrerà al Sanremo, rally particolarmente impegnativo, il suo vero potenziale.
    Poi una nota sui giovani, mi auguro che Albertini, dopo un 2011 eccezionale nel due ruote motrici IRC, ha meritato il passaggio di categoria, ma io mi aspetto di più. Non deve diventare un "Andreucci II", bisogna portarlo nelle gare estere, dove può ben figurare. Condivido pienamente la scelta della sua squadra di farlo correre su terra. Campedelli, come dicevo nelle pagelle, ormai merita di salire in alto. Ha esperienza, è per l'appunto piuttosto giovane, conosce li mondo del WRC. Mi auguro che possa debuttare seriamente nel campionato del mondo...
     
  4. Luca Rally90

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    Io sono sempre più drastico nei voti rispetto a voi...mi perdonerete :1_smile_24:

    Andreucci 9 -- Conosce le speciali del Cir a memoria e con il suo talento riesce sempre a fare tempi eccezionali. 9 per l'inizio difficile senno era 10


    Scandola 7 -- Con una vettura (al momento la miglior S2000 in circolazione) bisogna fare di più.

    Trentin 8,5 --- Il voto è un premio per il piazzamento. I suoi rivali del Trt sono inferiori a lui e alla sua vettura

    Ceccoli 5 -- quest'anno qualcosa non gira, non realizza neanche buoni tempi a gara andata...

    Baldacci 5 -- vedi Ceccoli

    Albertini 9 -- non è mai stato forte sulla terra ma conquista il primo podio. Il fatto che arrivi 3° significa che ha un gran talento che gli consente di sfondare anche nelle prove a lui più ostiche

    Travaglia 6 -- me lo aspettavo a lottare per il podio, invece al momento non ha il passo neanche dei suoi avversari del Trt

    Gamba 8 -- con la Peugeot è a suo agio e migliora gara dopo gara. bravo!

    Pajunen 9 -- entrare nella top ten con una Twingo è un grande risultato. Sarebbe interessante vederlo un anno con una S2000 nel Cir, anche se a 27 anni un passaggio nel WRC sarebbe più che meritato...

    Nucita 6,5 --- probabilmente vincerà il titolo junior quest'anno (forse) più immeritatamente rispetto all'anno scorso quando aveva fatto delle gare super


    Peugeot 9 -- ha il pilota più forte e non ha mai problemi
    Skoda 7 -- il binomio pilota-vettura non è ottimo come nell'IRC
     
  5. F150

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    Figuriamoci... ogni intervento è prezioso!
    Anzi, devo dire che leggendo finalmente due commenti di altrettanti utenti, riesco un pò a incrociare le opinioni e ad avere un'idea più completa; così, può nascere un confronto interessante; trovo anzi piacevole consultare due chiavi di lettura totalmente differenti; vediamo, questa settimana sono in arrivo le pagelle del Geko Ypres Rally con un "maxi" articolo sulla Fusione IRC ERC e commenti estesi sui piloti, magari può spuntare un valido dibattito...
     
  6. F150

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    2012_img_CIR_Rally_San_Crispino_andreucci_14.jpg
    PAGELLE RAPIDE DEL RALLY DI SAN CRISPINO 2012

    CIR- S2000

    Paolo Andreucci 9,5

    Umberto Scandola 7,5

    Stefano Albertini 8+

    Matteo Gamba 7-

    TRT- S2000/R4

    Mauro Trentin 7+

    Luigi Ricci 7

    Massimiliano Tonso 6,5

    Giuseppe Dettori 6+

    Giacomo Costenaro 6-

    CL. N4/

    Valter Pierangioli 7+

    Massimiliano Rendina 6+

    CL. JUNIOR

    Simone Campedelli 7+

    Mikko Pajunen 8+

    Andrea Nucita 6,5

    Andolfi jr. e Tassone 6-

    CL. RITIRI

    Renato Travaglia s.v.

    VOTO ALLA GARA: 6/7








     
  7. F150

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    DSC_0001.jpg

    PAGELLE DEL RALLY DI SAN MARTINO DI CASTROZZA 2012

    Introduzione al Rally di San Martino 2012:

    In occasione del Rally di San Martino, presento un nuovo format delle pagelle, nelle quali si noteranno, oltre alle stesse, una premessa alla gara per "condire" queste ultime in modo adeguato. L'articolo a tema invece sarà, d'ora in poi, separato. Attualmente, possiamo riprendere, come base al preambolo, il commento introduttivo alla volata finale, recentemente pubblicato (http://www.rally.it/andreucci-scandola-un-duello-a-tutto-tondo/); invito tutti a riprenderlo in mano, in quanto ben si mescola con il contenuto delle pagelle. Fatte queste considerazioni sparse, in questo spazio ci concentreremo, brevemente, su ciascun rally. In particolar modo, per offrire un assaggio, possiamo solo delineare il profilo del San Martino di Castrozza 2012: un appuntamento, che senza la combattuta lotta fra Scandola e Andreucci, la quale riapre con forza la questione iridata, e il colpo di scena finale, sarebbe stato un rally anonimo, incolore, oserei affermare frivolo e fugace, privo di emozioni. Eppure il contesto è mozzafiato, i percorsi sono fra i più apprezzati d'Italia. E' un brutto confronto da compiere, ma è altrettanto opportuno: nel 2011 Andreucci ha "ammazzato", passatemi il termine, il CIR, nel 2012, invece sono le liste iscritti. A salvare dal disastro, dall'imminente affondamento, sono le due concomitanze con l'IRC ed una con l'ERC, che hanno attirato, se non altro, pubblico e passione. La presenza di exploiter è fondamentale per un campionato: per rendere l'idea, non è da escludere la paradossale situazioni in cui i due sfidanti al titolo chiudano la stagione con la medesima quantità di punti, vittorie, secondi e terzi posti. L'anno scorso, nonostante i sette successi del toscano, diversi piloti hanno provato l'assalto alla prima piazza, fra cui Scandola, Rossetti (con successo), Pisi ( in Salento) e Chentre. So veniva così a formare una sfida settoriale a fasce ampia ed estesa, fra ufficiali, privati e anche drivers Produzione. E', oggi, invece, l'elemento totalmente assente nel Campionato Italiano Rally, che ne ha danneggiato l'immagine, nonostante la base di partenza eccellente, ovvero le otto tappe regionali. Il vero problema, non è la visibilità, come nel WRC, bensì la credibilità. I fatti di Chentre, Gamba e Scandola, sono isolati, ma non contribuiscono certamente ad investire in una serie che in fondo, è piuttosto impegnativa, anche in termini economici. Il San Martino, in altre parole, è il riflesso del CIR 2012: un potenziale ottimo, ma fin troppo sensibile e vulnerabile all'effetto della crisi economica.
    CLASSIFICA DEI PROTAGONISTI

