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WRC WRC: mercato piloti 2018

Discussione in 'WRC - World Rally Championship' iniziata da pilota54, 17 Ottobre 2017.

  1. Luca Rally90

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    Secondo me il problema vero di Citroen è questo ragionamento settoriale che hanno i vertici dell'azienda (se non altro quelli del reparto motorsport). Per tutti noi, negli ultimi anni, Yves Matton è sembrato il punto di riferimento, la voce ufficiale che diceva chi avrebbe corso, dove, quando e perché. Ora spunta la signora Linda Jackson, che tecnicamente ha più credito - vista la scala gerarchica - e viene a dirci che formalmente, al termine della prossima stagione, scade il contratto di sponsorizzazione e collaborazione tra Citroen e Abu Dhabi, quindi loro (Citroen) avrà una spesa doppia che non intende sostenere e potrebbe ritirarsi.

    Detto che poi alla fine anche l'esatto opposto non è sintomo di certezze, visto che anche Volkswagen (per uno scandalo parallelo ma a parte) aveva promesso di rimanere a lungo e poi ha lasciato, a mio avviso questa incertezza reale che ha la Casa e il team principal porta a questo. Si è passati dal "Vogliamo vincere il prossimo mondiale" al "Ci teniamo i piloti che avevamo sotto contratto e poi, forse, ce ne andiamo", ben sapendo che in quest'ultimo caso il marchio resterebbe fermo per tutto il 2019 per tornare nel 2020 in Formula E o alla Dakar (Peugeot lascia il prossimo gennaio). Non credo, peraltro, che siano ipotesi campate del tutto in aria, visto che per due anni hanno fallito una trattativa pubblica - con tanto di ammissioni alla stampa - con il campione del mondo, finito in un team privato piuttosto che in Citroen...

    Aggiungo brevemente che, a mio avviso, "qualcuno" all'interno del team ha chiamato Loeb, cospargendosi il capo di cenere per quanto accaduto due anni fa, chiedendogli di testare la bontà della vettura. Credo che non gli sia piaciuta granché, che che se ne dica, e non a caso anche il suo programma part time per la prossima stagione sembra molto più ipotetico che altro. E se persino Loeb è andato a dirgli "Guardate che la vettura non ha un gran potenziale (nonostante i due successi stagionali di Meeke), difficilmente vincerà un mondiale, l'avete sviluppata male" e cose del genere, perché mai Citroen dovrebbe proseguire per arrivare costantemente dietro ad M-Sport?
     
    #41 Luca Rally90, 17 Novembre 2017
    Ultima modifica: 17 Novembre 2017
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  2. McFrank

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    Non vorrei ci fosse già un campanello d'allarme per i budget...non ne parla nessuno o non ho letto niente io ma tutti questi studi aerodinamici hanno un bel costo, lasciando da parte l'altro che comunque non è che sia poco
     
  3. Simo_WRC

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    Guarda caso oggi su twitter ho visto una concept di una Clio WRC.... per niente brutta ahhaha

    Citroen ha buttato via soldi su soldi in test che diciamocelo.. non serviti a molto. L'obiettivo era vincere il mondiale.. han vinto solo due rally. E vero anche che Meeke ci ha messo del suo eh. Tornando al discorso sponsor e alla scadenza con il brand Abu Dhabi, possibile che Citroen non riesca a trovare uno sponsor sostitutivo che sopperisca alle spese?
     
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  4. Luca Rally90

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    Credo fosse tutto già abbastanza scritto. Ricordo un mio intervento, giudicato eccessivo da molti (che poi hanno avuto ragione) e condiviso da altrettanti, in cui parlavo di "Piano B" a lunga scadenza (quindi dal 2020, come ipotesi) a proposito della promozione delle vetture R5 (o categoria simile) al posto delle WRC attuali in caso di problemi, gravi incidenti e cose simili. La nuova categoria ha invece riscosso un grande successo, peccato solo per la promozione della serie sempre con il contagocce (a mio avviso fin quando non ci sarà modo di investire su quello resteremo sempre una serie B, anche il Mondiale, con una Citroen che un anno c'è e l'altro forse, un campione del mondo che prima ancora di dirci con chi correrà il prossimo anno ci gira intorno per mesi e mesi dicendo con chi non correrà il prossimo anno, e così via. Su questo punto ci torno sotto).

