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Rally Sardegna 2017 bye-bye?

Discussione in 'WRC - World Rally Championship' iniziata da Daniele Grechi, 8 Luglio 2016.

  1. Luca Rally90

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    Secondo me in linea di massima stiamo dicendo tutti la stessa cosa seppur con argomentazioni diverse. E questo è lecito, ovviamente. Ciò che lascia perplessi è il motivo per cui l'Aci ci dice "Non andiamo più in Sardegna perché non danno un contributo economico sufficiente", pur ammettendo che è una bella gara e che al momento non ci sono alternative (dire torniamo in centro Italia sembra proprio un discorso di pancia, sappiamo tutti che c'è una buona fetta di appassionati che gradisce il centro Italia per prove storiche e fattori logistici e che quindi nessuno si lamenterebbe). Quanto alla Fia io continuo ad auspicare una sorta di ranking per le varie gare, ossia dopo ogni edizione di una gara assegnare un punteggio (pubblico) in base a location, sicurezza, organizzazione...perché se ogni anno togliamo un "Acropolis" e mettiamo dentro una Cina tra dieci anni avremo gare organizzate sempre peggio e con sempre meno pubblico (stessa osa potrebbe succedere se l'Italia scambia la Sardegna con il Rally di XYYZ).

    Quanto alla posizione dell'Aci:

    - SE MENTONO: il teatrino deve andare avanti ancora poco. Continuare a chiedere soldi a una regione che non può (e magari non vuole) pagare di più a due mesi dalla bozza del calendario è deleterio.

    - SE LASCIANO LA SARDEGNA: bisognerebbe dare un segnale ufficiale (a livello pubblico) entro fine agosto, visto che comunque c'è di mezzo anche la Fia e non è solo un problema da sbrogliare tra "italiani"

    - SE HANNO DECISO DI LASCIARE ANDARE IL MONDIALE: rischiano la figuraccia, per quanto posso interessare il rally in Italia. La F1 è ancora in ballo tra Monza, Imola e l'addio e se in questa settimana si trascura anche il WRC il prossimo anno anche "i nostri" potrebbero andare altrove (si parla di Grecia, e stranamente di sponsor munifici, pronti a sostituire la Sardegna a livello di terra).

    Accenno solo un mio pensiero personale, senza entrare nei dettagli perché non mi sembra il caso... Alla lunga credo che l'Aci possa delegare la questione WRC agli organizzatori di un campionato italiano su asfalto (lo sponsor, pneumatici, segue anche un trofeo su terra) per sistemare la questione. Pur non apprezzandosi particolarmente tra Federazione e questi organizzatori, mi sembra che la direzione ufficiosa - salvo appunto un bluff e conseguente conferma della Sardegna - sia quella...
     
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  2. Norman Bates

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    Trovo strano che si lasci la Sardegna se non vin è ancora una vera alternativa ma da quanto letto che si lasci la Sardegna è oramai certo al 100%.....
     
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  3. Daniele Grechi

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    Sembra quasi che si voglia fare un'asta....
    @norman ti ho mandato un mp...
     
  4. Luca Rally90

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    Molto interessante, a tal proposito, l'intervista a Sergio Maiga su Autosprint (e se qualcuno ha modo di contattarlo per il sito potrebbe beneficiare di un articolo davvero interessante)...purtroppo siamo "gente simile", non a caso dice cose vicine a quelle che ho detto nei post precedenti...

    Tra l'altro pensare che una Regione qualsiasi possa versare una somma di denaro X (che siano migliaia o milioni di euro) per una sola edizione tanto per tappare il buco con il rischio di andare in perdita (ossia verso 100 e me ne tornano - tra sponsorizzazioni, alberghi, bar, pedaggi autostradali - solo 90) fa pensare che sia impossibile l'organizzazione di una gara (del Mondiale e non solo) senza il supporto fondamentale (almeno 60%) dell'Aci...
     
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  5. Norman Bates

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    Beh spero che chi vorrò proporsi vorrà un contratto pluriennale
     
  6. Luca Rally90

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    Sicuramente, ma temo che non ci sarà modo sia da parte della Fia (nel 2018 sono previsti nuovi ingressi, se le trattative andranno in porto), sia l'Aci stessa dovrà fare valutazioni visto che, se ci sarà una prossima edizione del Rally d'Italia, sarà organizzata in 5-8 mesi (a seconda della collocazione in calendario).

    Riporto solo a livello di "memorandum" un post della pagina Facebook "Diretta Rally" (Diretta Rally | Facebook)...tanto da ascoltare anche idee provenienti da fuori (questa peraltro è una voce datata di anni fa):

    "Settimane decisive, Aci deve affidare la prova in Italia
    IL MONDIALE RALLY IN TOSCANA,
    QUEL PROGETTO NEL CASSETTO...

    E' venuto il momento buono di tirare fuori quel progetto nel cassetto, in Toscana. E' un progetto con quattro percorsi bell'è pronti per riportare il WRC - il campionato del mondo - nella penisola dopo la Sardegna: un percorso ha PS interamente sterrate, un altro è tutto asfalto, un terzo ha due tappe terra e la terza asfalto, il quarto - viceversa - ha due tappe asfalto e una sterrata. La FIA deve solo scegliere quello che piace di più, come un vestito su misura. Il progetto è completo: tabelle di marcia, logistica generale, sponsor (quattro 'grossi') pronti a firmare l'okay all'operazione. Vanno aggiunti solo i permessi: ma chi potrebbe essere quel sindaco 'couillon' che direbbe di no a un evento che nel mondo è considerato al pari di Formula 1 e Moto Gp? Le strade in Toscana, Umbria e anche Marche se servisse, ci sono, bianche o nere. Le città quartier generale in Toscana o anche a San Marino, magari Roma. Meno chance ha Siena. Poi non sono esclusi colpi di teatro sulla costa tirrenica. Ma da che dipende riportare 'al popolo' uno dei maggiori sport-spettacolo? In gran parte, siamo sempre lì, dall'ACI. L'ente pubblico sta rischiando di veder andare via il GP di Formula 1 dall'Italia, non solo da Monza e per non perdere le monoposto - e non incorrere nell'ira del premier Matteo Renzi, gli italiani sono una popolazione di automobilisti che un giorno voteranno - deve fare il massimo sforzo, soprattutto di cassa, di soldi. Il rally mondiale, quindi, può esistere ancora in Italia se c'è un organizzatore affidabile e capace, a cui ACI docilmente affida la 'macchina' per concentrarsi sulla F.1. Succederà? Lo sapremo in queste settimane estive, decisive. Intanto, quel progetto è uscito dal cassetto e sta circolando sui tavoli giusti, sembra anche a Parigi, alla FIA, dove ai vertici ci sono ex rallisti di fama e di competenza reale che da tempo chiedono che la prova del WRC in Italia torni sulla terraferma".
     
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