    Umberto Scandola 9/10

    Una vittoria di prestigio, di spicco per Scandola, la prima nella suo percorso nel CIR. Il primo successo, si sa, è spesso unico, salvaguardato appunto dalla sua eccezionalità. E' stato un San Martino, un patrimonio del campionato italiano, tuttavia funestato da eventi la cui assenza di razionalità ha macchiato, sporcato, in modo indelebile questa edizione. Un appuntamento che, in origine, indipendentemente dal "tifo", passatemi questa parola che non amo affatto, ha regalato un duello, un testa a testa il quale rafforzato dalla sua dipendenza rispetto al campionato, appassionante, avvincente, primo guizzo vero della stagione, la quale ha ricevuto ad ora solo due scosse in parte ininfluenti, ovvero quelle di Giandomenico Basso, protagonista di un programma un pò saltuario. Anzi, fino ad ora il trevigiano non è stato affatto decisvo per le sorti del titolo, dal momento in cui ha strappato una vittoria a ciascuno. Messi insieme questi pensieri un pò disordinati, otteniamo un miscuglio che conduce alle due finalissime del 2012, due regine dell'automobilismo italiano, quali Sanremo e Costa Smeralda, passato e presente del WRC. In mezzo a questi due tronconi di stagione, c'è quindi il San Martino, prova la quale ha segnato, come si accennava in precedenza, un successo di misura, del veronese Scandola, che ha inizialmente perseverato nel portare avanti li proprio attacco ad Andreucci, a testimonianza del fatto che, nei prossimi appuntamenti, la lotta sarà asprissima e dura, probabilmente solo due fattori potranno decretare il vincitore del 2012: -L'inserimento di Basso fra i due contendenti; -Il ritiro da parte di uno dei due rivali. Due condizioni molto restrittive, il lettore se ne sarà già avveduto dai risultati medesimi, specie se consideriamo che Basso sarà presente con buona probabilità ad entrambi gli appuntamenti. Senza divagare troppo, Scandola, nonostante questa vittoria, fondamentale per il morale, elemento portante per andare a ripetersi, il rally è fatto anche di questo, è tuttora piuttosto lontano dal titolo. Il successo è solo un primissimo passo verso una rimonta la quale sarà spinta solo dall'impeto. Perchè arrivare al traguardo, ormai, non significa nulla. In altre parole, o si vince o la partita è chiusa. Il favorito è ancora il pilota di Castelnuovo Garfagnana, che dalla sua, ha esperienza e sopratutto un vantaggio consistente sul secondo, al punto tale da poter affrontare il Sanremo senza troppa pressione psicologica, nonostante il successo di Scandola. Quest'ultimo ha dalla sua la velocità pura, la tenacia, l'aggressività, forse un pizzico in più del toscano. Tuttavia il "fattaccio" dei chiodi, non ha certo un'influenza positiva sul giovane classe 84', il primo posto ottenuto in seguito ad una decisione CSAI, senza festeggiamento annesso sul podio in funzione dell'atto vandalico, non saranno un gran ricordo per Scandola, a proposito del suo primo successo. L'esito di questo 2012 non può essere riassunto dal noto motto latino, Ubi maior minor cessat, il più debole soccombe in presenza del più forte. Fino ad ora, mai un campionato è stato così criptico ed in fondo abbastanza equilibrato. Senza voler essere di parte, ci auguriamo un percorso finale roseo per il pilota della Skoda: implicherebbe, con buona probabilità, un balzo in avanti di qualità.

    Paolo Andreucci 9-
    L'obiettivo, magari ambizioso, di chiudere la pratica 2012 in questa seconda metà di stagione è fallito sul nascere. Forse Andreucci non ha spremuto il 100% dalla sua vettura, ma faccio difficoltà a credere a questa tesi, sia in consapevolezza che la questione è ancora aperta, sia perchè i suoi passaggi cronometrici rivelano ed anzi certificano che l'ennesimo successo è stato perso da Andreucci solo "di misura", è stata semplicemente una sconfitta "d'onore", che comunque per Peugeot dovrebbe essere comunque indice di una 207 sempreverde e assolutamente in gioco da un punto di vista prestazionale nella partita, a differenza di quanto visto nell'IRC. Trovare una spiegazione razionale non è facile, ma si può ipotizzare che nei frequenti cambi di direzione la maggiore precisione della Fabia abbia influito, senza nulla togliere all'ottima prestazione del pilota veronese. Il toscano, come si accennava, dal canto suo non ha nulla da recriminare a sè stesso, in quanto, in virtù dei ventuno punti di vantaggio aggredire una vittoria sarebbe stato sinonimo di un rischio troppo grande da correre nei tortuosi percorsi di montagna di San Martino. E' altrettanto corretto affermare che c'era in palio la ghiotta occasione di chiudere, salvo colpi di scena assolutamente clamorosi, il titolo italiano. Giustamente, hanno puntato su una strategia difensiva e ne sono comunque stati ripagati, perchè in fin dei conti la questione è solo rimandata, dal momento in cui Andreucci ha costruito una classifica che lo vede saldamente in testa ed attualmente, puù effettivamente "giocare" ad inseguire con meno pressione psicologica, senza quella spada di Damocle che invece pende sulla testa del suo rivale. E' un finale di stagione combatutto, intenso, tutto da seguire, ma che per Andreucci promette assai bene, giacchè c'è, provando a stimare in modo generico e assolutamente inattendibile, per le svariate variabili che si presentano, un 75% di probabilità di successo.