    Riparto dal tema proposto all'inizio del paragrafo. Mi sembra normale che la Fia, a fronte di qualche notte passata in bianco lo scorso dicembre, abbia preso precauzioni ristrettissime per il primo anno. "Le vetture potranno correre solo nel Mondiale, saranno affidate solo ai team ufficiali" e via discorrendo. Sul primo caso hanno già torto perché a Loeb, per correre al Var, la deroga sarebbe stata data in un minuto. Lo stesso dicasi per Monza, dove comunque io potrei iscrivermi con una WRC Plus (anche se è solo un evento promozionale...). Il secondo punto è corretto. Io come privato non posso presentarmi al via di una gara con la mia Plus, ma devo fare - Monza o Var - con un team ufficiale (e così avrebbe dovuto essere in effetti). Ma mi sembra chiaro che ormai, dopo aver dimostrato l'affidabilità e l'efficienza delle vetture, con i team ufficiali che per la prossima stagione ripartiranno con mezzi nuovi di zecca, vogliano vendere le vecchie. A team, privati, gentleman. Quindi Serderidis avrà la sua per tre gare, Tidemand magari in Svezia, Guerra in Messico (sono tutti azzardi)... Le Case ufficiali non sono più interessate a noleggiare le ex WRC, per un trofeo che non conta niente, a costi proibitivi e con il rischio di arrivare dietro anche alle R5. Quindi credo sia giusta questa pseudo apertura ai privati, abbastanza scontata, meglio se gestiti da team ufficiali (ma quello per me non fa neanche la differenza). Alla fine l'unico dramma della stagione è stato abbastanza insolito, strano anche da descrivere, e capitato (purtroppo) ad un signor pilota. Quindi credo sia meglio avere un elenco iscritti con una Plus in più piuttosto che perderla, intanto l'opinione pubblica tratta tutto allo stesso modo, il WRC Trophy è stato un fiasco, il WRC-2 è bello seguire ogni singolo appuntamento, ma a livello di campionato complessivo a mio avviso dice poco. E poi sono finiti i tempi in cui c'erano venti WRC e sette Costruttori... oggi, se un giovane non ha budget, non può o non vuole correre con una Plus, meglio Serderidis...

    Sul fronte promozione della serie credo, senza girarci troppo intorno, che non ci sia la volontà di contrattualizzare un progetto a lungo termine. La Volkswagen l'anno scorso è uscita ridendo e scherzando, quasi di soppiatto, decidendo di dedicarsi ad altro da un momento all'altro (per certi versi spiazzando anche piloti e partner storici). La Ferrari "minaccia" (parolone) l'uscita dalla Formula Uno nel 2020, poi forse 2022, quando scadranno i patti tra team. Nei rally, al massimo livello intendo, ovviamente, tutto ciò non succede. Pianificare la promozione di una serie in cui magari, il prossimo anno, ti ritrovi con Citroen, M-Sport, Hyundai e Toyota e nel 2019 non c'è più Ogier, Citroen lascia, Peugeot dice che tornerà nel 2021 e Hyundai dominerà la scena con quattro auto, non è proprio il massimo...
     
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  5. Norman Bates

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    Il prossimo anno il campionato potrebbe essere ancor più livellato. In questo 2017 Hyundai ha sprecato un buon vantaggio, era la vettura migliore,voglio credere che Citroen e Toyota e naturalmente anche Ford possano riuscire a recuperare quel piccolo gap che Hyundai aveva. Anzi in alcuni casi (asfalto) sono convinto che la miglior auto sia stata la Citroen (dimostrazione in Corsica, Germania e Spagna).
    Sta storia delle WRC Plus e chi le possano usare è stato molto fumo anche quest'anno, con Bertelli che l'ha usata anche se non è un pilota ufficiale poi è ovvio che te la possa iscrivere un team ufficiale (le avevano solo loro).
    La cosa belle delle gare sarebe vedere tutte le auto che possono correre per cui se uno volesse farlo con la WRC Plus anche nel campionato dello Zimbabwe saranno giusto avercele (al massimo fai una regola di campionato che le parifiche alle altre).
    Concordo in toto con quanto dice @Luca Rally90 sulla promozione dei campionati, per non parlare del WRC3 (che nessuno se lo fila o quasi) personalmente preferisco l'ERC Junior (anche se è doppione di quel ERC3, per cui dovrebbero fare un solo titolo).
     