    Alessandro Perico 7+
    Se dovessi riassumere la stagione di Perico in una sola gara, in fondo il San Martino ne è il riflessoo: non è mancata la concretezza o se non altro, possiamo dire che ha condotto un campionato, da un punto di vista dei punti, anche positivo. Non si può dire altrettanto della sua "forma", non certo "smagliante", forse anche a causa di un assenza dalle corse trimestrale, per quel che concerne la gara in Trentino. Essendo, come si è già detto, emblema della sua stagione, dobbiamo valutarla rispetto, appunto, alle gare precedentemente svolte. E' mancata incisività, quella capacità straordinaria e sorprendente d'inizio stagione, quando riesce sempre a stupire, combattendo ad armi pari con gli ufficiali. Ritengo che la carenza di podi o se non altro il raggiungimento di essi avviene di rado, è solo da imputare ad una variabilità troppo ampia nel passo gara su asfalto. Lo slancio iniziale, ormai un classico, Ciocco e Mille Miglia è regolarmente positivo, come si evidenziava, ma non viene sfruttato nel massimo della sua influenza; la seguente aliquota di gare viene poi affrontata fra spiacevoli problemi ed errori. Un potenziale, in altre parole, ancora un pò nascosto. Il CIR si è impoverito, non è più una grande sfida, dal quale è possibile trarre importanti informazione, tuttavia un miglioramento in confronto agli anni immediatamente passati lo si può assolutamente denotare. E' tuttora un tallone d'Achille la versatilità; nel suo novero di abilità non figura certamente questa, visto che abbiamo spesso valuto palesi difficoltà nel ricercare l'ottimale ed equilibrata sintonia con il fondo stradale ed il prorprio mezzo in funzione del tracciato. A San Martino giunge il primo podio, seppure dopo un'aspra contesa con Albertini, pilota che su base teorica, dovrebbe essere un gradino inferiore, in quanto a sensibilità ed esperienza. Nonostante il titolo Indipendenti (del quale, a sua opinione, non è interessato, ma dubitiamo, con franchezza, l'effettiva sincerità di queste parole) ottenuto, in complesso, tenendo conto puntualmente dell'incostanza del bergamasco, si può definitivamente raccogliere nel gruppo degli Indipendenti, in un paragone neutrale da valori tecnici.

    Stefano Albertini 7+
    Una gara tutt'altro che fortunata, ciò nonostante, encomiabile da un punto di vista dei risultati ottenuti, che fanno ben sperare nel futuro del vicecampione IRC 2WD 2011. Chi ha seguito la gara, si sarà immediatamente accorto che Albertini ha mantenuto il passo di Perico, sopravanzandolo in diverse occasioni, confrontandosi sul filo dei decimi, prova dopo prova, fino alla rottura del semiasse prima, sulla SS di San Martino, poi una foratura sulla Val Malene. Un disastro senza precedenti, per una gara che invece si somma ad una stagione che ha l'aspetto di essere una delle migliori della sua carriera; pur essendo un programma tutto nazionale, fra CIR e IRCup, ha segnato il passo decisivo ad un team quale la Racing Lions, con la 207 S2000, con la quale ha mostrato subito una confidenza celere tale da poter poi concludere alcune gare al top, pur considerando la povertà di elementi di analisi: basti notare il numero di vetture classe 2 iscritte, undici nel 2011, contro appena cinque del 2012. Nel calderone delle gare 2012, c'è un grande progresso in quanto ad esperienza: potrebbe essere la pedana giusta di lancio per un 2013 ancora incerto e ricco di scenari. Nel frattempo, sarà utile e preziosa la sfida di Sanremo IRC, che disputerà con la 207 della Twister Corse; un primo passo appunto, per puntare dritti ad un salto decisivo, magari all'estero, nel nuovo contesto dell'ERC.

    Matteo Luise 6/7
    Torna alla ribalta un nome rimasto all'oscuro per diverso tempo, Matteo Luise, che dopo un lungo abbandono dall'attività agonistica, negli ultimi due anni si è rilanciato in rally locali, senza mantenere un programma, bensì per pura e sincera passione verso uno sport, che anche quando macchiato di gesti riprorevoli, è capace di evidenziare e raccontare storie diverse fra loro. Luise è quel prototipo di driver il quale, per l'appunto, arricchisce un novero disparato di scelte agonistiche. In altre parole, al San Martino ci sono i contendenti al campionato, ci sono i privati e fra questi, anche chi corre, ottenendo peraltro buoni, per non dire di spicco, risultati. Noi, da appassionati, possiamo solo che ringraziare la presenza di un Matteo Luise che ha contribuito ad offrire quel pizzico in più di spettacolo nelle posizioni di rincalzo, senza guardare al cronometro. Ammirevole.

    Fabrizio Ferrari 6-
    Le premature attese verso Ferrari, che pur ha disputato un 2011 eccellente, denso di soddisfazioni, nate in seguito alla pubblicazione dell'elenco iscritti, si sono spente immediatamente dopo, giacchè la sua prova è assolutamente priva di spunti di analisi. Anzi, i sei minuti sono un distacco il quale parla da solo. Un affanno difficile da giustificare, se non fosse il suo esordio con una S2000. Il gap, tuttavia, è quasi imbarazzante. Insipido.