  6. McFrank

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    Sulle nuove WRC non cantiamo vittoria troppo presto. A me piacciono, sono spettacolari e sembrano il concetto moderno delle Gruppo B ma la cosa che mi spaventa di più è l'introduzione massiccia dell'aerodinamica che ha distrutto la F1 e fa schizzare alle stelle i costi. Alla fine fine forse queste WRC sono esagerate, spero di sbagliarmi e di godermi ancora qualche fantastico Mondiale :)
    Ma la storia ci insegna e ci ha insegnato...


    Per quanto riguarda le nuove WRC e i privati, io se fossi nella FIA investigherei sulla possibilità di un campionato indipendenti. L'idea è difficile, forse più un sogno però se ci fosse la possibilità di premi importanti qualche team o pilota ci investirebbe.

    Il WRC2 si bello e secondo me quest'anno aveva molto più senso onestamente, però ho sentito che la FIA vuole abolire le gare obbligatorie e quindi vedo un ritorno al passato dove chi ha più soldi riesce a fare gare dove la maggior parte non va e fare quindi punteggio pieno. Non so come stiano ideando la cosa, ma sarebbe un passo indietro dal mio punto di vista.

    Il WRC3 effettivamente andrebbe aggiustato. Il problema sono le R3, vetture che stanno passando un po' di moda da quello che vedo. Poi c'è la concorrenza dello Junior che sembra quasi un doppione. Fare un unico campionato 2 ruote motrici dove ci fosse una classifica anche per gli Under 25 fa schifo?
     
  7. Luca Rally90

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    Il problema dei costi lo metterei infatti al primo posto tra le criticità. Ma, pesando tutte le "voci" sulla bilancia, per ora direi che siamo in una buona navigazione a vista. Rispetto alle previsioni nefaste di fine 2016 quest'anno c'era da stappare una bottiglia di Don Perignon ad ogni gara del Mondiale. Il tutto mangiandosi le mani, almeno io, per il ritiro di Volkswagen, che secondo me avrebbe dato un tocco di perfezione (mantenendo il Trio delle Meraviglie e costringendo gli altri a puntare su altri o outsider). Quindi, tornando al discorso dei costi, come ormai siamo abituati in questa specialità, personalmente mi ritengo pronto a due anni al top per poi passare ad un altro periodo cupo. Se il Mondiale non è morto l'anno in cui si sono ritirate contemporaneamente Suzuki e Subaru, non morirà mai. Semmai mi secca questa scarsa promozione, perché se oggi - all'apice del WRC dell'ultimo decennio (anche se ho apprezzato particolarmente anche il primo anno di Volkswagen) - non si riesce a promuovere dignitosamente la serie, allora tra due anni, se dovesse crollare il castello, andiamo verso la morte vera della disciplina...

    Il WRC-2 temo abbia un problema di fondo. E' un campionato terminale. A differenza della Moto2, dove spesso il vincitore passa in MotoGP insieme ad altri ex colleghi, qua diventa uno dei tanti. Tidemand, intervistato (se non sbaglio da @Norman Bates) nel 2013 se non sbaglio disse che se non fosse diventato un pilota ufficiale nel WRC entro due anni, avrebbe smesso. E' ancora lì che ci prova... Non so se esiste una ricetta per rilanciarla, personalmente, come detto, mi godo ogni singola gara, con venti iscritti per volta, ma dire che seguo il campionato è falso. Spesso i piloti cambiano auto da un appuntamento all'altro, e non lo sappiamo neanche noi appassionati, il regolamento è cervellotico e la promozione nulla. Personalmente abolirei immediatamente l'iscrizione alla serie. Tutte le vetture che rientrano in questa categoria partecipano di diritto alla classifica finale. Se Scandola in Sardegna arriva primo tra le R5, vince la classe e il WRC-2 (e vediamo se poi molla o se gli viene l'acquolina in bocca e va in Spagna, per esempio). A fine anno tieni sette risultati validi (esempio) e qualcuno valuterà anche se è il caso di farsi la lunghissima e onerosissima trasferta in Australia pur di racimolare punti utili alla causa...

    Il WRC-3 e lo stesso Junior credo abbiano un male patologico relativo allo scarso interesse delle Case ufficiali nei confronti di quei piloti. Se ancora ancora quelli che partecipano al WRC-2 hanno un portafogli decisamente interessante, alcuni sono talenti indiscutibili e futuri piloti del Mondiale, quelli del WRC-3 vengono visti quasi come l'ultima ruota del carro. Ci sono trofei monomarca dove spesso vince addirittura chi vuole il promotore... Personalmente, su questo fronte, trovo che quella di Citroen sia la proposta più interessante, con la scalata verso il WRC partendo dalla DS3 R3T, per poi passare alla DS3 R5 (ora C3 R5) e poi C3 WRC. Ovvio che qualche ostacolo si è visto in questi anni, soprattutto nello sviluppo delle versioni R5. Però, se Citroen facesse una campagna di promozione (invece di promuovere dal nulla Lefebvre e farlo diventare ufficiale) dicendo: "Facciamo un team privato con Lefebvre e un pilota proveniente dalla nostra filiera. Con 300 mila euro ti iscrivi al monomarca nel WRC-3 e successivamente a quello WRC-2. Chi vince correrà sei rally con la versione WRC" riscoprirebbe l'appeal che sta venendo a mancare ora. E' pieno di francesi che si stanno perdendo tra Hyundai R5 e Campionato francese rally. Ovviamente questo vale anche per gli altri marchi...
     
  8. Norman Bates

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    Vero Citroen potrebbe benissimo fare un vero trofeo , avendo vetture in tutte le categorie (per assurdo le avrebbe anche Ford), il miglior trofeo attuale è quello Peugeot francese che ti porta a fare l'europeo in R5...e poi? Purtroppo la 208 R5 si è dimostrata non competitiva e alla fine l'anno in europeo è pieno d'affanni. Diverso sarebbe per una vettura valida, come spero diventi la C3 R5...portare un pilota dai titoli Junior al WRC sarebbe il top. Poi è la legge dei grandi numeri. Se fai un trofeo in cerca di un pilota da lanciare arrivi a monomarca con 50 iscritti e stai sicuro che un talento lo trovi....nel cir italiano partono in 10 e arrivano in 4/5 e spesso non sono proprio grandi talenti.
     
  9. McFrank

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    Dunque pare che Ogier abbia rinnovato con M-Sport...mooolto interessante :)
     
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  10. mishima87

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    sono strafelice per lo Zio!

    anche se quest'anno sarà ancora più dura rispetto all'anno scorso, perchè nel 2017 tutti partivano con molti punti di domanda per la testa, mentre ora più o meno si sanno i reali valori in campo e dove uno va più forte rispetto all'altro.

    Hyundai può dimostrare di vincere anche senza il più forte, buttasse via anche quest'anno l'occasione allora dovrebbe arrendersi alla realtà dei fatti e ingaggiare Ogier...

    P.S.: ho letto gli interessanti commenti di Luca ecc, non posso che essere d'accordo. Azzarderei anche a dire, per quanto riguarda la promozione, che mai come quest'anno si sia cercato di spingere con ogni mezzo per espandere il prodotto WRC (leggasi gli investimenti di RedBull). Credo che qui in Italia rimarrà uno sport di nicchia semplicemente perchè si resta sempre legati alla prospettiva di "rivedere Lancia nel mondiale" o "rivedere un italiano nel mondiale". Se si mettessero da parte questi stereotipi, ahimè, irrealizzabili o realizzati male (vedasi Aci Sport Italia e le pene che ha dovuto soffrire Andolfi) lo spettacolo prodotto nel mondiale sarebbe sicuramente seguito da meno ottusi e da più persone.
     