    CLASSIFICA RITIRI

    Matteo Gamba s.v.
    Nessun voto per Gamba, per una questione anche di rispetto nei confronti del pilota e dell'intero Team Balbosca, i quali si sono trovati di fronte ad un grave caso di sabotaggio. Una questione ardua da affrontare, a causa degli scenari, delle ipotesi e delle tesi di cui non ci occuperemo certamente di questo settore, non ci riguarda. Possiamo solo ripudiare e condannare un fatto infamante nei confronti del "nostro" sport, ma che in fondo, è una macchia isolata, tutt'altro che indelebile. Detto di ciò, un voto provvisorio, che comunque presenta delle ovvie superficialità, si colloca intorno al 6,5. Non è stato un day one particolarmente brillante, in virtù, evidentemente, di un assetto non ottimale, che non ha permesso a Gamba di lottare, come avviene invece di consueto, con i rivali ormai storici quali Perico e Albertini. Il suo programma è terminato in anticipo, a causa del fatto sopracitato, abbandonando probabilmente il CIR. Prospettive estere per il futuro? E' il nostro augrio per Matteo Gamba, splendido mattatore del Campionato Italiano Rally 2012.

    Denis Colombini s.v.
    Nessun voto neanche per Colombini, il quale pur dando spettacolo, ha disputato solo cinque prove, di cui una annullata intense, tali da poter affermare che, con più accortezza, sarebbe stato capace anche di accorrere in soccorso del team mate di marchio Scandola; ricordiamo infatti che Colombini ha partecipato con Skoda Switzerland al San Martino, inserendosi nel duetto di testa come terzo incomodo. Un ritmo sicuramente non alla portata per il sanmarinese, il quale può vantare comunque un sorprendente grado di competitività, in azione guida con tenacia e aggressività. Il brio della gara è stato sicuramente un pò lesionato da questi ritiri, che hanno quindi compromesso una lotta affascinante, in un rally altrettanto unico.

    SPAZIO DI APPROFONDIMENTO

    Rally San Martino 7,5
    Molto è stato già detto nelle premesse, il rally rimane una tappa centrale del campionato, che peraltro ha offerto una squisita lotta fra i due contendenti al titolo, ma la lista iscritti ha fortemente penalizzato la qualità dell'appuntamento.

    Andreucci-Scandola ?
    Chi la spunterà? Il sempreverde Andreucci oppure l'arrembante Scandola?
    PAGELLE DEGLI UTENTI

    S2000/S1600

    Scandola ?

    Andreucci ?

    Perico ?

    Albertini ?

    Luise ?

    Ferrari ?

    Gamba ?

    Colombini ?


     
  8. F150

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    PAGELLE FINALI CIR 2012: Monologo Andreucci e tanta grinta…

    Introduzione:
    Proviamo a tirare le somme di una stagione più combattuta di quella dell’anno precedente, all’insegna della “sobrietà”, con tre vincitori che si sono spartiti in modo differente gli otto allori annuali, a favore del toscano Andreucci, sempre più nella storia. Nei fatti, però, la stagione è stata piuttosto piatta, ragionando in modo distaccato ed equilibrato. Anche considerando l’out immediato di Scandola a Sanremo, mai il veronese sarebbe riuscito ad agguantare il titolo, la superiorità del pilota Peugeot ufficiale, d’altro canto, è stata netta lungo tutto il corso dell’anno. Poche scintille, pochi privati, hanno completato l’opera e anche se si denota uno spiraglio di luce verso il 2013/2014, verso una nuova era, le possibilità di assistere ad una stagione più combattuta sono limitate. Il CIR assume dei toni più foschi, in funzione di un’impopolarità serpeggiante, in due anni sono stati persi diversi piloti di punta, in primo luogo Rossetti e Chentre, che hanno ripiegato all’estero. Si dovrebbe ripensare, con una manovra incisiva, l’intero schema dei campionati e dei trofei, che si disperdono in gara locali di scarso spessore. Senza troppo divagare, nel 2012, la componente cruciale della serie nazionale si è sgretolata, il Produzione è stato poco più di una barzelletta, il Junior è apparso dimagrito, mentre l’assoluta ha visto pochi piloti in corsa, talvolta ridotti a numeri imbarazzanti. Se tornerà il pubblico a bordopista, vero spirito di questo sport, allora la macchina tornerà a funzionare, viceversa è destinata ad una inevitabile rottamazione. L’augurio, con cui salutiamo il 2012, è quello di rivedere almeno un timido miglioramento…

    LINK ALLE PAGELLE COMPLETE:
    http://www.rally.it/forum/f26/pagelle-rally-cir-5288-3.htm


    CLASSIFICA DEI PROTAGONISTI

    Paolo Andreucci 9+
    Andreucci “rovina” il campionato, da due anni a questa parte è l’assoluto e indiscusso protagonista della serie, a Scandola lascia solo le briciole. Quattro vittorie, sette podi. Non vince tutto, come nel 2011, ma nei fatti, è l’unico a tenere alto il nome della casa del Leone in Europa. A onor del vero, non è quell’Andreucci del 2010, che nonostante i travagli tipici di un’Odissea, vince senza se e senza ma, ma non è neppure quel pilota che nel 2011 ha conquistato sette rally su otto. Una via di mezzo, insomma, ma è innegabile che il sette volte iridato ha trovato sulla strada anche due rivali assai tenaci, Basso e Scandola, che, sulla carta, sono partiti con vetture più competitive ed evolute. Una concorrenza non ampia, ma molto agguerrita. Non a caso, abbiamo già affermato che Andreucci ha salvato il nome della 207 S2000, anche nell’anno del suo pensionamento. Paradossalmente, i rally in cui Scandola si è presentato come favorito, Adriatico, San Crispino e Costa Smeralda, sono stati gli appuntamenti, peraltro sterrati, decisivi e determinanti, nei quali il toscano ha sbancato tutto e ha messo un’ipoteca sul titolo. Solo talvolta la sua volata verso il trofeo nazionale è stata appena messo in discussione, ma alla fine ha prevalso la volpe della serie nostrana. Unico neo, le concomitanze con l’IRC, nelle quali, anche per scelte tattico/strategiche, ha sfigurato e non ha rinnovato lo spirito di tenacia con cui ha affrontato il 2012. Grandi doti, lucidità e coraggio alla guida sono gli ingredienti principali del suo repertorio. Per noi, questo è Andreucci, colui il quale raccoglie un insieme di qualità che realizzano il driver completo per eccellenza. Si parte per un 2013 al lavoro, per sviluppare la 208 R2 ed R5. STAKANOVISTA