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  11. Simo_WRC

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    Voci da ultim'ora danno Andreas Bakkerud (proveniente dal Rallycross con cui correva con la Focus WRX della Hoonigan Racing Division) verso un programma completo nel WRC-2 con la Fiesta
     
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  12. McFrank

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    Con tutto il rispetto credo sia una scelta sbagliata, i rallycross sono tutta un'altra cosa. Provare di sicuro non sarà un male ma prenderà bastonate da gente che corre abitualmente nella categoria. Forse sarà un anno di transizione se decide di entrare nei rally ma da quello che ho letto in giro pare ci siano in ballo anche Hyundai e BMW per un ritorno nel RX, e magari possono offrirgli un volante. Chissà... :rolleyes:
     
  13. Norman Bates

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    Bisogna dire che quei piloti nordici sono forti sia nei Rallycross quanto nei Rally...tra l'altro ho letto che entreranno nel WRC 2 anche il giovane Bulacia (quest'anno nel terra in Italia), il figlio di Solberg debutterà al Wales, insomma c'è di tutto tranne Italia. Credo che la carriera nel WRC di Fabio Andolfi sia finita e non vedo nemmeno programmazione in quanto il supercorso Aci lo fanno sempre i soliti giovani...a mio avviso ogni anno dovrebbero inserire gente nuova. Tempo perso e programmi raffazzonati. In Italia i giovani li abbiamo ma non li aiutiamo tutto qui.
     
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  14. McFrank

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    Bakkerud però non ha una grande esperienza rallystica, magari nei rally nordici potrà dire la sua ma in altre tappe non sarà facile.

    Su Andolfi dispiace molto, la cosa migliore sarebbe ripartire subito con un bel programma di gare, magari in Europa. Ma sarà difficile...
     
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  15. Luca Rally90

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    Su Bakkerud sono combattuto... da un lato è bello che un pilota di un'altra specialità faccia un pensierino al Mondiale Rally (anche se non credo possa spostare gli equilibri sportivi né mediatici). Quindi paradossalmente ben venga, speriamo che possa fare un bel programma (e belle prestazioni) ma tra i due, se dovessi mettere sulla bilancia lui e un giovane pilota che vuole fare esperienza, preferisco il secondo. Senza nulla togliere al buon Bakkerud, che ripeto, spero ci sia - quantomeno in Svezia -, se ci mette il budget (o se qualcuno glielo regala) benissimo, eccetera. Non ruba niente a nessuno. Però anche un programma a metà tra WRX e WRC-2 non lo vedo come una grande opportunità. Deciderà lui...

    Su Andolfi a mio avviso ci sono state scelte un po' discutibili. Partiamo da un presupposto. In Italia "prestiamo" il marchio Alfa Romeo alla Sauber e alla fine non riusciamo a "imporre" nemmeno Giovinazzi come secondo pilota... Detto ciò, credo che il progetto federale sia cominciato bene. Andolfi (e Testa, De Tommaso, eccetera) hanno pagato per correre con Aci Team Italia? Secondo me non è sbagliata come cosa. Ossia, se non ci fosse stata la "scatola" federale, questi probabilmente non avrebbero corso neanche. E' paradossale da dire, ma prima della nascita di quel team nessun italiano si è mai avventurato all'estero. Lo ha fatto Tempestini, con successo, facendo un percorso basato con suoi soldi e sue scelte. Ma per uno che è emerso, facendo una scelta radicale (anche economicamente parlando, ossia la licenza rumena), altri si sono bruciati (Crugnola e Campedelli) in maniera irrimediabile. Quantomeno sulla scena internazionale. Ed è un peccato, perché stiamo vedendo come entrambi, quando corrono, sono in grado di contrastare e di battere (quantomeno) quelli dell'Europeo. A mio avviso, se i piloti dell'Aci Team Italia hanno pagato per essere tali, hanno sbagliato a non imporre scelte più decise. L'anno scorso Andolfi ha corso una vita in garette per conto suo, pagandosele, per poi ritrovarsi a fare da testimonial ad Abarth (sotto i colori di Bernini, praticamente come Nucita) e a correre nervosamente nel Mondiale con la Hyundai. Ci sono tante voci sul perché non è riuscito a dare il massimo. Io, facendo finta di non averle sentite, dico solo che non ha corso come sa, come è capace. E questo, a prescindere, è un peccato.