    Umberto Scandola 8-
    Una vittoria e secondo posto finale, abdica con onore dopo una stagione in cui ha confermato tutte quelle che sono le sue grandi qualità, pur lasciando in sospeso dubbi e contraddizioni. La terra, il fondo sul quale si è sempre distinto, ad oggi sembra essere il suo tallone d’Achille, ma il cronometro, giudice o giustiziere che sia, parla chiaro senza se e senza ma. Tre rally in sordina, trascorsi nelle posizioni di rincalzo, altro che offensiva. Scandola è un oggetto interessante, con la Skoda può nascere qualcosa di buono, ma fra Abarth e Ford ha perso troppo tempo, è il momento di dare una svolta alla propria carriera, vincere il CIR può essere uno stimolo, ma non è sufficiente, deve fondere il programma nazionale con uno europeo. E’ uno dei pochi giovani italiani che ha questa possibilità, grazie all’appoggio di Skoda, non va gettata. Non dimentichiamo, infatti, la sua bella prova al Rally San Marino (8), nel quale ha ben figurato nei confronti dei rivali esteri. Ci sono ancora delle fondamenta positive, Targa Florio e San Martino su tutte, ma il presente lo vede ancora molto lontano da Andreucci, non tanto sul piano prestazionale, quanto su quello della costanza, il crack di Sanremo ne è il più limpido esempio. Anche per quanto riguarda il primo aspetto, comunque, c’è un gap che talvolta riaffiora, nonostante disponga di una Skoda criptica ma performante, certamente più della 207. Si parla di presente e futuro, perché si ipotizza che il 2012 sia solo un trampolino di lancio. E’ anche ora di concretizzare. PROMETTENTE

    Stefano Albertini 8,5
    Esageriamo pure, il voto è più cuore che mente, ma Albertini è indiscutibilmente piaciuto a tutti, lo abbiamo conosciuto fra le due ruote motrici e lo abbiamo lodato nelle sue esperienze europee, poi è giunto il momento di muoversi anche verso non solo nuove frontiere, ma altresì verso nuovi stimoli. Ha guidato anche in Medio Oriente, nella prove del WRC, fino a partecipare all’IRC 2WD Cup del 2011 con successo. Indubbie qualità di asfaltista, ancora piuttosto effimero sulla terra, ha ribaltato la sua posizione in occasione del ‘programma CIR preparato da Racing Lions in collaborazione con ACI-Csai (6) che finalmente si è attivata per effettuare un cambio di rotta nella propria politica. Insomma, un “lavoretto in casa” poco esterofilo, ma assai fruttuoso. Perché, al di là della conferma su asfalto, si veda Mille Miglia, San Martino di Castrozza e soprattutto Sanremo, dove ha conquistato con onore una serie di piazzamenti a cavallo tra i piloti privati, c’è la terra, sulla quale ha mostrato un progresso stupefacente, si è collocato in ben tre occasioni ad appena un minuto da Scandola, nonostante i limiti di uno sportivo che si appresta ancora a conoscere una S2000, vettura ormai universalmente riconosciuta come insidiosa. Per tale motivo, il primo ad essere promosso, è il programma (8), che ha raggiunto a pieno i suoi obiettivi di rivalutazione e riqualificazione delle potenzialità del bresciano. Ottima anche la stagione nell’IRCup (8+) Siamo pronti a scommettere che sarà Albertini il prossimo secondo pilota Peugeot, con la 208 R5, per rispondere alla Skoda nel campionato costruttori. Dunque, le prospettive future sembrano rosee, con un unico, ma non irrilevante dubbio: è destinato a varcare i confini nazionali oppure riceverà l’eredità di Andreucci, re indiscusso di Racing Lions? CONSISTENTE

    Giandomenico Basso 9
    Probabilmente, partecipando a tutti gli eventi del CIR, avrebbe vinto ciascun appuntamento del campionato. E’ forse la figura più interessante del 2012, vince in modo indisturbato tre gare della serie, delle quali solo una è stata conquistata “di misura”, la Targa Florio, rally che sulla carta non evidenzia, ad ogni modo, la lieve superiorità delle RRC. Ed è il punto centrale della sua stagione: Basso può vantare di aver acquisito un feeling con la Fiesta RRC che non è stato, nei fatti, trasportato in Europa, da altri piloti, le Regional Rally Car (9) non hanno sfavillato come in Italia. Il voto, acquista ancor più credito valutando la sua stagione nell’IRC (9,5), nella quale ha rinnovato la superiorità di guida. In altre parole, è stato un rilancio in grande stile a tutto tondo del veneto, dopo aver vagato senza una precisa meta all’estero con la Proton. L’antipasto della sua stagione, nella prova di esordio, il Mille Miglia, è riuscito a sorprendere tutti, a spiazzare gli scettici, perchè effettivamente Basso si è ripresentato in nuovo formato. Generalmente, il 2012 è stata una stagione-test, che ha segnato tuttavia un cambio di passo, per puntare ad un risultato in grande stile nell’Europeo 2013. Intanto, chiude l’esperienza di quest’anno con un bottino invidiabile, due vittorie nell’IRC, tre podi, e tre vittorie nel campionato italiano. Numeri impressionanti, considerando l’esiguo programma con la Fiesta RRC. BRILLANTE