    Detto in maniera ruvida, senza fare nomi di piloti attualmente in attività. L'Aci Team Italia per me dev'essere una struttura di aiuto per un pilota italiano che vuole costruirsi la sua carriera. Io ho un budget di 80 mila euro, gli propongo di fare un programma di sei gare, loro (se credono in me) ne mettono 20 mila - attraverso sponsor e quant'altro - e a fine anno ognuno si fa i propri conti in tasca. Io me ne voglio andare? A fine anno, sia che io abbia conquistato il titolo WRC-2 sia che abbia collezionato sei ritiri, scelgo cosa fare nell'anno successivo. E loro, Aci Team Italia, se non hanno nessun giovane di talento da proporre, sta un anno fermo. Perché altrimenti diventa una macchina mangiasoldi, poco utile, che non raggiungerà mai risultati. Qualche tempo fa si era ventilata un'ipotesi di "collaborazione" tra Aci Team Italia. Che infatti, per il prossimo anno, ha scelto un altro ragazzo, sulla carta con una graduatoria "peggiore" di Andolfi (più giovane, con meno esperienza) per il WRC-2 del 2018.
     
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    Non so , sicuramente è stato così ma a mio avviso se hai un talento (Fabio Andolfi lo è) devi crederci con il rischio di lasciare stare gli altri. Certo se vai con una struttura ridicola, scegliendo gare "sbagliate" ne paghi le conseguenze, per cui sia Aci , quanto le pessime prestazioni del ligure, hanno buttato nel WC un'intera stagione. Ora si ri inizia da capo e siamo già sicuri che sarà un anno di transizione, da far crescere un giovane che non sarà lontano parente di Andolfi....andando avanti con queste politiche non si arriverà mai a nulla. Davvero crediamo d'investire in un giovane "danaroso" porterà a qualcosa? Siamo davvero arrivati a questi livelli di guardare solo chi ha il portafoglio più gonfio che possa supportare assieme ad Aci Italia la spesa di una stagione "Internazionale"...ripeto copiamo dalla Francia.
     
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    Ma chi sarebbe il nuovo pilota dell'Aci team Italia? Non ho letto nulla a riguardo...
     
  18. Norman Bates

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    Il supercorso è stato vinto da Pollara ma mi pare che il siciliano viri su un programma europeo. Che sia Bottarelli.
     
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    @Norman Bates infatti secondo me stiamo dicendo cose molto simili, ma esposte in maniera (e con idee) diversa/e. In questo momento, soprattutto nel WRC-2, stanno imperversando team federali e filo-nazionalisti (oltre al lavoro della Federazione francese abbiamo visto molto attiva quella rumena, talvolta quella britannica, i nordici - attraverso agenzie e pool di investimenti -, quella tedesca). Quindi, se corri "da solo", nella massima serie non ci arriverai mai (anche perché i posti sono limitati), a meno che tu non abbia la possibilità di comprare o noleggiare la vettura per un programma privato.

    Quindi ben venga che Andolfi sia il portacolori di Aci Team Italia. Non vorrei sbagliarmi, ma credo che senza questa struttura lui non sarebbe riuscito a costruire un programma pluriennale nel Mondiale con un altro team italiano (abbiamo visto Nucita, che è riuscito a fare solo una gara, Crugnola e Campedelli nel WRC-3 non sono durati molto, anche per problemi di budget). In alternativa avrebbe potuto rivolgersi a team stranieri, ma anche in quel caso di budget ne sarebbe servito davvero tanto (forse sarebbe stata una palestra di vita con vista sul futuro, visto che team ufficiali italiani non ce ne sono nel Mondiale), ma non so fino a che punto un italiano potrebbe trovarsi bene in un team composto interamente da stranieri (per il carattere)...

    Però, adesso, questa struttura "dovrebbe" crescere e diventare grande, perché altrimenti rischia davvero di bruciare le carriere dei ragazzi.
     
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  20. Norman Bates

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    Aci Team Italia sembra "di tutto un pò" ovvero vogliamo fare grandi cose ma alla fine accontentiamo veramente poche persone.Qualche gara nel WRC2, 3 puntatine sparute a fine europeo, supercorso per i soliti noti....io la penso diversamente. Se fai delle selezioni poi devi portare avanti il progetto ed investire su un pilota significa creare un insieme di sponsor (tecnici e non) da valorizzare il ragazzo. A maggior ragione dopo che il ragazzo dimostra nel WRC3 (parlo di Andolfi) il proprio valore.Ora cosa farà Andolfi? Troveranno un nuovo giovane per iniziare la finta avventura nel WRC? Tra due anni questo topic potrebbe essere ancora attuale. Vero che sensa Aci Italia Andolfi non l'avremmo visto nel WRC ma è vero anche il contrario. Ricordo ancora i tempi di Macaluso con la S1600 :(
     

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