    Alessandro Perico 7+
    Perico è il modello più classico del terzo incomodo, andando oltre la fredda statistica, è stato l’unico driver fra i privati, ad eccezione di Basso, capace di accentuare la bagarre fra gli ufficiali specie nella fase iniziale della stagione fra Ciocco e Mille Miglia. Purtroppo, l’inizio di stagione fulgente caratteristico di questi ultimi due anni, si risolve in un nulla di fatto, specie da un punto di vista limitato ai singoli risultati in funzione di una classifica. In altre parole, ad esclusione del titolo privati CIR 2012, ottenuto peraltro in modo piuttosto discutibile, Perico, al momento di stilare un bilancio complessivo, può affermare di aver ottenuto un quinto posto finale poco convincente, come del resto la sua scarsa costanza, il calo peggiore al Targa Florio, ne è la principale causa. Anche se le ambizioni di un progetto ristretto, qual è quello di un privato, si concentrano sul singolo risultato, è innegabile che il trend del 2012, pur essendo molto positivo, è inferiore al reale potenziale. Sempre rispettando la scarsa regolarità annuale, chiude a Sanremo in contraddizione con quanto appena detto, con un eccellente secondo posto italiano, miglior risultato in carriera, e un terzo posto nell’IRC. Tanti punti deboli, primo fra tutti la terra, ma visto anche quanto è stato ottenuto al Rally du Valais (7,5), si può ripartire con fiducia verso il 2013: ad alcune difficoltà, si contrappongono grande incisività e aggressività. DISCONTINUO

    Matteo Gamba 7-
    Ad opporsi a Perico, per mezzo di unghie e denti, rientra una figura popolare nel contesto del rally nostrano ma anche internazionale, Matteo Gamba, il quale ha sfiorato non solo il titolo riservato ai privati, ma anche il terzo posto piloti, probabilmente alla portata dello stesso. Un obiettivo vicino, prima del presunto sabotaggio alla sua vettura, come è noto ai lettori, verso il quale possiamo solamente rivolgere l’indignazione di genuini e veraci appassionati. Ritornando all’aspetto puramente agonistico, è quanto mai interessante il confronto istituibile con il diretto rivale della United Business, con il quale è riuscito a lottare grazie a quella linearità di rendimento mancata al bresciano. Nei fatti, il sesto posto finale nel CIR e un terzo posto al Rally Adriatico sono un indice interessante per proseguire in questa fase di notevole crescita, valutando anche la sua lunga assenza dagli appuntamenti del rally “che conta”, ma è più probabile che il 2013 sia dipendente più dalle possibilità economiche, in virtù del fatto che Gamba vuole prendere la via estera. Intanto, il ritorno, per quanto macchiato da un evento indecoroso, è stato poco appariscente, ma molto concreto. LINEARE

    CLASSIFICA DUE RUOTE MOTRICI/ JUNIOR

    Simone Campedelli 9,5
    Quasi perfetto, imbattibile nella sua categoria, solo qualche sbavatura, fra le due ruote motrici non ha più nulla da dire. Rimanere in questa fascia di vetture nel 2013 significherebbe quasi un declassamento in rapporto all’età, perché ormai Campedelli è un pilota formato, un balzo in avanti è inevitabile, se non nel WRC, almeno nell’ERC, considerando anche il notevole appoggio economico. La sua è una storia di dominio, analoga al 2011, su terra non ha rivali ed è capace di prestazioni straordinarie, prima fra tutte quella all’Adriatico, settimo assoluto davanti a diverse S2000. Su asfalto, la questione, nonostante una qualità della concorrenza superiore, è altrettanto ristretta a se stesso, neppure la presenza di drivers stranieri nelle concomitanze fra ERC e IRC sono state sufficienti per essere sconfitto sul campo, anzi, i due minuti rifilati a Hunt al Targa Florio in cento chilometri sono quanto mai significativi. E’ un leader europeo, non c’è dubbio. Il titolo Junior sfuma inevitabilmente, a causa della massiccia partecipazione di R2, ma ciò non inficia affatto una stagione all’insegna dell’eccellenza. PERFETTO

    Andrea Nucita 7/8
    Si consacra primo antagonista di Campedelli, in seguito ad un 2011 altrettanto combattuto, ma vista la disparità tecnica, non c’è confronto, non ci sono elementi di comparazione. Nucita ha dominato fra le R2, ha mostrato una certa sofferenza su terra, come d’altro canto previsto, ma su asfalto non ha troppo brillato, il passo indietro, che nell’essere tale, è già negativo, non ha affatto giovato. Il titolo Junior lo conquista facilmente, ma è mancata la continuità, necessaria per dimostrare la piena validità a programmi più variegati e articolati. Non neghiamo comunque due prove di spicco, Ciocco e Targa Florio, senza escludere un Mille Miglia superbo, conclusosi purtroppo con un incidente a poche prove dal termine della gara. Indubbiamente Nucita è un pilota pregevole, alcuni appuntamenti 2012 sono stati condotti in maniera impeccabile, come evidenziato sopra, ma paga l’assenza di reali sbocchi, come altri colleghi. Il siciliano, così come Campedelli, è una sorta di “enfant prodige”, ha un talento distintosi chiaramente nella carriera nazionale, anche nella stagione “imperfetta”, qual è stata quest’ultima, è comunque in grado di competere a livelli molto alti. TALENTO

    Mikko Pajunen 8,5
    Semplicemente straordinario, Pajunen è destinato ad aprirsi varchi ampi nel suo futuro, perché è di questo che si tratta, con umiltà non ha mai cercato, senza se e senza ma, la vittoria finale, bensì il suo obiettivo è sempre stato quello di fare esperienza, di allenarsi sull’asfalto e sullo sterrato italiano, a testimonianza del fatto che i nostri rally e i nostri trofei hanno un buon potenziale, ma sono spesso oggetto di insufficiente valorizzazione. Eppure, in molti ricorderanno che Hirvonen fece i primi passi proprio nel Belpaese. Paradossale, tuttavia, che nessun driver nostrano si trovi nel WRC. Accantonando questa premessa volutamente polemica, il finlandese, a dispetto di quanto detto, ha sfiorato il successo nel campionato R2 Gordini, nel quale è riuscito ad eccellere, ma soprattutto a crescere, il suo vero punto di riferimento. Anche perché i progressi si sono visti in Ucraina, quando si è messo in gioco per valutare la propria “pace”, confermando la bontà del suo programma italiano. Non dimenticando, nonostante la crescita individuale, che su terra ha staccato numerosi piloti, di classi notevolmente superiori, con una piccola Twingo R2, sbancando tutto. ESEMPLARE

    Fabrizio Andolfi jr. 7,5
    E’ il vincitore a sorpresa del Trofeo Gordini, per qualcuno forse immeritatamente, ma il colpo di coda sferrato al Sanremo è degno di nota, in seguito ad una stagione trascorsa se non in difesa, in attesa delle mosse altrui, ma ottimizzando e raccogliendo tutti i risultati, in formato “formica”. Poco incisivo su terra, discreto su asfalto, al momento del crollo di molti piloti, da primo dei sfavoriti, è diventato campione ed ha conquistato il secondo posto nello Junior. Una curiosa prospettiva dello sport, dove nulla è scontato e probabile. FORMICA

    Michele Tassone 7+
     
  9. F150

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    CLASSIFICA PRODUZIONE

    Massimiliano Rendina 6,5


    Ivan Ferrarotti 6

    CLASSIFICA COSTRUTTORI

    Peugeot 9,5
    Rimane dominatrice indiscussa del campionato, non è la schiacciasassi del 2011, quando la Peugeot lasciò le briciole all’Abarth, ma con Andreucci la coppia può ancora vincere molto, nei limiti nazionali, la casa del Leone è la Citroen del WRC. Incisiva, efficace nella strategia e nella tattica, freddezza nella gestione delle situazioni critiche.

    Skoda 7+
    La Skoda rappresenta, invece, l’altra faccia della medaglia. In Europa la casa ceca prevale in lungo e in largo, mentre in Italia è in difficoltà, non riesce ad emergere, cattura una sola vittoria, l’onore di una lotta al vertice e poco di più. E’ il primo anno, ad ogni modo, ma nel 2013, vista anche l ‘assenza di Andreucci dalle zone alte della classifica, sarà assolutamente necessario prendere le redini della serie e ridare slancio al team ufficiale italiano, rispondendo ai possibili colpi di coda dei privati.

    Ford 9
    Concludiamo la breve valutazione con l’exploiter Ford, vincente in tre occasioni su tre con Basso, vantando anche il primo successo di una RRC, così come avverrà successivamente a San Marino. I fondi dell’A-Style team presentano dei limiti, ma in Italia può nascere un grande progetto per brillare in casa e all’estero, con un’accoppiata vincente.

    SPAZIO SPECIALE- ANALISI FINALE

    Piloti TRT 7,5
    I piloti del TRT hanno senza dubbio animato le vicende del CIR. Trentin ha svolto il ruolo di guida, è stato il leader del campionato, come noto, sei su sei vittorie, ma anche nel CIR si è spesso infilato in zona podio, offrendo spettacolo e soprattutto confronti entusiasmanti con Luigi Ricci, presenza ormai irreversibile della serie. Il discreto livello dei drivers della categoria è stato confermato anche da chi ha inseguito su N4, Gianfico, Campione Produzione nel CIR 2011 e 2012 TRT, il sempreverde Pierangioli e Travaglia, capace di estrarre tutto il potenziale dalla propria Mitsubishi EVO IX. Poco concreto Ceccoli, molto competitivo, ma autore di diversi errori, fra cui il capottamento all’Adriatico, alquanto spettacolare.

    I chiodi e la centralina di San Martino 0
    Una gara splendida come il San Martino di Castrozza è stata umiliata dall'esiguo numero dei partenti e mortificata dagli episodi che hanno intossicato una corsa che è stata splendida dal punto di vista sportivo, agonistico e tecnico. Zero spaccato agli autori dei deplorevoli gesti nei confronti di Scandola e Gamba. Troppo grande il rischio di ammazzare questo sport, troppo criticato, amato ed odiato, senza comprendere spesso che il rally è dedizione, innata passione. La crisi economica ha danneggiato il settore, ma alcuni eventi ne sviliscono anche il contenuto. Quale credibilità per il nostro sport? Eppure, tutti siamo consapevoli che il rally è una realtà assai distante dal tifo incondizionato. Se i chiodi disposti a cintura ne sono purtroppo un chiaro esempio, il sabotaggio della centralina, durante il medesimo rally, di Gamba è stato un atto, probabilmente, di puro vandalismo. Al quale, si possono lanciare condanne, ma la riflessione è sempre opportuna: l’ultimo episodio risale alla gara salentina del CIR 2011: prima delle coscienze, c’è probabilmente un meccanismo di controllo che non funziona…

    Diretta RAI 6,5
    Un sei più che pieno per l’emittente televisiva nazionale, che pur conducendo una diretta più sobria rispetto al 2011, si rende disponibile, impegnandosi e partecipando, in attesa di un futuro migliore. Qualche gaffe di troppo, ma Nicoli e Leonarduzzi sono regolari protagonisti di un’offerta discreta, nella quale c’è dedizione e buona volontà, specie da parte del primo, che ben conosce, per esperienza, la realtà del rally in modo genuino.

    Il ricorso Skoda 4
    Quattro alla scelta compiuta, non tanto per la forma, quanto per la scarsa armonia fra i top team del CIR, la Peugeot ricorderà a lungo questo cavillo legale. Anche l’ACI-Csai dovrà contribuire, parlando in modo chiaro. In sostanza, la Skoda si è appellata ad una stesura infelice del regolamento, il cui intento è quello di affermare che “i punti marche sarebbero andati alla prima vettura classificata di ogni marchio, eventualmente anche alla seconda purché una delle due fosse condotta da un pilota under 28”. La norma, esposta, in modo più confuso e raffazzonato, è stata interpretata provocatoriamente dalla casa ceca, secondo la quale, invece, il primo conduttore marche “under 28” va riferito alla prima guida. Costa Smeralda e CIR si sono chiusi nel veleno, quasi a voler completare l’opera di una stagione eccessivamente ambigua.

    Il CIR del 2013 ?
    La “luce in fondo al tunnel” si vede, eccome. L’ERC si è rimesso in moto e di conseguenza anche il CIR ne sentirà i benefici, magari non nel brevissimo termine. Intanto, partiamo dal calendario a rotazione (8/9), efficace e gradito da un’ampia platea, offendo per ogni biennio una vasta gamma di scelta. Nel 2013 saranno invariate le concomitanze rispetto all’IRC, due, San Marino e Sanremo. I partecipanti alla serie, invece, sono tuttora sconosciuti, ad eccezione dei big Andreucci su R2 e Scandola su Fabia S2000. Nel frattempo, ha perso credito fino a scomparire un’ipotesi di campionato riservato solo ad R2 ed R1, in attesa delle R5 nel 2013. D’altro canto, l’opzione più conservativa, è conseguentemente la migliore, per evitare di allontanare, in larga parte, numerosi equipaggi di rilievo. Piuttosto, bisognerebbe indirizzare scelte di questa tipologia “drastica” in altri sensi, puntando, ad esempio, su alcuni ampliamenti stagionali, come fatto nel WRC, separato in quattro fasce.

    Il rally dell’anno 2012: Mille Miglia (8,5)
    Designare, nel CIR 2012, una gara vincente risulta quanto mai difficile. Escludendo dal ventaglio due appuntamenti, Targa Florio e San Martino, noti per episodi tragici o spiacevoli, ne restano solo sei. Se consideriamo, inoltre, lo scarso spettacolo in numerose prove, quali, ad esempio, San Crispino e Ciocco, limitiamo il campo all’Adriatico, Mille Miglia, Sanremo, Costa Smeralda, con quest’ultima povera di partecipanti e priva di entusiasmo, essendo la stagione, numericamente parlando, terminata. Le tre finaliste, sono effettivamente meritate, ben due rally dell’IRC rientrano nel nostro podio, ma concretamente il Sanremo è morto nello sviluppo della vicenda, a causa di ritiri fra big. Testa a testa fra Adriatico e Mille Miglia, direi quasi un pareggio, ma ai rigori assegniamo il successo annuale al rally di Brescia, per l’eterogeneità della sfida, estesa anche esternamente alla topt en. Un guizzo in una stagione abbastanza piatta.

    PAGELLE SPECIALI UTENTI

    CLASSIFICA PROTAGONISTI

    Andreucci ?
    Scandola ?
    Albertini ?
    Basso ?
    Perico ?
    Gamba ?

    CLASSIFICA 2WD

    Campedelli ?
    Nucita ?
    Pajunen ?
    Andolfi jr. ?
    Tassone ?

    CLASSIFICA COSTRUTTORI

    Peugeot ?
    Skoda?
    Ford ?

    CLASSIFICA PRODUZIONE
    Rendina ?
    Ferrarotti ?

    ANALISI FINALE
    Piloti TRT ?
    I chiodi e la centralina di San Martino ?
    Diretta RAI ?
    Il ricorso Skoda ?
    Il CIR del 2013 ?
    La gara dell’anno 2012 ?
     
  10. Bartolbia84

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    PAGELLE SPECIALI UTENTI


    CLASSIFICA PROTAGONISTI


    Andreucci 8,5
    Scandola 8
    Albertini 7,5
    Basso 8,5
    Perico 5,5
    Gamba 7


    CLASSIFICA 2WD


    Campedelli 7
    Nucita 8,5
    Pajunen 8
    Andolfi jr. 6,5
    Tassone 6,5


    CLASSIFICA COSTRUTTORI


    Peugeot 8
    Skoda 6
    Ford 7,5


    CLASSIFICA PRODUZIONE
    Rendina 6
    Ferrarotti 6


    ANALISI FINALE
    Piloti TRT 7,5
    I chiodi e la centralina di San Martino 0-
    Diretta RAI c'è stata??? voto 4,5
    Il ricorso Skoda 5 (poteva esser accolto per via di un cavilo burocratico, ma squallido vincere cosi')
    Il CIR del 2013 4 Dopo un 2012 nero, prevedo un 2013 uguale
    La gara dell’anno 2012 1000 Miglia. per organizzazione e tutto, gara sprecata a esser solo ERC

    1000 Miglia 8,5
    Sanremo 8
    Adriatico 7
    San Crispino 6,5
    Targa 6,5
    Ciocco 6,5
    San Martino 5
    Costa 4
     
  11. A T RACING TEAM

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    Per adesso solo in breve: d'accordo con i voti e le analisi di @F150 , a differnza però io avrei dato un 8 pieno a Scandola , ha saputo lottare, doveva acquisire il feeling giusto con la vettura ,alla fine ha dimostrato di saper stare davanti ed è stato un pò sfortunato e poi un 8+ a Nucita che, anche se il regolamento è stato a suo favore per la vittoria del campionato Junior ,con la "piccola" R2 ha dimostrato sempre di stare a passo molto veloce sull'asfalto e non ha sfigurato tanto su terra dove è alle prime armi e un 7+ a Gamba che dopo qualche anno di assenza è stato subito vincente sempre dietro i big peccato che il suo campionato è finito in quel modo.Per Albertini io avrei dato,esagerando, anche 9,5 ha migliorato le sue prestazioni gara dopo gara su tutti i fondi ,mi ha impressionato molto quest'anno


    [IMPORTANTE]Ps. non vi fate ingannare dal post in alto è il riporto della prima pagina , seguite l'argomento nella pagina precedente con il successivo commento di @Bartolbia84[/IMPORTANTE]
     
    #31 A T RACING TEAM, 17 Dicembre 2012
    Ultima modifica: 17 Dicembre 2012

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